Humanae Vitae: verità, fedeltà e profezia nel Magistero di PAPA PAOLO VI°.

Oggi, 25 luglio 2018, ricorrono i 50 anni dalla pubblicazione – era il 25 luglio del 1968 – dell’Enciclica Humanae Vitae di PAPA PAOLO VI°, che, come i più sapranno, condensa, nei suoi 31 brevi capitoli, una magistrale ed insuperata sintesi degli insegnamenti morali della Chiesa Cattolica su temi che vanno dalla pratica della castità coniugale, all’esercizio responsabile e libero della genitorialità, nella cui trasparenza cogliere la ratio prima ed ultima delle dinamiche sessuali di coppia; dalla liceità del ricorso ai metodi di regolazione naturale della fertilità, resi oggetto di un giudizio informato ad una concezione antropologica che fonda da sempre il magistero universale ordinario della Chiesa in materia morale, agli effetti molteplici, crescenti, per molti versi esiziali, legati al diffondersi su scala globale di una mentalità contraccettiva.

Siamo nel 1968, l’anno in cui esce l’enciclica HUMANAE VITAE “ la VITA UMANA” di Paolo VI: sarà il suo calvario e romperà definitivamente la possibilità per la Chiesa di annullarsi nel mondo. Molti cardinali, interi episcopati del nord Europa attaccano PAPA MONTINI, reo di aver detto un no deciso alla rivoluzione dei costumi allora imperante; un no deciso, per essere sintetici, alla pillola anticoncezionale, vista come l’inizio della separazione tra sesso e procreazione, ma anche tra uomo e donna.
Oggi, mentre assistiamo all’incalzare della fecondazione artificiale o dell’utero in affitto, che proseguono in questa scissione di ciò che in natura è strettamente connesso, l’enciclica Humanae vitae dovrebbe essere rilanciata e spiegata, perchè non perde affatto la sua validità, e perchè è stata confermata da tutti i papi successivi.
Invece assistiamo, 50 anni dopo, ad un tentativo di rimetterla in discussione, all’interno della Chiesa.

Parla di sesso, di amore e di vita. Il dibattito che ne seguì dopo la sua pubblicazione ne svilì la ricchezza delle riflessioni fatte da PAPA PAOLO VI° fino a ridurre il tutto al “no alla pillola”. L‘Humanae Vitae è la settima a ed ultima enciclica di Giovanni Battista Montini,  PAOLO VI°,che PAPA FRANCESCO proclamerà santo il prossimo 14 ottobre 2018, : la più “politicamente scorretta” del suo Pontificato.

L’Enciclica fu pubblicata quattro giorni dopo, sfidò natura e conclusioni della rivolta sessuale che agitava quel periodo pur parlando apertamente – con delicatezza e passione – di temi fino ad allora tabù per la Chiesa. Vista oggi, la sfida delle contraccezione si andava a delineare come una sfida, e questo PAOLO VI° lo aveva ben compreso. Lo ha riconosciuto anche PAPA FRANCESCO. E lo aveva riconosciuto il Sinodo dei Vescovi del 2014, tanto da sottolineare che “… il messaggio positivo dell’Humanae Vitae può essere riproposto attraverso una ermeneutica storica appropriata.”

Perché in fondo l’Humanae Vitae non è stata solo l’enciclica sul controllo delle nascite, come recita il suo titolo. Riguardava in maniera più ampia l’amore tra persone sposate e la paternità responsabile, riaffermando l’insegnamento morale della Chiesa sulla santità della vita e sulla natura procreativa e unitiva delle relazioni coniugali. Ma su spesso vista in luce negativa a causa del rifiuto di ogni forma di contraccezione artificiale.

Forse per capire meglio il percorso dall’Humanae vitae all’Amoris laetitia di PAPA FRANCESCO è importante uscire dalle sacrestie e dare un’occhiata al mondo intorno a noi, con messaggi che già nel Sessantotto (l’anno dell’enciclica, non dimentichiamolo) erano potenti.

In primo luogo l’esercizio della sessualità come gioco, come libertà assoluta, per arrivare, oggi, a un pansessualismo in cui viene spesso calpestata la dignità della persona (e soprattutto della donna, se non addirittura dei bambini), in cui l’atto sessuale è spesso “il primo incontro” tra i due, magari all’inizio dell’adolescenza, anziché il completamento di un percorso di integrazione tra due libertà.

Dove l’atto sessuale è “vuoto”, perché indirizzato a sé stessi, anziché pieno di senso, proprio perché riempito dall’altro. Ma ricordiamo anche il grande dibattito sulla cosiddetta bomba demografica, a livello internazionale, che nascondeva le macro-disuguaglianze economico/sociali tra le varie parti del mondo dietro l’allarme del “Siamo troppi”, e obbligava a scambiare aiuti al Terzo mondo con campagne di family planning attuate con pillole, aborto e sterilizzazioni di massa più o meno obbligatorie. E oggi, paradossalmente, tutte le società occidentali si scontrano con un progressivo e drammatico crollo della natalità, segno di una più ampia e ancora più drammatica incapacità di generare e accogliere speranza, futuro e vita. Occorreva davvero, allora come oggi, una voce profetica per ricordare, oltre la casistica dei metodi, il cuore del messaggio, cioè la bellezza della vita umana, o, come iniziava proprio l’Humanae Vitae, “ …il gravissimo dovere di trasmettere la vita umana, per il quale gli sposi sono liberi e responsabili collaboratori di Dio creatore”.

PAPA PAOLO VI° con un drammatico Angelus, il 4 agosto 1968 reagì a questo stato di cose affermando che:  “…La voce della Nostra Enciclica Humanae vitae ha avuto molti echi …. Sappiamo che vi sono anche molti che non hanno apprezzato il Nostro insegnamento, anzi non pochi lo osteggiano. Possiamo in un certo senso capire questa incomprensione ed anche questa opposizione. La Nostra parola non è facile, non è conforme ad un uso che oggi si va purtroppo diffondendo, come comodo e apparentemente favorevole all’amore e all’equilibrio familiare. Noi vogliamo ancora ricordare come la norma da Noi riaffermata non è Nostra, ma è propria delle strutture della vita, dell’amore e della dignità umana; è cioè derivata dalla Legge di Dio. Non è norma che ignori le condizioni sociologiche o demografiche del nostro tempo …. E’ solo una norma morale esigente e severa, oggi sempre valida, che vieta l’uso di mezzi i quali intenzionalmente impediscono la procreazione, e che degradano così la purezza dell’amore e la missione della vita coniugale…”.

PAPA FRANCESCO ha detto che “PAPA PAOLO VI° fu un grande” tanto che lo proclamerà Santo il 14 Ottobre 2018. Lui sta seguendo il suo esempio.

Clicca qui per il video messaggio di PAPA PAOLO VI° sulla presentazione dell’Enciclica:https://www.youtube.com/watch?time_continue=11&v=kBm9z5VhgSk

 

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