Ottobre missionario: Eccomi, manda me! Tessitori di fraternità

Carissime lettrici e carissimi lettori, in questo anno 2020, segnato dalle sofferenze, il cammino missionario di tutta la Chiesa prosegue alla luce della parola che troviamo nel racconto della vocazione del profeta Isaia: “Eccomi, manda me” (Is 6,8).

Data:
3 Ottobre 2020


Carissime lettrici e carissimi lettori,

in questo anno 2020, segnato dalle sofferenze, il cammino missionario di tutta la Chiesa prosegue alla luce della parola che troviamo nel racconto della vocazione del profeta Isaia: “Eccomi, manda me” (Is 6,8).
E’ la risposta sempre nuova alla domanda del Signore: “Chi manderò?”.
Questa chiamata proviene dal cuore di Dio, dalla sua misericordia che interpella sia la Chiesa sia tutti gli uomini.

Noi del sito della nostra Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce,  realtà  impegnata nell’informazione, ci sentiamo interpellati dalle parole che PAPA FRANCESCO scrive nel suo messaggio per la Giornata missionaria mondiale 2020.
“Eccomi, manda me!” è un invito che sentiamo rivolto in maniera particolare al nostro compito di comunicatori in questo momento in cui tanti fedeli sono alla ricerca di una parola vera di speranza per alleviare tante paure e chiusure rese ancor più evidenti dalla pandemia e dall’isolamento in cui siamo costretti.

“Eccoci, manda me!” a raccontare che davvero “siamo tutti sulla stessa barca”.
Il Santo Padre lo ripete oggi a noi, riproponendo le parole da LUI pronunciate la sera del 27 marzo u.s. in una piazza San Pietro deserta. Perché l’esperienza di questo periodo ha reso evidente quanto le malattie possano renderci ugualmente fragili, da una parte all’altra del mondo.

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Tocca a noi mostrare che anche per tanti altri mali che affliggono il mondo di oggi come le guerre alimentate dai profitti dell’industria delle armi, la povertà prodotta da uno sfruttamento iniquo delle risorse e del lavoro di fratelli e sorelle, il dramma della fame già da alcuni anni tornata a crescere in troppe aree del mondo, il dramma della solitudine e della depressione, spoglia la vita di intere comunità, sono virus davanti ai quali nessuno può sentirsi davvero immune.

Ed allora: “Eccoci, manda noi!”.
Ad accompagnare chi anche in questo tempo difficile sceglie di lasciare tutto e parte per annunciare il Vangelo di Gesù.
Perché anche là dove tutto sembrerebbe suggerire un prudente ripiegamento, noi sappiamo che “nessuno è escluso dall’amore di Dio” tratto sempre dal discorso di PAPA FRANCESCO.

Padre Alessio Crippa


E allora tocca a noi mantenere aperto lo sguardo sulle strade nuove che lo Spirito continua ad aprire nelle periferie.
Narrare la fede testimoniata a prezzo della vita sulle frontiere più sofferte, la speranza seminata sui banchi delle scuole di ogni latitudine, la carità che trasfigura ciò che agli occhi del mondo sembrava piccolo e inutile.

Tocca a noi far sì che la testimonianza che ci arriva dalle Chiese dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina dove si trovano impegnati diversi missionari e missionarie della nostra Comunità, scuota ancora la nostra comunità uscita quanto mai spaesata da un’esperienza che ci costringe ad uscire dalla comodità rassicurante del “si è sempre fatto così”.

“Eccoci, manda noi!” a scoprirci “tessitori di fraternità”.
Nel tempo dell’isolamento forzato, durante la pandemia, abbiamo sperimentato la nostalgia delle nostre relazioni di familiarità e di amicizia.
Ora tocca a noi far sì che non resti solo un sentimento vago, ma diventi la primizia di un’umanità nuova.

Tocca a noi far scoprire che in missione persone di culture e religioni diverse si incontrano per riconoscersi insieme figli e figlie dell’unico Dio. Guardare negli occhi ogni persona è sempre il primo passo per costruire percorsi di riconciliazione anche là dove le ferite lasciate dai conflitti sono più profonde.

Dio ha creato i beni della terra perché tutti noi, usandoli, possiamo vivere felici. Non ha voluto né muri né padroni, “…questo è solo mio!”, semmai amministratori “…questo è per tutti!”.
Ciò che possediamo, se non arricchisce la comunità, non ci appartiene. “Quando è minacciata la casa comune, quando, scrive PAPA FRANCESCO -, l’ossessione di possedere e dominare esclude milioni di persone dai beni primari, allora non possiamo stare a guardare. No, questo è desolante. Così con lo sguardo fisso su Gesù dobbiamo agire tutti insieme, nella speranza di generare qualcosa di diverso e di meglio”.
Dopo questo periodo di solitudine, ne usciremo peggio (più egoisti e disumani) o meglio, “tessitori di fraternità”.
Se ci prendiamo cura dei beni che il Creatore ci dona, se mettiamo in comune ciò che possediamo in modo che a nessuno manchi, allora davvero potremo ispirare speranza per rigenerare un mondo più sano e più equo” sempre PAPA FRANCESCO.
Nel tal caso nascerà “una umanità globale accompagnata da una solidarietà senza frontiere”.

“Eccoci, manda noi!”. “Buon ottobre missionario a ciascuno di voi”, carissime lettrici e carissimi lettori…. perché possiamo essere nelle realtà che viviamo siano di famiglia o comunitarie… “Tessitori di fraternità!”.

APPUNTAMENTO.
Il gruppo Missionario decanale
ci invita ad una serata di preghiera presso la Chiesa Parrocchiale  Cuore Immacolato di Maria (CIM)- Via Nobel
Mercoledì  7, ore 21.00: recita del S. Rosario Missionario.

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S. Teresa Benedetta della Croce


COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

Ultimo aggiornamento

4 Ottobre 2020, 23:10