Quaresima di fraternità – Giovedì 31 marzo ore 20.45: Myanmar oltre l’indifferenza. 

L’amore ci fa tendere verso la comunione universale.

Data:
17 Marzo 2022

L’amore ci fa tendere verso la comunione universale. Nessuno matura né raggiunge la propria pienezza isolandosi. Per sua stessa dinamica, l’amore esige una progressiva apertura, maggiore capacità di accogliere gli altri, in un’avventura mai finita che fa convergere tutte le periferie verso un pieno senso di reciproca appartenenza. Gesù ci ha detto: «Voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8). Questo bisogno di andare oltre i propri limiti vale anche per le varie regioni e i vari Paesi. Di fatto,  vediamo seminata così la vocazione a formare una comunità composta da fratelli che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri, (cfr Fratelli Tutti, 95 – 96)

Carissime lettrici e cari lettori,

quello che sta accadendo in questi giorni, nella sua tragicità e orrore, ci mette dinanzi alla verità della nostra vita
Quando l’uomo si fida solo di lui, si separa dal Signore, perdere il senso e il valore delle cose, non ci sono più prospettive, non c’è più altra ragione che affermare il proprio “Io”, dominare sugli altri, che diventano come “cose da usare” o da eliminare se ostacolano i nostri desideri di potere o non servono più, come i malati e gli anziani: si è chiuso il Cielo.
Questo può applicarsi ai cosiddetti “grandi” della terra, ma anche a noi: allontanarsi dalla strada di Dio vuol dire pensare male di Lui, credere che voglia limitare la nostra felicità e libertà.

Quanto accadde il 1° febbraio 2021 ferma l’orologio della storia.


Mentre il mondo era ed è attanagliato dal virus “covid 19”, nel Myanmar si scatenava un colpo di stato.
L’esercito imbavaglia la fragile democrazia birmana, incarnata dalla leader Aung San Suu Kyi, messa agli arresti.
Ma – sorpresa! – il popolo non sta alla finestra e scende in piazza.
Nascono dimostrazioni di massa animate da giovani che chiedono il ritorno della democrazia. Scatta la repressione militare, con uccisioni, arresti e violenze.
Un film già visto altre volte.
Questa volta il Myanmar si unisce in un unico grido di ribellione alla dittatura, i birmani restano compatti, pacifici ma uniti. In questa tornata ha aderito tutta la popolazione, dai dipendenti pubblici che hanno paralizzato gli uffici governativi, ai ministeri che scioperano, ai ferrovieri, camionisti, giovani, universitari, Chiesa Cattolica e Chiese Cristiane, monaci buddhisti….

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La protesta stavolta è trasversale sia quanto a età e generazione sia quanto a composizione sociale: hanno aderito diverse componenti etniche, cosa che non era affatto scontata date le divisioni interne, che restano molto forti.

E in tutto questo Suor Ann Rose, saveriana, in ginocchio a chiedere la pace: era il 28 febbraio 2021.
Una suora che affronta, in ginocchio, un plotone di soldati pronti a sparare sui manifestanti che a Myitkyina, come in altre città, chiedono libertà, lei si pone a protezione dei giovani dimostranti, mettendo a repentaglio la propria vita in nome della dignità umana. Che esempio per tutti, nessuno escluso.

Il Myanmar è ora nelle mani di Dio.
Le persone hanno responsabilità nel paese, si mettano con sincera disponibilità al servizio del bene comune, promuovendo la giustizia sociale e la stabilità nazionale per un’armoniosa convivenza democratica.
Le loro lacrime, il loro amaro sconforto, la loro pace distrutta chiedono un intervento di Dio.

Noi, come Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce, vi chiediamo di pregare perché nel Myanmar, come nel resto del mondo dove ci sono episodi di guerra,  ritorni la pace.
La preghiera è l’unica via per la pace.
Con questo vogliano concludere con una frase che PAPA FRANCESCO letta durante una S. Messa di 16 Maggio 2021 nella  Basilica di San Pietro: “La preghiera è l’unica arma dei cristiani in mezzo alle armi di morte”.

APPUNTAMENTO
Giovedì 31 marzo ore 20.45 Chiesa Madonna Addolorata via S. Agnese
Suor Josephin  della Congregazione delle Suore di Carità dette di Maria Bambina condurrà una  serata di preghiera, di ascolto e di testimonianza sulla difficile situazione nel Myanmar, dove la Chiesa Cattolica è in prima linea nella difesa della democrazia e dei diritti umani. 
Serata aperta a tutti.
Vi aspettiamo numerosi…

Ultimo aggiornamento

2 Aprile 2022, 16:37