3 Gennaio: Memoria di ALESSANDRO GALIMBERTI.
Carissime lettrici e cari lettori,Il tre gennaio 2004 moriva Alessandro Galimberti, giovane lissonese, seminarista.
Data:
2 Gennaio 2022
Carissime lettrici e cari lettori,
Il tre gennaio 2004 moriva Alessandro Galimberti, giovane lissonese, seminarista. Il suo ricordo non si affievolisce, anzi. Forse è meglio pensare a lui vivo nel Signore, a noi più vicino che mai. Ciò che celebreremo non sarà solo il giusto ricordo ma la Pasqua di Gesù e di Alessandro.
Alessandro Galimberti è nato a Lissone, il 10 agosto 1980, figlio maggiore di Luigi e Maria Grazia Colombo.
Bambino e adolescente vivace e curioso, entrò a far parte dei chierichetti della parrocchia dei SS. Pietro e Paolo a Lissone dopo la Prima Comunione.
Frequentò le scuole superiori presso le Opere Salesiane di Sesto San Giovanni, diplomandosi nel liceo scientifico a indirizzo tecnologico. Dopo essersi lungamente interrogato circa la propria vocazione, entrò nel Seminario Arcivescovile di Milano nel settembre 1999.
Il cammino di fede cristiana, il mio in particolare – scriveva Alessandro – comincia proprio qui, all’inizio della chiesa: dopo pochi metri dall’ingresso c’è il Battistero… Ricordo il giorno del mio ingresso nella Chiesa… Mi accorgo poi di non essere solo: alla mia destra e alla mia sinistra decine di vetrate colorano la fede del mio cammino, attraverso la testimonianza dei santi che rappresentano.
La prima vetrata è dedicata a S. Giovanni Bosco, a cui sono particolarmente devoto. È lì ad accogliermi tendendomi la mano dal suo sfondo celeste quasi a dirmi: “Mira alla santità!”.
Ed erano queste le parole che i suoi ragazzi dell’Oratorio S. Luigi si sentivano rivolgere ogni giorno dalla sua bocca.
Poco dopo il suo ingresso nel seminario, la malattia si presenta ed Alessandro è costretto a continue cure alternate a frequenti esami e ricoveri.
Se il dolore persistente costa fatica a ogni età, a vent’anni non lo si accetta facilmente, potendo apparire crudele e senza senso.
Per Alessandro non è così: radicato nella preghiera (specie davanti a Gesù Eucaristia), fedele ai Sacramenti, costante nell’approfondimento della Parola, si abbandona fiducioso a Dio, nella certezza che tutto, ogni circostanza, è per un bene più grande.
Nella sofferenza riscopre il valore immenso della preghiera.
La pace e la gioiosa serenità di Alessandro provengono senza dubbio dall’abbandono fiducioso e filiale in Dio. Una comunione totale e una piena immedesimazione.
Un giorno, mentre si sottopone all’ennesimo prelievo per dei controlli, Alessandro, all’improvviso, si fa serio ed esclama al dottore: “Dottore, io non le chiedo tanto, io non voglio tanto. Le chiedo solo di farmi vivere ancora quattro anni, il tempo di diventare prete. Le chiedo il tempo di celebrare una Messa, la mia Messa, una sola volta: una Messa vale tutte. Dottore, il tempo di una Messa…”.
La malattia si aggrava. In una lettera rivela la sua intensa preghiera: “Padre mio, guarisci le mie infermità ma non come voglio io ma come vuoi tu”. Per poi aggiungere che “…questa è la preghiera più vera, nei tempi dell’angoscia, nei tempi in cui pensiamo di essere noi i fautori della nostra guarigione, i custodi della nostra salute. Ma questo non è vero. Le cose veramente grandi e di cuore le facciamo solo nella gioia di guardare Gesù e di stare presso la Croce”.
Alessandro sale al Cielo, a 23 anni, il 3 gennaio 2004.
La sua vita ispira il suggestivo lungometraggio “Voglio essere profumo“ realizzato con la regia di Filippo Grilli per la Gpm film.
Le lettere e le poesie-preghiere vengono raccolte in un libro, intitolato “Voglio essere come profumo di nardo“.
Inoltre in cima al Mont Rous è stato posato un altare con una croce in sua memoria volute da Don Bortolo Uberti, allora responsabile della Pastorale Giovani, dai giovani e non dell’Oratorio San Luigi, e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Lissone.
Pubblichiamo ora una delle più belle poesie-preghiera scritta da Alessandro: “Barattolo di Nardo“:
Signore Gesù, voglio essere per Te
come quel barattolino di olio di nardo
che Maria riversò sui tuoi piedi.
Voglio essere come nardo per camminare con Te,
amare con Te le persone che incontriamo quotidianamente;
voglio essere strumento di rivelazione della tua presenza.
Dal mio profumo tutti devono sentire che Tu sei qui.
Dal mio profumo tutti si devono accorgere
della tua presenza, del tuo amore.
Consumami tutto Signore;
non lasciare che nessuna goccia vada sprecata.
Riversami dove Tu vuoi;
fa’ che il mio agire, il mio diffondere
la tua presenza parta sempre da Te
e non avvicini amori fatui, amori leggeri.
Io come quell’olio e come Maria
ho scelto la parte migliore che non mi verrà tolta.
Aiutami ad afferrarti Gesù.
Non permettere che la vita e i suoi buffi
e strani andamenti mi stacchino da Te.
ho trovato un tesoro, una perla preziosa;
non posso sprecare una così bella e grande occasione.
Affideremo tutto questo al Signore nella celebrazione eucaristica di lunedì 3 gennaio 2022 alle ore 18.00 nella Chiesa Prepositurale dei Santi Pietro e Paolo in Lissone.
Siete tutti invitati.
COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE
Ultimo aggiornamento
2 Gennaio 2022, 01:11