La VOCE del PREVOSTO – QUARESIMA: “Misericordia io voglio e non sacrifici”

Don Tiziano Vimercati – Prevosto della Comunità

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Iniziamo la Quaresima nell’anno della misericordia.
Il PAPA espresse il desiderio, nella lettera in cui annunciò l’Anno Santo, che “… la Quaresima di quest’anno giubilare sia vissuta più intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio”.    

Più intensamente: fare una forte esperienza di ascolto della parola di DIO.
E’ lampada per i miei passi la parola di DIO, ma è una lampada che deve essere accesa.
E’ nella conoscenza della sua parola che possiamo renderci davvero conto di quanto il Signore ci sia vicino, di quanto sia profonda e vivificante la sua misericordia.                                                                                                                     
Più intensamente: conoscere la parola di DIO mi porta a mettermi in preghiera.
Nella preghiera sperimento l’amore di DIO, ne percepisco tutta la forza, entro in amicizia con Lui.
Così mi è più facile capire che direzione prendere, che stile di vita realizzare, riesco a dare un giudizio sulla mia vita e sulla realtà che mi circonda più vicino e coerente alla parola di Gesù.
Più intensamente: così scrive sempre il PAPA.
La misericordia di Dio trasforma il cuore dell’uomo e gli fa sperimentare un amore fedele e così lo rende a sua volta capace di misericordia.
“Siate misericordiosi come è misericordioso il Signore”, così ci dice il Vangelo.
La fede deve tradursi in gesti concreti capaci di aiutare il prossimo.
Ci farà bene ripensare, perché un po’ le abbiamo dimenticate, alle opere di misericordia spirituali e corporali.
Ci ricordano in modo semplice gli atteggiamenti con cui possiamo vivere, nella quotidianità, quella misericordia di Dio che diventa anche la nostra.
Il PAPA usa una bellissima immagine parlando di queste opere di misericordia: se mediante quelle corporali tocchiamo la carne di Cristo nei fratelli e sorelle bisognosi di essere nutriti, vestiti, alloggiati, visitati, quelle spirituali – consigliare, insegnare, perdonare, ammonire, pregare – toccano più direttamente il nostro essere peccatori. 
Tutti possono vivere alla luce delle opere di misericordia, sono valori umani, un modo alto per vivere la solidarietà tra gli uomini.
Ed è ciò che per fortuna avviene.
Quanto bene si compie ogni giorno, molto di più di quanto possiamo immaginare.
Il cristiano ha un motivo in più per essere misericordioso, un motivo che lo sostiene: nel fratello bisognoso vediamo il Cristo bisognoso, quando ci avviciniamo all’umanità di un uomo, è all’umanità di Cristo che ci avviciniamo.

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Il nostro amore
verso il prossimo
è la misura
del nostro amore a Dio.
S. Teresa Benedetta della Croce

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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