Carissime lettrici e cari lettori,
in seconda domenica del mese missionario ci guida la parola ” Libertà “.
Libertà é nel proporre il Vangelo con l’annunzio e come dice PAPA FRANCESCO ” per contatto, con la testimonianza”.
Ecco allora che s’impone a noi una domanda inderogabile: che cosa è rimasto dell’eredità dei nostri padri? Noi, loro discendenti ed eredi, lo siamo anche nella Fede e nei valori ad essa collegati?
Le generalizzazioni sono sempre un grande pericolo; d’altro canto qualche domanda viene spontanea, vedendo il venir meno di uno spirito missionario e di uno stile di accoglienza nei riguardi di culture diverse dalla nostra.
Perché si è interrotta questa tensione nell’annuncio del Vangelo? Forse perché, come un po’ in tutta la Chiesa occidentale, pensavamo di affidare a loro, ai missionari di professione, quelli delle congregazioni missionarie, il compito di annunciare il Vangelo.
Adesso, grazie al magistero di PAPA FRANCESCO, ci siamo ricordati nuovamente che, in realtà, l’annuncio del Vangelo è tutt’uno con l’essere cristiani. In altre parole, non possiamo dirci realmente cristiano/a se non mettiamo sempre Gesù al centro di tutto ciò che facciamo e, quindi, se non condividiamo la Fede in Lui con le persone, che Lui ogni giorno mette sulla nostra strada.
Ma quante sono le zavorre che ci incatenano e ci tengono a terra, senza permetterci di volare alto, vicino al Signore!
Quando il legame con ciò che possediamo e con le persone che ci vogliono bene è solo di proprietà e non di libertà, allora la sequela diventa difficile, quasi impossibile.
La testimonianza missionaria deve essere leggera, non appesantita da strutture che nulla hanno a che fare con la semplicità evangelica.
Là dove il Signore ci vuole ha già preparato tutto il necessario, e anche di più.
Chiediamo di gestire ciò che abbiamo come occasione di donazione.
Chiediamolo per noi e per la Chiesa.
Gesù chiede a tutti noi, e anche a te, di essere discepoli missionari. Sei pronto?
Basta essere disponibili alla sua chiamata e vivere uniti al Signore nelle cose più quotidiane: il lavoro, gli incontri, le occupazioni di ogni giorno, le vicende di ogni giorno, lasciandoci guidare sempre dallo Spirito Santo.
Se ti muove Cristo, se fai le cose perché Cristo ti guida, gli altri se ne rendono conto facilmente.
E la tua testimonianza di vita suscita ammirazione, e l’ammirazione fa sì che altri si chiedano: “Com’è possibile che sia così?”, o “Da dove vengono a questa persona l’amore con cui tratta tutti, l’amabilità, il buonumore?”.
Ricordiamo che la missione non è proselitismo, ma si basa su un incontro tra persone, sulla testimonianza di uomini e donne che dicono: “Io conosco Gesù, mi piacerebbe che lo conoscessi anche tu”.
Fratelli e sorelle, preghiamo perché ogni battezzato sia coinvolto nell’evangelizzazione e sia disponibile alla missione, attraverso la sua testimonianza di vita.
E perché questa testimonianza di vita abbia il sapore del Vangelo.
(Intenzione di preghiera di Papa Francesco per il mese di ottobre 2021).
COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE