AC. – Lectio Divina 2020- Annunciando il Vangelo del Regno: prima tappa con video.

AZIONE CATTOLICA

Carissime lettrici e cari lettori,
inizia con questo primo incontro il percorso di Lectio Divina per gli adulti 2020 dal titolo: Annunciando il Vangelo del Regno proposta dall’Azione Cattolica del Decanato di Lissone.

La Parola si fa sempre evento, toccando concretamente la vita di uomini e donne. In tal modo “ leggendo le opere del Messia in Matteo 8-9, siamo chiamati non solo a scoprire il volto autentico di Gesù, ma anche ad interrogarci su come, in quanto suoi discepoli, sappiamo prolungare la sua missione e compiere le stesse opere che Egli ha compiuto” ( M. Ferrari)

PRIMO INCONTRO della Lectio 2020/2021:

Il lebbroso, il pagano e la donna .
Un Vangelo per chi vive ai margini (Mt 8,1-17)

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Il Signore sia con voi .
E con il tuo spirito.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO

Discendi Santo Spirito, le nostre menti illumina; del Ciel la grazia accordaci tu, creator degli uomini.
Chiamato sei Paraclito e dono dell’ Altissimo, sorgente limpidissima, d’amore fiamma vivida.
I sette doni mandaci, onnipotente Spirito; le nostre labbra trepide in te sapienza attingano.
l nostri sensi illumina, fervor nel cuore infondici; rinvigorisci l’ anima nei nostri corpi deboli.
Dal male tu ci libera, serena pace affrettaci; con te vogliamo vincere ogni mortal pericolo.
Il Padre tu rivelaci e il Figlio, l’Unigenito: per sempre tutti credano in te, divino Spirito.
Amen.

Preghiamo.

Infondi in noi, Signore, lo Spirito di intelletto, di verità e di pace,
perché ci sforziamo di conoscere ciò che a te è gradito, per
attuarlo nell’unità e nella concordia. Per Cristo nostro Signore.
Amen.

IN ASCOLTO DELLA PAROLA

Proclamazione della Parola
Clicca qui per il video della Lectio: Lettura del Vangelo secondo MATTEO 8, 1-17


Tempo di meditatio

Voi siete un vero esercito invisibile che combatte nelle trincee più pericolose. Un esercito che non ha altre armi se non la solidarietà, la speranza e il senso di comunità che rifioriscono in questi giorni in cui nessuno si salva da solo.

Come vi ho detto nei nostri incontri, voi siete per me dei veri “poeti sociali”, che dalle periferie dimenticate creano soluzioni dignitose per i problemi più scottanti degli esclusi. So che molte volte non ricevete il riconoscimento che meritate perché per il sistema vigente siete veramente invisibili. Le soluzioni propugnate dal mercato non raggiungono le periferie, dove è scarsa anche l’azione di protezione dello Stato. E voi non avete le risorse per svolgere la sua funzione. Siete guardati con diffidenza perché andate al di là della mera filantropia mediante l’organizzazione comunitaria o perché rivendicate i vostri diritti invece di rassegnarvi ad aspetti chi detiene il potere economico.

Spesso provate rabbia e impotenza di fronte al persistere delle disuguaglianze persino quando vengono meno tutte le scuse per mantenere i privilegi. Tuttavia, non vi autocommiserate, ma vi rimboccate le maniche e continuate a lavorare per le vostre famiglie, per i vostri quartieri, per il bene comune. Questo vostro atteggiamento mi aiuta, mi mette in questione ed è di grande insegnamento per me. Penso alle persone, soprattutto alle donne, che moltiplicano il cibo nelle mense popolari cucinando con due cipolle e un pacchetto di riso un delizioso stufato per centinaia di bambini, penso ai malati e agli anziani. Non compaiono mai nei mass media, al pari dei contadini e dei piccoli agricoltori che continuano a coltivare la terra per produrre cibo senza distruggere la natura, senza accaparrarsene i frutti o
speculare sui bisogni vitali della gente.
Vorrei che sapeste che il nostro Padre celeste vi guarda, vi apprezza, vi riconosce e vi sostiene nella vostra scelta. Quanto è difficile rimanere a casa per chi vive in una piccola abitazione precaria o per chi addirittura un tetto non ce l’ha. Quanto è difficile per i migranti, per le persone private della libertà o per coloro che si stanno liberando di una dipendenza. Voi siete lì, presenti fisicamente accanto a loro, per rendere le cose meno difficili e meno dolorose.

