Ultimo tra gli ultimi – Don Tiziano Vimercati – Parroco

Don Tiziano Vimercati – Parroco

Il papa Paolo VI°, ora santo, diceva: L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni.
 
Forse siamo stanchi delle parole che, pur necessarie, spesso sono inutili, inappropriate, insensibili, stolte, severe, giudicanti. Parole così le ascoltiamo ma anche le pronunciamo.
Ci dà fastidio poi, quando alle parole non seguono i fatti e le promesse non sono mantenute.
Ci dà fastidio l’ipocrisia di chi predica bene ma razzola male.
Ci fa piacere, invece, incontrare o conoscere persone che, senza troppe parole, vivono in modo coerente, rispettano il prossimo, sono disponibili verso chi a loro si rivolge, e le loro parole semplicemente esprimono ciò che stanno vivendo.  
Voglio parlarvi di una persona così: la sua storia, caratterizzata da fermezza e coraggio, mi ha colpito, le scelte compiute sono di sapore evangelico.

Si tratta di Padre Stan Swimi, gesuita indiano.
All’età di ottantaquattro anni, nonostante i seri problemi di salute, si trova in carcere con l’accusa di terrorismo: ha difeso i diritti della minoranza tribale degli Adivasi dai soprusi delle forze dell’ordine e dei latifondisti locali.
Aveva desiderato fin da ragazzo di dedicarsi ai poveri, di vivere con loro e come loro.
Ecco cosa scrisse: Fin da ragazzo volevo lavorare con gli Adivasi per aiutare gli ultimi fra ultimi. A contatto con loro, però, ho scoperto quanto loro possono aiutare noi a recuperare un rapporto più armonico con il Creato e le sue creature.
E’ rimasto fedele alla scelta fatta.   
Ora, in carcere da oltre duecento giorni, la situazione sanitaria si fa critica. L’Alta Corte gli ha concesso di essere ricoverato in ospedale. Ecco la sua straordinaria scelta: La prigione di Taloja mi ha ridotto in questo stato, strappandomi pezzo a pezzo salute e autonomia. Ma accetto il mio dolore. Se devo morire, morirò. Non voglio privilegi. Non sarebbe giusto per quanti patiscono con me, gli altri quindici reclusi con le mie stesse accuse, la cui vicinanza mi è di grande conforto.

Ciò che mi colpisce in quest’uomo è la scelta di stare dalla parte degli ultimi, dei poveri, di quelli che nessuno considera. 
Ad ogni costo. Non si è limitato ad aiutarli, a raccogliere fondi, a costruire qualcosa per loro, magari rimanendo alle dovute distanze. Invece, troppo spesso, questo è il nostro stile. Lo stile del dare qualcosa, di essere i “benefattori”, di giudicare anche.
Con tanta fatica però a camminare al loro fianco, a farci davvero carico, disposti ad accettare la fatica e la delusione di una vicinanza che non procede secondo i nostri ritmi. E, peggio ancora, lasciandoci andare alla tentazione di giudicarli. Se vuoi capire qualcosa del povero cammina un po’ con le sue scarpe, indossa i suoi vestiti, mangia il suo cibo come e quanto lui, piegati schiacciato dal fardello che lui, il povero, porta ogni giorno.
Questo ha fatto Padre Stan per tutta la vita.
Ed è suo desiderio di poterlo fare fino all’ultimo dei suoi giorni. Le parole da lui pronunciate sono vere perché dette sì da un maestro, ma un maestro che sa testimoniare.


Nel vangelo di oggi, festa della Santissima Trinità, Gesù, in forza dello Spirito che ci dona, ci chiede di essere testimoni: Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Padre Sten ha testimoniato la compassione di Gesù, il suo piegarsi per guarire, consolare, sostenere, rassicurare. Lo ha fatto scegliendo di condividere la loro vita, difendendoli dai soprusi, cercando di salvaguardare la loro dignità umana. Uno di loro, in tutto e per tutto.  
Notizia dell’ultima ora: l’Alta Corte indiana ha disposto il rilascio temporaneo di Padre Stan, viste le condizioni fisiche in continuo peggioramento, affinché possa ricevere le necessarie cure.
Un gesto di pietà per un uomo di 84 anni in cella dallo scorso 8 ottobre.
Dovrà comunque tornare in carcere.

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S. Teresa Benedetta della Croce


Tu, dolce Spirito, che crei ogni bene,
tu, pace della mia anima, luce e forza, onnipotenza dell’amore eterno,
mostrati a me in forma visibile.
(S. Teresa Benedetta della Croce)


COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano

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