“Eccomi, senza ritardo, senza condizioni, senza rimpianto, per amore della volontà del mio Dio”.
E’ il carisma che caratterizza i Padri del S.Cuore di Gesù di Betharram; è il motto che da una identità ben precisa ai Padri Betharramiti. S. Michele Garicoits, il fondatore, contemplando il Verbo incarnato, fu particolarmente colpito da questo amore infinito di un Dio che non esita a sacrificare il suo unico Figlio per la salvezza dell’uomo.
La contemplazione di questo amore infinito di Dio, deve portare all’imitazione. Tutta la vita di Gesù e di Maria fu un “eccomi ininterrotto”. Così la vita di ogni betharramita deve essere questo “eccomi” continuo.
Quando si tratta di onorare la memoria di qualcuno, la scelta delle parole non è innocente. A maggior ragione quando colui che viene commemorato è considerato un maestro di vita spirituale. Questo titolo San Michele Garicoits l’avrebbe senz’altro accolto con un buon sorriso incredulo. Tuttavia, a oltre due secoli dalla sua nascita, egli resta per noi più di un maestro di pensiero: un “maestro di preghiera” illuminante.
Michele Garicoits nasce a Sant Just Ibarre, un piccolo paese dei Pirenei, il 15 aprile del 1797 e morì il 14 maggio 1863 a Betharram.
Il paese dove nacque era una piccola comunità che viveva grazie ad un’economia agricola e dedita all’allevamento del bestiame.
Il periodo storico in cui visse, invece, fu tra i più complessi e dinamici per la Francia a cavallo fra una Rivoluzione che modificava l’ancien regime, l’ascesa al trono di Napoleone ed il Congresso di Vienna che ridisegnava i contorni delle varie Nazioni toccate dalle conquiste del celebre corso. In tali coordinate storico-geografiche si è svolto il cammino umano di Michele Garicoits.
Figlio di una famiglia di modeste condizioni economiche ma ricca di virtù cristiane, sentì prestò la chiamata al sacerdozio e già dai primi anni di seminario, a leggere la vita dello stesso scritta da Giovanni Barra (l’atleta di Dio) emerge un dato che sarà una virtù caratteristica del padre Garicoits: la fermezza. Questa sua particolare forza di animo si vedrà, soprattutto, nella costanza e nella fiducia illimitata in Dio, con la quale giungerà al traguardo del sacerdozio. Da ciò è facile presagire, nel suo carattere, ciò che Dio gli stava chiedendo abbozzando, fin da ora, quelle che saranno le colonne portanti della sua spiritualità: l’atto di abbandono più completo a Dio espresso nell’Eccomi di Maria e la ferma fiducia nel realizzare quanto Dio gli chiede. In ciò è tutto padre Garicoits.
In questi due pilastri vi è tutta la spiritualità della
congregazione che, più in là, sarà chiamato a fondare.
Ciò è scritto, a chiare lettere, anche nella prefazione del testo delle prime
costituzioni, composte nel 1838 in cui si esprime per i religiosi di Betharram
il desiderio di conformare l’anima alla volontà del Padre mediante quella
risposta di adesione piena ai disegni di Dio come il Cristo nella sua vita
terrena. Quindi piena disponibilità all’agire di Dio per portare agli uomini
l’abbondanza della Redenzione in quanto il Figlio di Dio si è fatto uomo.
Nello svolgersi ordinato della sua esistenza sarà
professore, rettore del santuario di Betharram, confessore, padre spirituale e
fondatore di una congregazione religiosa ovvero i Sacerdoti del sacro Cuore di
Gesù di Betharram.
L’istituto religioso fu concepito, nel cuore del santo, in quanto desiderava
abbracciare la vita religiosa, ma il Signore scrive la storia sulla pagina
dell’esistenza umana, e così ascoltando i vari problemi che affliggevano il suo
tempo, decise lui stesso di dar vita ad un istituto con lo scopo di essere
pronto ad andare dove le necessità della Chiesa lo chiedevano. Questo è il fiat
dei Figli di Michele Garicoits: pronti per l’azione.
In ciò sta la lungimirante intelligenza di San Michele Garicoits nell’osservare che non vi era un apostolato specifico, se non quello di rispondere alle necessità, spirituali e materiali, che si incontrano nei vari luoghi dove i preti di Betharrham sono chiamati ad operare.
Per tale ragione, questi si dedicano ai campi di apostolato più vari: dalle parrocchie, all’insegnamento, alle missioni. Come voleva il loro fondatore.
Inoltre, nella sua vita, vista la propria competenza ecclesiastica e la vicinanza geografica fra il santuario di Betharram e Lourdes, ebbe modo di conoscere Santa Bernardette Soubirous ed ebbe con lei un colloquio nel quale confermò la piena veridicità di quanto appreso, divenendo uno dei suoi più fermi difensori.
Uomo tenace e di una fede adamantina lascerà, nelle sue lettere, tutta l’impronta del suo carattere, che gli permetterà di superare i non pochi ostacoli sia per la fondazione del suo istituto religioso che nelle necessità della Chiesa del suo tempo.
La sua vicenda terrena vide il riconoscimento pieno delle sue virtù e venne canonizzato da PAPA PIO XII° il 6 luglio del 1947.