Martedì 17 gennaio 2023 – 34ª Giornata del dialogo tra Cattolici ed Ebrei : Consolate, Consolate il mio Popolo (Is 40,1).
Nel nostro tempo in cui il genere umano si unifica di giorno in giorno più strettamente e cresce l’interdipendenza tra i vari popoli, la Chiesa esamina con maggiore attenzione la natura delle sue relazioni con le religioni non-cristiane.
Data:
12 Gennaio 2023



Nel nostro tempo in cui il genere umano si unifica di giorno in giorno più strettamente e cresce l’interdipendenza tra i vari popoli, la Chiesa esamina con maggiore attenzione la natura delle sue relazioni con le religioni non-cristiane.
Nel suo dovere di promuovere l’unità e la carità tra gli uomini, ed anzi tra i popoli, essa in primo luogo esamina qui tutto ciò che gli uomini hanno in comune e che li spinge a vivere insieme il loro comune destino.
( cfr. NOSTRA AETATE di San PAOLO VI°).
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo martedì 17 gennaio 2023 sarà la Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei incentrata sul messaggio profetico di Isaia, al capitolo 40, 1-11:“Consolate, consolate il mio popolo”.

La stagione che stiamo vivendo, segnata dall’auspicata uscita dalla pandemia che per lungo tempo ha fiaccato la vita di tutti noi, comprese le comunità di fede, ci spinge a interrogarci a fondo sulla nostra presenza nella società come uomini e donne credenti nel Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.
Come abbiamo già scritto il passo del Profeta Isaia, scelto quest’anno come nucleo ispiratore per la Giornata, è un annuncio di consolazione per il popolo, chiamato a stare saldo nella fiducia che il suo Signore non lo abbandonerà: Consolate, consolate il mio popolo” (Is 40,1).
Possiamo avere fiducia nel futuro perché la Parola di Dio ci garantisce che egli è fedele. Fondati in lui, troviamo la forza per dar credito alla vita ed essere fiduciosi, perché ci sentiamo preceduti e “superati” dalla sua azione. Dio, infatti, opera oltre le nostre stesse attese.
Per quanto riguarda il tema, il brano di Isaia scelto affronta un tema preciso e apre lo sguardo ai momenti drammatici vissuti dal popolo eletto di Israele. La consolazione donata da Dio e, una volta ricevuta dagli uomini, da questi offerta ai propri simili, nell’obbedienza all’Alleanza.
La Giornata ha radici nelle indicazioni del Concilio ecumenico Vaticano II° e nel Decreto Nostra Aetate scritto da San PAOLO VI°. In questo spirito, la Conferenza episcopale italiana nel settembre 1989 volle istituirla dandole cadenza annuale il 17 gennaio, alla vigilia della “Settimana di preghiere per l’unità dei cristiani”.

L’obiettivo: rimarcare la radice primigenia della loro stessa identità.
Scopo della Giornata dunque, è quello di sensibilizzare i cristiani verso il rispetto, il dialogo e la conoscenza della tradizione ebraica, aprendoli ai doni e alle suggestioni del popolo dell’“Alleanza mai revocata”, in un incontro fraterno che arricchisca anche i fratelli e sorelle ebrei di una conoscenza nuova dei cattolici e della loro vita. Nelle differenze di ciascuno è cresciuta una lettura più profonda delle Sacre Scritture e, allo stesso tempo, ci si è trovati più vicini nell’affrontare le sfide del tempo, in vista del bene comune dell’umanità.
L’impulso che la vicinanza degli ebrei può dare al cammino ecumenico ci rende più consapevoli di chi siamo chiamati ad essere.

Duemila anni di storia di conflitto stanno di fronte a circa mezzo secolo di questa coscienza e volontà rinnovata, crediamo che di questo dobbiamo essere riconoscenti: anche nella difficoltà di questo tempo che viviamo e alla nostra generazione è data l’opportunità di proseguire questo cammino con forze e sguardi rinnovati.
Sappiamo che non spetta certamente a noi portare a termine questo lungo lavoro, ma non siamo nemmeno liberi di sottrarcene.
Crediamo che questo sia un augurio e una benedizione, perché il cammino possa continuare e mettere al centro non tanto le Chiese, ma i desideri di DIO.

Ti lodiamo perché, nelle acque vive del battesimo,
i nostri peccati, “rossi come il fuoco” (Is 1, 18),
sono stati cancellati, noi siamo stati guariti,
e siamo entrati a far parte della comunità d’amore,
la famiglia di DIO
Procedendo insieme, ci apriamo col cuore e lo sguardo
alla comprensione e alla crescita nella saggezza sacra,
condivisa e trasmessa dai popoli.
Aiutaci ad abbracciare l’unità gli uni con gli altri
e ricordaci che siamo un’unica famiglia riunita dal tuo Santo Spirito,
insieme a tutta la tua creazione.
Amen.
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
S. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE
Ultimo aggiornamento
12 Gennaio 2023, 17:46