Preparandoci ad accogliere e vivere la tanto attesa “Festa della famiglia” abbiamo scelto di far emergere tra le righe di questa ricorrenza un tema importante: quello del “tempo in famiglia”.

Come adulti che svolgono il compito di educare ci si ritrova spesso affamati di “tempi di qualità”.
Tempi produttivi. Tempi pieni di “cose” da fare insieme.
O forse, solo da fare.
Accade spesso, infatti, che i genitori si affannino nel rincorrere eventi, luoghi, proposte per “sentirsi famiglia” o, troppo spesso, per rispondere alle aspettative che vengono coltivate dai social, dai gruppi genitori della scuola, della parrocchia…
Aspettative che si ancorano al bisogno di valutare il “bravo genitore” e la “buona famiglia” sulla base della straordinarietà delle cose che si fanno con i figli e per i figli.
Ma ciò che non dobbiamo trascurare è che, spesso, riempire le agende dei bambini di attività li pone di fronte al rischio di sovraccarico e sovrastimolazione.
Allora, fermiamoci e domandiamoci: i bambini e le bambine hanno davvero bisogno di questo?
Il tempo di qualità è legato, davvero, all’eccezionalità delle proposte?

“Il tempo di qualità non è altro che un mito culturale…
La realtà è che i momenti migliori con i nostri figli capitano in circostanze non preventivate e inaspettate… i momenti di maggiore vicinanza e più preziosi con i nostri figli avvengono nei lassi di tempo in cui sono meno attesi: non possono essere organizzati o pianificati; semplicemente affiorano dal normale e monotono corso della vita quotidiana, quando genitore e figlio hanno trascorso un sufficiente tempo ordinario assieme.
E’ in quel tempo ordinario che possono verificarsi attimi di straordinaria comunicazione e intimità” ( W. T. Boyce )

Parole che ci pongono di fronte ad un orizzonte di senso per certi versi spiazzante ma onesto che sollecita i genitori a non essere più “schiavi del tempo”: concedersi tempi lenti, vuoti… in cui semplicemente “stare” con i propri figli senza temere l’improduttività del tempo è la strada più autentica. Ciò che rende significative le relazioni non è tanto legato al “fare”, quanto alla possibilità di “essere con” l’altro.
Essere dentro le relazioni: lasciarsi stupire da un’espressione buffa mentre si cambia il pannolino, ritrovarsi al buio sotto le coperte e lasciarsi contagiare dalla magia del gioco, fare spazio all’inatteso… all’ordinario che, vissuto a pieno, diventa prezioso di per sé.

Cari genitori, abbandonate i sensi di colpa, le agende, i week end pieni zeppi di “cose da fare” e ritrovate la giusta postura per “stare” con i vostri bambini nella quotidianità.
Essere davvero con loro nei frammenti più “normali” della giornata, concedendosi il piacere di rallentare in alcuni momenti per ritrovarsi, anche in un dolce far niente, che però nutre le vostre anime e i vostri cuori.
E le vostre famiglie.

È con poche, ma incantevoli parole in rima che auguriamo:
Buona Festa della Famiglia a tutti e tutte…

“Famiglia di gioco di corse di vento
basta poco per sentirsi dentro quella felicità
se vedi ridere mamma e papà.
Famiglia sorpresa piena di incanti
senza pensieri senza rimpianti.
Ognuno fa quello che può con quello che ha
e tutti son certi che basterà.
Famiglia segreta dietro la maniglia
famiglia scoperta di meraviglia.”
(Poesia di Alessia Napolitano)

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
S. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE