Non c’è futuro senza storia! Così recita un saggio e sapiente proverbio.
Infatti, non c’è futuro senza memoria storica. Ritorna alla profetica “invenzione” del Grande Pontefice, San Paolo VI°.
Fu infatti lui, il Santo Papa Paolo VI° a “inventare” questo appuntamento.
Lo disse nel suo primo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 1968: “Sarebbe Nostro desiderio che ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa – all’inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo – che sia la Pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire”
La pace, che celebriamo in questo primo giorno dell’anno civile 2020, ha il suo ultimo fondamento in questa benevolenza che DIO ci ha mostrata nel dono del Suo Figlio. Questa benevolenza è divenuta benedizione, pronunciata dal Signore sul Suo popolo, su coloro che credono nel mistero del Natale di Gesù, e deve espandersi, in cerchi sempre più larghi, su tutte le genti, chiamate alla stessa alleanza di pace nel Signore Gesù Cristo, attraverso i nostri atteggiamenti bene-volenti e bene-dicenti nei loro confronti. (ndr)
“Ogni guerra, in realtà, si rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana“, questo è l’accorato e pressante l’invito che scaturisce dal messaggio di PAPA FRANCESCO per la 53° Giornata mondiale della Pace sul tema “La Pace come cammino di speranza”.
La pace è “…un cammino”, oggetto di speranza da fondare sulla consapevolezza che siamo tutti fratelli – per cui ogni guerra è fratricidio – e sulla memoria del male fatto e subito, è in definitiva, “…un lavoro paziente di ricerca della verità e della giustizia” per il perseguimento del bene comune che non consente lo sfruttamento dell’altro, né della natura. Questo cammino fatto di dialogo e riconciliazione tra gli uomini è anche ascolto e contemplazione del mondo che ci è stato donato da DIO affinché ne facessimo la nostra casa comune, destinata anche alle generazioni future.
La pace è un cammino di ascolto basato sulla memoria, sulla solidarietà e sulla fraternità.
Gli Hibakusha, i sopravvissuti ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, sono tra quelli che oggi mantengono viva la fiamma della coscienza collettiva, testimoniando alle generazioni successive l’orrore di ciò che accadde nell’agosto del 1945 e le sofferenze indicibili che ne sono seguite fino ad oggi. La loro testimonianza risveglia e conserva in questo modo la memoria delle vittime, affinché la coscienza umana diventi sempre più forte di fronte ad ogni volontà di dominio e di distruzione “...Non possiamo permettere che le attuali e le nuove generazioni perdano la memoria di quanto accaduto, quella memoria che è garanzia e stimolo per costruire un futuro più giusto e fraterno”.
Come loro molti, in ogni parte del mondo, offrono alle future generazioni il servizio imprescindibile della memoria, che va custodita non solo per non commettere di nuovo gli stessi errori o perché non vengano riproposti gli schemi illusori del passato, ma anche perché essa, frutto dell’esperienza, costituisca la radice e suggerisca la traccia per le presenti e le future scelte di pace.
Ancor
più, la memoria è l’orizzonte della speranza. Occorre, innanzitutto, fare
appello alla coscienza morale e alla volontà personale e politica. La pace, in
effetti, si attinge nel profondo del cuore umano e la volontà politica va
sempre rinvigorita, per aprire nuovi processi che riconcilino e uniscano
persone e comunità.
La Comunità mondiale non ha bisogno di parole vuote, ma di testimoni convinti,
di “artigiani della pace” aperti al
dialogo senza esclusioni né manipolazioni.
Il processo di pace è un impegno che dura nel tempo. E’ un lavoro paziente di ricerca della verità e della giustizia, che onora la memoria delle vittime e che apre, passo dopo passo, a una speranza comune, più forte della vendetta.
Anche
ripensando al recente Sinodo sull’Amazzonia, il messaggio chiama alla “…conversione ecologica” che ci conduce a
un nuovo sguardo sulla vita, considerando la generosità del Creatore che ci ha
donato la Terra e che ci richiama alla gioiosa sobrietà della condivisione.
Tale conversione va intesa in maniera integrale, come una trasformazione delle
relazioni che intratteniamo con le nostre sorelle, i nostri fratelli e con la
nostra Comunità Pastorale, con gli altri esseri viventi, con il creato nella
sua ricchissima varietà, con il Creatore che è origine di ogni vita.
Eppure, sottolinea il Messaggio, “…il desiderio di pace è profondamente inscritto nel cuore dell’uomo e non dobbiamo rassegnarci a nulla che sia meno di questo”. “…Come, allora, costruire un cammino di pace e di riconoscimento reciproco? Come rompere la logica morbosa della minaccia e della paura? Come spezzare la dinamica di diffidenza attualmente prevalente?”, domanda il pontefice evidenziando che “la cultura dell’incontro tra fratelli e sorelle rompe con la cultura della minaccia”.
Occorre “..abbandonare il desiderio di dominare gli altri e imparare a guardarci a vicenda come persone, come figli di Dio, come fratelli”. “L’altro non va mai rinchiuso in ciò che ha potuto dire o fare, ma va considerato per la promessa che porta in sé”, è il monito di PAPA FRANCESCO per il quale “…solo scegliendo la via del rispetto si potrà rompere la spirale della vendetta e intraprendere il cammino della speranza”.
APPUNTAMENTI
Le Sante Messe, nelle diverse Chiese delle Comunità Pastorale, sono con orario festivo.
Sono però sospese le S.Messe delle 18,30 alle parrocchie di San Giuseppe Artigiano e Madonna di Lourdes.
In Chiesa Prepositurale, alle ore 18.00: Santa Messa solenne per chiedere al Signore il dono della Pace.
Sono invitate la autorità civili e militari della nostra città, le varie Associazioni cittadine e parrocchiali.
Inoltre tutti i fedeli della Comunità Pastorale sono invitati a partecipare.
LUME DELLA PACE
Invitiamo ogni famiglia ad esprimere la propria volontà di pace accendendolo alla finestra di casa nella notte tra l’uno e il due gennaio.
Il Lume della Pace lo si trova presso ogni Parrocchia della Comunità Pastorale.
Per leggere il testo integrale del 53° Messaggio per la Pace – 1 Gennaio 2020 clicca qui: http://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/papa-francesco_20191208_messaggio-53giornatamondiale-pace2020.html
COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE