Carissimi,
vi scrivo durante questa Giornata Missionaria Mondiale, per assicurarvi il mio ricordo in questa giornata speciale, per voi che lottate tutti i giorni per star dietro ai ragazzi, nel tentativo di far passare quel bene che viene dal Vangelo, così come proviamo a fare noi qui in Thailandia.
Ricordiamoci a vicenda, sapendo che la missione è il respiro della nostra fede, è l’orizzonte che intravediamo quando fremiamo per le sfide che abbiamo davanti, è la comunione che abbiamo con tutti i sofferenti e i rifiutati della Terra, nostre sorelle e nostri fratelli che sono una benedizione di Dio per la nostra vita, sempre.
Noi siamo appena tornati da una tre giorni con una trentina di undicenni della baraccopoli; tre giorni passati a riflettere sulla vita di tre “grandi”: santa Bakhita, santa Teresa di Calcutta e San Francesco Saverio. Accettazione di sé – servizio – santità: ecco le tre parole chiave che abbiamo messo in luce con i ragazzi, provando ad accompagnarli pian piano, entrando con dolcezza nelle piaghe della loro vita (seguendo l’esempio di santa Bakhita, la santa che fu schiava“liberata” e poi “liberatrice” dai pregiudizi e dai razzismi dell’Italia di quel tempo) per dare nome alle ferite che questi ragazzi si portano dentro e per portarvi balsamo, conforto e… desiderio di santità.
L’Amore che ci prende per mano e ci dà la possibilità di rialzarci nonostante gli sbagli, gli errori e la nostra storia tanto “pesante”.
Questo Amore è quello che ha colpito molto i nostri ragazzi buddhisti partecipanti alla tre giorni, così come i carcerati che andiamo a visitare e a cui abbiamo proposto un tema simile. (Una carcerata “condannata a vita” mi chiedeva proprio questo “Come posso essere santa io ora? Dopo quanto fatto?”. “Tu puoi… tutti possono. Gesù ci rimette in piedi sempre”). Questo Amore ci coinvolge e ci stravolge, questo Amore basta. Basta che noi ci lasciamo stravolgere.
Santa Teresa di Calcutta, donna albanese che ha contagiato d’Amore l’India e poi tutto il mondo; santa Bakhita, donna sudanese che ha coinvolto e cambiato l’Italia di quel tempo; san Francesco Saverio, uomo spagnolo che ha acceso l’Amore nei cuori di tanti dall’India alla Malesia fino al Giappone.
L’Amore viaggia senza passaporto, scavalca le barriere, abbatte i pregiudizi, ci mette insieme e ci fa cittadini del mondo. Questo Amore è più forte della cattiveria e alla fine scardina i cattivi dai loro troni, perché è un Amore che viene da Dio. In questo periodo questo è per me un pensiero ricorrente: quando vedo la gente intrappolata dalla droga nella baraccopoli o quando mi arrivano su facebook i messaggi dei richiedenti asilo Pakistani cristiani in attesa di riconoscimento che la polizia thailandese va a stanare e mette in carceri come criminali, detenuti in condizioni disumane.
“Il Signore … ci ha riuniti in una famiglia religiosa per rendere presente tra i non cristiani la Chiesa che è comunione e fraternità nuova in Cristo. Come famiglia condividiamo tutto”. Quando penso a queste parole un po’ difficili, ma che per noi Saveriani sono fondamentali, mi sembra di vederle praticate qui in Thailandia; anche questo pensiero positive mi rincorre: alla fine camminiamo per provare ad aprire dei sentieri che altri porteranno avanti… se sono nei piani di Dio.
Ma quali sono i Suoi piani? Come riconoscerli?
I poveri che ci aprono le loro case e i bambini che ci corrono incontro per le viuzze delle diverse zone di baraccopoli qui a Bangkok – Khlong Toei per me sono sempre fonte di gioia e sono una piccolo conferma: provando a spenderci un po’ , provando a buttare qualche piccolo semino di Amore, così piccolo da sembrare invisibile, alla fine riceviamo da loro tantissimo di questo Amore, che riempie il cuore e mi fa respirare quell’aria buona e mi fa commuovere.
Carissimi, so che Lissone ha vissuto l’importante celebrazione della professione perpetua di suor Marta. Possa la missione coinvolgerci e stravolgerci sempre!
Possano i nostri ragazzi lasciarsi stravolgere e spendersi per gli ultimo della Terra. (Qui siamo sempre pronto ad accettare volontari. Dalla Francia Jean Baptiste, uno studente ventiduenne di Ingegneria a Parigi, è rimasto con noi 3 mesi. Ora Francois, giovane seminarista francese starà in comunità con noi un anno… vogliamo forse farci battere dai francesi?).
Ricordiamoci nella preghiera, un caro abbraccio,
P. Alessio Kabe
COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE