9 Agosto – Memoria di EDITH STEIN – S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE

 

Non accettate nulla come verità che sia privo di amore.
E non accettate nulla come amore che sia privo di verità!
L’uno senza l’altra diventa una menzogna distruttiva (Edith Stein).

 

Uccisa nel  campo di concentramento di Auschwitz il 9 agosto 1942, canonizzata da SAN GIOVANNI PAOLO II°  l’11 ottobre 1998, SANTA TERESA BENEDETTA DELLA CROCE, al secolo Edith Stein, viene oggi ricordata dalla Chiesa.
Figura “completa” e “complessa” quella di Edith Stein.
Completa perché in lei sono sostanzialmente presenti tutti gli aspetti – intellettuale, morale, religioso – in cui l’essere umano può manifestare nel migliore dei modi le sue potenzialità.

Vita, la sua, caratterizzata da una pluralità di attività, aperta e disponibile, interessata ad ogni espressione della comune umanità.
Iniziamo questi brevi appunti di pensiero descrivendo le sue attività, molteplici, nonostante la brevità della sua esistenza (1891-1942).
Fin dalla sua giovinezza Edith Stein si è distinta per l’impegno umanitario come crocerossina durante la prima guerra mondiale; dopo la guerra ha assunto un impegno politico, candidandosi alle elezioni nel Partito Democratico Tedesco; costante è stato il suo impegno pedagogico e didattico sia a livello universitario che nella scuola superiore; infine, ha assunto l’impegno di vita contemplativa in un Monastero carmelitano da dove ha svolto un’intesa attività pastorale.
Insistiamo sulla parola “impegno” perché riteniamo che queste svariate attività non fossero il frutto di un continuo cambiamento di interessi che indica, in qualche caso, volubilità o insoddisfazione
profonda; al contrario si tratta per lei di sentire l’importanza e l’urgenza di dedicarsi a diversi settori della vita associata, per dare a ciascuno di essi il suo contributo, abbracciandoli tutti; e si può dedurre tutto ciò non solo dagli avvenimenti della sua esistenza, ma anche dai suoi scritti nei quali la sua esperienza si allarga in una riflessione intellettuale che da un lato la giustifica e dall’altro la universalizza.
Per quanto riguarda la complessità, si può notare che è possibile evidenziare nella sua esistenza una pluralità di “fili conduttori” che la guidano lungo diverse vie: quella della ricerca filosofico-teologica, quella della spiritualità; quella dell’esemplarità della sua vita morale vissuta sempre con grande coerenza.
In questo contesto ci interessa in modo particolare il suo impegno intellettuale, rivolto a riflettere su molti temi, presenti nella tradizione della storia della filosofia occidentale, e fra tutti spicca il tema antropologico che non rimane, però, confinato in una teorizzazione astratta, ma si cala nella situazione storica e sociale concreta, come dimostra il suo ulteriore impegno di conferenziera negli anni 1928-1932, periodo fecondo dal punto di vista della sue ricerche teoretiche, della sua vita spirituale, della sua attività educativa.
Tutto ciò si estrinseca nelle sue conferenze rivolte con piglio di educatrice a educatrici, perché esse possano cogliere il senso della loro condizione di donne che vivono ed operano in una società che sta diventando sempre più complicata. Concludiamo con una breve osservazione che riguarda Edith Stein come donna e che riflette sul senso del suo essere donna.
Con la pienezza della sua umanità, con la maturità raggiunta attraverso un percorso intellettuale e spirituale, Lei non si ferma soltanto a rivendicare il ruolo del femminile – cosa che pure fa egregiamente -, ma va oltre, unica, o per lo meno in scarsa compagnia nel mondo culturale contemporaneo, allarga i confini oltre l’orizzonte concettuale del tempo presente.
La promozione del femminile non può avvenire, secondo il suo insegnamento, senza un rinnovamento del maschile; riflettere sul ruolo del maschile accanto al ruolo del femminile è il compito che Edith Stein ha affidato alle generazioni future, se vogliono avviarsi verso la via del superamento dei conflitti e coltivare la speranza della pace.

 

C’è qualcosa vicino a noi,
ma così vicino
 che non ci può sfuggire.

 

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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