La Santità possibile: Armida Barelli e Don Mario Ciceri nuovi Beati.

Care lettrici e cari lettori,
sabato 30 aprile 2022, alle ore 10.00, nel corso di una S. Messa Solenne celebrata nel Duomo di Milano, saranno proclamati Beati Armida Barelli e Don Mario Ciceri, due figure che con l’attività di apostolato e l’impegno culturale ed educativo hanno lasciato un segno profondo nella storia della Chiesa ambrosiana e del mondo cattolico italiano.

Presiederà la S. Messa per la doppia beatificazione, in rappresentanza di PAPA FRANCESCO, Sua Em. il Card. Marcello Semeraro. Tra i concelebranti l’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini.

Chi sono i due nuovi Beati: Armida Barelli e Don Mario Ciceri.


Armida Barelli (1882-1952)
E’ stata fondatrice della Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica e cofondatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Istituto secolare delle Missionarie della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo e anche dell’Opera della Regalità per la liturgia.
Un “gigante” della fede e, insieme, una donna moderna e coraggiosa, capace di sfidare e superare i pregiudizi del proprio tempo, che con la sua passione e determinazione ha impresso un cambiamento profondo nella Chiesa e nella società, a cavallo fra Ottocento e Novecento.

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Rispondendo alle sollecitazioni degli Arcivescovi di Milano e del PAPA dell’epoca, ha portato generazioni di donne e di ragazze al centro della scena ecclesiale e civile, spingendole a incontrarsi, a scegliere il proprio destino, a “uscire” dalle proprie consuetudini per diventare lievito fecondo nei propri ambienti.

Nasceva così la Gioventù Femminile di Azione Cattolica, che spinta dalle parole e dall’esempio della “sorella maggiore” avrebbe attraversato i decenni, mettendo il genio femminile al centro dei cambiamenti in atto.
La sua apertura al mondo che la circonda, oggi diremmo ai segni dei tempi, è straordinaria, perché nasce dalla sua vita mistica che le fa cogliere le grandi potenzialità della fede e della missione della Chiesa.
È sepolta nella cappella dell’Università Cattolica a Milano ed é stata dichiarata Venerabile il 1 giugno 2007.

Mario Ciceri (1900-1945)
Nato a Veduggio, quarto di sei figli, ancora bambinello decise che voleva farsi prete. Fu ordinato in Duomo nel giugno del 1924 e lo mandarono subito a Sulbiate, paesino della Brianza, a fare il coadiutore.
Ci rimase fino alla morte, nel 1945, quando fu travolto da un carretto in una gelida sera di febbraio. Abbandonato sanguinante e moribondo sulla strada, fu trovato dopo ore dai fedeli che erano andati a cercarlo sfidando il coprifuoco e la neve che cadeva fitta.
Rimase due mesi in ospedale, venne gente da tutta la Brianza per pregare e donare sangue per lui, ma fu inutile. Non si riprese e morì il quattro aprile in quel letto d’ospedale a Vimercate.
Visse tutto il suo ministero in quella parrocchia a servizio dell’oratorio Brentana a Subiate -, dell’Azione Cattolica, dei malati e degli sfollati di guerra.
I più vecchi si Sulbiate lo ricordano eccome, Don Mario.
“Per vent’anni rimase in paese, e giorno dopo giorno mostrò silenzioso le sue doti di prete, di uomo, di cittadino”, ricorda Dionisio Lena, che oggi ha 85 anni, “era il prete che si privava anche del necessario che usciva con le scarpe nuove e il mantello, tornava senza mantello e con le scarpe malconce. Si privava di tutto, anche del cibo”.
Era il prete che quella volta che la mamma Colombina si azzardò a fargli una torta, salì in sella alla bici e la portò ai malati in ospedale .
Un po’ di polenta e insalata scondita gli bastavano per le lunghe giornate in cui capitava di vederlo salire fin sul campanile per mettere le luminarie, o di trovarlo, se serviva, a pulire le latrine dell’oratorio, o in lacrime in un angolo dopo aver sgridati i ragazzini che cercavano di fuggire per non recitare i Salve Regina.
E in sella alla sua bici, quando infuriò la guerra, fece chilometri e chilometri, su fino a Chiavenna e poi oltre confine, per accompagnare prigionieri scappati o partigiani che cercavano di mettersi in salvo.
E quelli che non riusciva a fare fuggire in Svizzera, li proteggeva a casa, in paese o nei dintorni.
Un esempio: nel Castello del Lampugnani di Sulbiate si erano raccolti decine di prigionieri slavi, polacchi, inglesi e russi fuggiti dai campi di concentramento di Bergamo dopo l’otto settembre. Giovani generosi del paese li aiutavano a sopravvivere. Ma incombeva il rischio di esser scoperti. Cosa fare? In questo frangente una sola persona avrebbe saputo risolvere il grave problema: Don Mario Ciceri.
E così fece.
E così sul finire del 1944 le autorità fasciste di Vimercate inserirono il suo nome tra quello dei preti da fucilare. Mancò loro il tempo, perché l’otto febbraio don Mario fu travolto mentre tornava in bicicletta da Verderio, dove era andato per le confessioni.
Prima di morire, ai giovani che erano andati a trovarlo in ospedale, ripeté le parole che erano il suo motto: bisognava cercare di “…vivere quotidianamente una vita straordinaria come se fosse la cosa più ordinaria”.
Per questo suo impegno gli é stata riconosciuta la Medaglia d’oro per la Resistenza.

Veglia di preghiera nella Zona V° di Monza.

In preparazione alla beatificazione del 30 Aprile l’Azione Cattolica della Zona V° di Monza, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Milano e la FOM, organizza una veglia di preghiera nella serata del 29 Aprile 2022 ore 21.00, presso la Basilica Romana a Besana Brianza.


In unità con tutta la Diocesi sarà un’occasione per vivere un momento di preghiera e di riflessione su una donna e un uomo, una laica impegnata nel mondo e un prete, una vita d’avanguardia e un’avanguardia tra le pieghe dei vissuti.


È il fascino ordinario della loro santità.

È questo il mosaico che i due nuovi beati lasciano in eredità a questa nostra Chiesa in cerca di profezia.

APPUNTAMENTO.
Venerdì 29 aprile 2022 ore 21.00
Besana in Brianza, Basilica Romana Minore, Piazza Eugenio Corti
Intervento di Maria Teresa Antognazza, biografa di Armida Barelli.

Siamo tutti invitati a questo evento di preghiera, nessuno si senta escluso.

Leggi qui il libretto di preghiera per la veglia:  https://azionecattolicamilano.it/wp-content/uploads/2022/04/La-santita-possibile-Veglia-in-preparazione-alla-beatificazione-Barelli-CiceriDFN.pdf
Armida Barelli: vita e opere: http://www.ism-regalita.com/wp-content/uploads/sites/3/2021/03/ARMIDA-BARELLIpresentazione.pdf

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Con amore Padre mi hai creato,
mi hai chiamato da lontano dove il tempo è solo dono
perché rispondessi vicino, amore all’Amore.
E la parola dal silenzio ne fu accenno che
l’uomo amato ancora racconta.
Dove nulla si perde io mi perderò,
raccolto nel tuo abbraccio la gioia gusterò,
e Padre tu sarai per me.
Sulla strada compagno e amico mio,
tu sei Figlio e Dio con noi,
ma il mio sguardo lontano,
seguendo il legno della croce comprese l’amore.
Quel segno spento diventò speranza che unì
il cielo e la terra fratelli.

                         

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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