Don Tiziano Vimercati.
Ho cercato di leggere il messaggio del PAPA per la LV° Giornata per la Pace, celebrata il primo giorno dell’anno, chiedendomi in continuazione in che modo ci interpella, cosa può mettere in atto ciascuno di noi, evitando discorsi pur giusti ma che danno l’impressione di tagliarci fuori e che sono altri, i potenti della terra, a dover agire in favore della pace.
C’è un via alla portata di tutti, una via feriale, fatta di tante piccole scelte, di atteggiamenti e pensieri elevati e aperti, capace di favorire la pace, di farci vivere il più possibile in pace.
“Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace”, versetto biblico ricordato dal PAPA e che leggiamo nel libro del profeta Isaia.
Desidero allora alzare lo sguardo per scoprire i numerosi messaggeri di pace che non mancano, e operano anche tra di noi, in modo umile, generoso e nascosto.
Nel messaggio il papa indica tre vie per la costruzione di una pace duratura.
La prima via: dialogare fra le generazioni per edificare la pace.
Giovani che sanno entrare e collaborare con gli adulti in esperienze già esistenti e lo fanno con disponibilità, portando aria fresca, un respiro più ampio capace di migliorare le cose.
Adulti che sanno accogliere i giovani, che non li costringono a rinunciare ai sogni e neanche li distruggono, i sogni. Anziani che, pur con esperienze straordinarie alle spalle e significativi traguardi raggiunti, non soffocano i giovani e comprendono che è giusto così, che occorre andare oltre, e che sapranno andare oltre se sono stati capaci di trasmettere quei valori per cui sono vissuti e hanno lottato.
E’ dunque necessaria un’alleanza, che possiamo chiamare generazionale, tra giovani e adulti, in un clima di ascolto e di arricchimento reciproco.
La seconda via: l’istruzione e l’educazione come motori della pace
Il progresso e lo sviluppo integrale dell’umanità si raggiungono attraverso l’istruzione e l’educazione, e non con le ideologie, l’economia o con il ricorso alle armi.
Si raggiungono con una buona classe politica che si impegna, non solo a parole, per il rilancio della scuola, per invertire la tendenza ad aumentare sempre di più le spese per gli armamenti e gli eserciti e diminuire quelle per la scuola, considerate come uscite improduttive.
Insegnanti, educatori, allenatori non svolgono solo un mestiere.
La loro dovrebbe essere considerata una vocazione, educare e istruire, direi la splendida avventura di contribuire a formare gli uomini e le donne del domani, uomini e donne responsabili, liberi, maturi, capaci di costruire un futuro migliore di quello che consegniamo loro. Un maestro, quando un discepolo lo supera in scienza e umanità, è un grande maestro.
La terza via: promuovere e assicurare il lavoro costruisce la pace
Così scrive il PAPA: Il lavoro è un fattore indispensabile per costruire e preservare la pace. Esso è espressione di sé e dei propri doni, ma anche impegno, fatica, collaborazione con altri, perché si lavora sempre con o per qualcuno.
Imprenditori che, in quest’ottica, rispettano i diritti dei lavoratori, pagano il giusto salario, non approfittano di ogni occasione di crescita, anche se ciò crea danni alle famiglie, non licenziano per andare a sfruttare altri lavoratori in altre parti del mondo e non giocano sulla sicurezza e la vita dei dipendenti.
Ma anche lavoratori che svolgono con diligenza e responsabilità il proprio lavoro, chiedendo che siano riconosciuti i diritti senza però dimenticarsi dei doveri, e considerano il lavoro come il modo di contribuire al bene comune che è il bene di tutti.
E che il lavoro sia dignitoso, non eccessivo, non di facciata, che permetta il rispetto delle dinamiche familiari, che lasci il tempo per il riposo e per coltivare interessi culturali e sportivi, che non renda difficile il desiderio di maternità: compito di tutti, questo, responsabilità di chi governa e di chi rappresenta i lavoratori.
COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE