Il 4 ottobre è San Francesco d’Assisi patrono d’Italia ed è il Santo con cui il nostro attuale Pontefice ha ispirato il suo nome “PAPA FRANCESCO”. Francesco è il Santo per eccellenza, un esempio per tutti, si è spogliato dei suoi aver per seguire tutte le creature del cielo. Non solo malati e poveri ma anche il più modesto degli animali è per Francesco una creatura di Dio che va rispettata ed aiutata nei momenti di difficoltà. Il Card. Bergoglio, nel momento della sua elezione, ha voluto appellarsi con il nome del più insigne dei Santi e sta dimostrando, con grande impegno, di potersi paragonare al nostro amato poverello di Assisi.
San Francesco,é fondatore dell’ordine dei frati Francescani compresi i Frati Minori conventuali ed i Frati Minori Cappuccini. Questa ricorrenza evoca la figura di San Francesco d’Assisi che è protettore oltre che dell’Italia anche degli ecologisti.
Il santo, uno dei più popolari nel mondo, nacque ad Assisi nel 1181, da Pietro di Bernardone, ricco mercante di stoffe preziose, e dalla nobile Giovanna Pica. La madre gli mise nome Giovanni ma il padre, tornato da un viaggio in Francia e in onore di questa nazione che fece la sua fortuna, cominciò a chiamare il figlio Francesco.
Dopo una giovinezza violenta e scapestrata – Francesco – scopre il messaggio di Cristo, e non solo decide di rinunciare ai beni materiali, ma si spoglia dei suoi abiti di fronte al Vescovo e a una grande folla. Leggenda vuole che Francesco, uomo modesto e umile, il 24 settembre 1224 si sia avvicinato più che mai al Signore tanto che, durante una profonda estasi a La Verna, abbia ricevuto le stimmate di Cristo. Minuto, quasi cieco, stremato dalle malattie, con le mani e i piedi segnati dalle stimmate ancora prima di essere un grande santo è stato un uomo che ha saputo cambiare il mondo con la purezza della sua fede.
Conosciuto anche come “il poverello d’Assisi”, la sua tomba è, da sempre, meta di pellegrinaggio per centinaia di migliaia di devoti, pellegrini e ammiratori ogni anno. La città di Assisi, grazie al suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace.
Francesco è anche noto in tutto il mondo per il Cantico delle creature, e grazie ad esso è riconosciuto come uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana.
Morirà il 3 ottobre 1226 e la ricorrenza del 4 ottobre evoca la chiave di lettura “ambientalista”, quale si ricava dal Cantico delle Creature, contempla gli astri (“frate Sole” e “sora Luna”), i fenomeni atmosferici (“frate Vento”), gli elementi (“sora Acqua”, “frate Focu”) per non parlare di “nostra matre Terra” che “produce diversi fructi con coloriti flori et herba”.
A questo quesito di grande attualità, si è risposto sottolineando che di tutte immagini del Cantico è fratello l’uomo, tanto che anche ad una superficiale osservazione del contesto ambientale -anche per chi non è credente- si evidenzia che il ruolo dell’ Uomo non è se non quello, impegnativo, di saggio ed equilibrato amministratore delle risorse naturali tanto che l’idea di san Francesco preannunzia un concetto moderno di tutela ambientale che, scevro da inquinamenti ideologici, politici e da faziosità.
Eletto PAPA nel 2013, il Card. Jorge Mario Bergoglio ha preso il nome di Francesco proprio in onore del Santo di Assisi.
Dalla Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce – Lissone:
AUGURI di BUON ONOMASTICO
SANTO PADRE.
COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE