In morte di Don Simone Vassalli – Don Matteo Cascio.
Dolore e gratitudine, smarrimento e speranza. Credo siano state le contraddizioni che avevano nel cuore i discepoli di Gesù da quando lui, il maestro, li ha chiamati “amici” nell’ultima cena a quando si sono ritrovati ad assistere impotenti e fragili alla sua Pasqua, dalla morte in croce alla chiusura del sepolcro.
Data:
12 Febbraio 2022
Dolore e gratitudine, smarrimento e speranza.
Credo siano state le contraddizioni che avevano nel cuore i discepoli di Gesù da quando lui, il maestro, li ha chiamati “amici” nell’ultima cena a quando si sono ritrovati ad assistere impotenti e fragili alla sua Pasqua, dalla morte in croce alla chiusura del sepolcro.
Sono le contraddizioni che riesco a distinguere in questo momento ricordando don Simone e sono sicuro che non sono solo le mie ma di tutti coloro che lo hanno incontrato.
Il dolore e lo smarrimento perché la morte di un amico sembra solamente scavare una distanza incolmabile, sembra farti perdere la strada e il senso.
La gratitudine e la speranza perché invece posso riconoscere ancora più vera quell’amicizia che ho ricevuto come dono e grazia nel cammino del seminario.
Ci siamo incontrati nel 2007 e abbiamo subito riconosciuto la gratuità e la bellezza delle relazioni che nascono perché ci si riconosce insieme in ricerca del Signore.
Il discernimento di quegli anni è stato accompagnato dalla consapevolezza di non essere da soli e di poter vivere l’amicizia con Dio imparando a valorizzare e a vivere l’amicizia tra noi.
Mi scriveva don Simone: “Quando penso alla frase chiave e guida di questi miei anni mi vengono ancora i brividi e mi emoziono: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Ebbene sì, quell’amico non si riferisce a persone generiche ma nel mio cuore si esprime chiaramente con dei volti precisi.
Ed ora c’è anche il tuo”.
Sono grato al Signore proprio per questa capacità di don Simone di concretizzare il Vangelo, di farlo diventare vita e relazione.
C’era in lui la certezza di essere amico di Gesù, amato profondamente ed è questa la forza che gli permetteva di vivere così radicalmente le relazioni e il suo servizio.
Ancora più bello è aver visto negli anni successivi, in cui come preti abbiamo condiviso il servizio pastorale nello stesso decanato, che questa amicizia è diventata dedizione, cura, affetto e relazione nei confronti dei giovani e delle comunità che gli sono state affidate e che questa amicizia profonda è stata condivisa con tanti fratelli e sorelle che ha accompagnato.
Ora quegli amici per cui don Simone ha dato la vita hanno i volti di tutti coloro che custodiscono il suo ricordo e riconoscono nella bellezza e nella fragilità della sua umanità la stessa cura e amore di Dio.
Sta a noi che ci riconosciamo suoi amici continuare questa cura evangelica con le persone con cui camminiamo.
Padre Santo,
nel tuo Figlio Gesù, Via, Verità e vita,
ci hai resi figli e fratelli amati.
Effondi il tuo Spirito
su questi Tuoi servi
perché siano testimoni del tuo comandamento:
Camminate nell’amore.
Maria, Madre della Chiesa,
custodisca il loro ministero.
Amen
COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
Ultimo aggiornamento
13 Febbraio 2022, 10:37