Il Perdono di Assisi e l’Anno Santo della MISERICORDIA

 

Nel 2016 coincidono due date: l’anniversario della data tradizionale della concessione dell’indulgenza della Porziuncola, voluta da Francesco per “mandare tutti in paradiso”, e il Giubileo della MISERICORDIA, voluto da un PAPA che di FRANCESCO porta il nome e che sarà presente  giovedì 4 agosto 2016 di ritorno dalla GMG di CRACOVIA . Lasciando agli storici di approfondire il loro dibattito sull’indulgenza della Porziuncola, noi vogliamo cogliere l’occasione di questa coincidenza di date, che ci invita a approfondire il grande tema della misericordia e del perdono.

Misericordia è parola cara a San Francesco, che la usa spesso nei suoi Scritti e che la utilizza equamente in due direzioni, che rimandano all’agire di Dio misericordioso e al nostro agire verso i fratelli con misericordia. Ciò richiama la frase evangelica che il PAPA ha proposto come “motto” di quest’anno giubilare: “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro” ( cfr Lc 6, 36).
La misericordia che possiamo avere nelle nostre relazioni con gli altri è strettamente legata alla misericordia che Dio ha verso di noi: l’amore di Dio è il serbatoio inesauribile dal quale possiamo attingere la misericordia da usare verso il prossimo.
Tutti sappiamo che riusciamo ad amare nella misura in cui scopriamo di essere amati da Colui che è la sorgente di ogni bene. Quello che diciamo generalmente dell’amore è altrettanto vero per quella forma speciale di misericordia che è il perdono.     

La ragione per perdonare gli altri è che noi stessi siamo perdonati da Dio, come diciamo nel Padre nostro, in cui preghiamo “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Quel “come”, più che indicare una uguaglianza, indica la motivazione profonda per la quale perdonare agli altri: a partire dalla certezza che Dio mi perdona, nasce l’esigenza di perdonare “come” lui.
E’ un’altra maniera di dire che dobbiamo essere misericordiosi “come” il Padre celeste. Se tutto questo è vero, scopriamo che ci viene indicata una strada per diventare più capaci di misericordia: crescere nella nostra consapevolezza di essere noi stessi amati da Dio. Si tratta di quel rapporto tra il dono ricevuto da Dio e il dono offerto ai fratelli che è così caratteristico dell’esperienza spirituale francescana. Nella misura in cui noi, come Francesco, scopriamo che Dio “è il bene, ogni bene, tutto il bene e che egli solo è buono”, diventa forte in noi l’esigenza di corrispondere a questo bene che riceviamo, donando il bene di ci siamo capaci.

E poiché per diventare più consapevole dell’amore che Dio ha per me devo fermarmi qualche momento a riflettere, ci accorgiamo che, ancora una volta, siamo invitati a coltivare lo spirito di orazione e devozione, ad unire contemplazione e azione, se vogliamo ritrovare la vera sorgente del nostro impegno e dell’amore verso il prossimo, per ritrovare la forza e l’energia per spendere tutta la vita nel servizio dei fratelli e per generare intorno a noi pace e riconciliazione, che sono i frutti dell’amore contemplato.

Probabilmente non siamo chiamati spesso ad affrontare e risolvere i complessi problemi del mondo offrendo soluzioni tecniche o entrando nel merito di difficili questioni, spesso più grandi di noi: siamo però chiamati a trovare le vie per animare gli uomini alla riconciliazione e alla pace toccando il loro cuore con la testimonianza della minorità, della semplicità, della bellezza e del canto, della verità di relazioni fraterne e immediate che riportano a ciò che è essenziale, che fanno capire agli uomini di oggi, che vale la pena di vivere nella pace, relativizzando i problemi concreti e scegliendo la via del perdono. Parlando di indulgenza e misericordia, siamo partiti da uno sguardo all’indulgenza del Padre e alla sua misericordia verso di noi e siamo arrivati a parlare di intervento nella realtà conflittuale del mondo di oggi. Si potrebbe anche fare il percorso inverso: iniziare a parlare del perdono e riconciliazione con i fratelli per giungere a parlare della misericordia di Dio, come fa Francesco nel Testamento. Quello che importa è che non separiamo mai i due elementi, perché Gesù nel Vangelo insegna che il primo comandamento parla contemporaneamente dell’amore di Dio e del prossimo, che non possono essere separati.

INDULGENZA PLENARIA del PERDONO di ASSISIdal mezzogiorno del I° agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto si può lucrare, una sola volta, l’indulgenza (applicabile per i vivi e per i defunti).

Le condizioni richieste sono:

1. Visita a una chiesa e recita del Padre nostro e del Credo

2. Confessione sacramentale

3. Comunione eucaristica

4. Una preghiesa secondo l’intenzione del Papa

5. Disposizione d’animo che escluda affetto al peccato

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Io credo in Dio, Padre onnipotente creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto: discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Questo centenario ci aiuti a provare una salutare vergogna perché nessuno sembra prendersi cura di mettere pace e concordia nella realtà conflittuale in cui viviamo e ci faccia crescere nella creativa capacità di trovare maniere nuove per cantare un canto comprensibile agli uomini e alle donne del nostro tempo. Sia la nostra vita quel canto che, nella misura in cui è lode vivente a quel Dio da cui proviene ogni amore, diventa provocazione efficace per costruire pace e riconciliazione.

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COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

 

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