Me ne congratulo e vi ringrazio di cuore. Spero che i governi comprendano che i paradigmi tecnocratici (che mettono al centro lo Stato o il mercato) non sono sufficienti per affrontare questa crisi o gli altri grandi problemi dell’umanità. Ora più che mai, sono le persone, le comunità e i popoli che devono essere al centro, uniti per guarire, per curare e per condividere. Voi non siete dilettanti allo sbaraglio, avete una cultura, una metodologia, ma
soprattutto quella saggezza che cresce grazie a un lievito particolare, la capacità di sentire come proprio il dolore dell’altro.

(Papa Francesco, Lettera ai Movimenti Popolari, 12 aprile 2020)

Preghiera corale (Salmo 41)

Beato l’uomo che ha cura del debole:
nel giorno della sventura il Signore lo libera.
Signore veglierà su di lui,
lo farà vivere beato sulla terra,
non lo abbandonerà in preda ai nemici.
Signore lo sosterrà sul letto del dolore;
tu lo assisti quando giace ammalato.
 ho detto: «Pietà di me, Signore,
guariscimi: contro di te ho peccato».
 miei nemici mi augurano il male:
«Quando morirà e perirà il suo nome?».
Chi viene a visitarmi dice il falso,
il suo cuore cova cattiveria
e, uscito fuori, sparla.
Tutti insieme, quelli che mi odiano
contro di me tramano malefici,
hanno per me pensieri maligni:
«Lo ha colpito una malattia infernale;
dal letto dove è steso non potrà più rialzarsi».
Anche l’amico in cui confidavo,
che con me divideva il pane,
contro di me alza il suo piede.
“Ma tu, Signore, abbi pietà, rialzami,
che io li possa ripagare.
Da questo saprò che tu mi vuoi bene:
se non trionfa su di me il mio nemico.
Per la mia integrità tu mi sostieni
e mi fai stare alla tua presenza per sempre.
Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele,
da sempre e per sempre.
Amen, amen.

Gloria al Padre …

Signore Gesù, tu manifesti l’avvento del regno avendo cura degli ultimi.
Fa’ che noi, tuoi discepoli, comprendiamo quanto è importante cercarti nei fratelli che sono nel bisogno.
Signore Gesù, tu sei la cura ai nostri mali.
Sostienici, aumenta la nostra fede.
Può succedere che chi ci è caro si trovi nel pericolo; tu, o Signore, ascolta la nostra preghiera nel pianto.
Verso te, o Signore, è rivolto il nostro essere.


Tu ci risani e ci fai comprendere che la nostra gioia è nel servire.
La guarigione del cuore è comprendere che dobbiamo servire per completarci.
(eventuali ulteriori intenzioni libere)

Proposta di actio
Il Signore ci ha donato la sua Parola.
Accogliamola con gioia e lasciamoci plasmare da essa.
La nostra comunione si rafforzi e ci renda tutti testimoni vivi e credibili del Vangelo, attori di speranza nelle nostre case e sulle strade che percorriamo ogni giorno.

Sia la Parola di Dio lampada per i nostri passi e luce sul nostro
cammino.
Sia la Parola di Dio lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino.

Amen.

Padre nostro che sei nei cieli…


Arrivederci a mercoledì 18 novembre per la seconda Lectio Divina.

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Chi cerca la verità cerca Dio,
che lo sappia o no.
S. Teresa Benedetta della Croce

COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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