31 Gennaio: Memoria di San Giovanni Bosco.
Dalle Lodi di oggi, memoria di san Giovanni Bosco“Non siete voi a parlare, ma parla in voi lo Spirito del Padre.
Data:
31 Gennaio 2023
Dalle Lodi di oggi, memoria di san Giovanni Bosco
“Non siete voi a parlare, ma parla in voi lo Spirito del Padre.”
Care lettrici e carissimi lettori,
oggi, martedì 31 gennaio 2023, si celebra la Memoria di San Giovanni Bosco, Patrono della scuola e degli studenti.
Com’è nata questa ricorrenza?
Giovanni Melchiorre Bosco nacque nel 1815 a Castelnuovo d’Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco), in una famiglia contadina. Aveva solo due anni quando il padre morì di polmonite, poco più che trentenne. Furono anni difficili, tra ristrettezze e difficoltà. Giovanni crebbe educato dalla madre alla responsabilità e all’impegno, sempre pronto ad aiutare nel duro lavoro dei campi. All’età di nove anni, come raccontò lui stesso, un sogno lo colpì profondamente.
Il sogno premonitore
Si trovava in mezzo a un gruppo di ragazzi, che litigavano furiosamente e bestemmiavano. Irritato, cercava di farli smettere con urla e pugni, senza successo. Allora vide comparire all’improvviso un uomo dall’aspetto solenne, avvolto in un mantello bianco, che lo rassicurò: abbandonando la violenza e usando il dialogo, sarebbe riuscito a calmare quei ragazzi e a diventare loro amico.
Apparve poi una donna dall’aria altrettanto maestosa, che indicò in direzione dei giovani: al loro posto ora c’erano tanti animali, come cani, gatti, orsi. La donna spiegò a Giovanni che la sua missione sarebbe stata cambiare le persone, proprio come sarebbero cambiati quegli animali. Di colpo questi divennero agnelli, simbolo di candore e tranquillità.
Al racconto del sogno la pur religiosa famiglia rimase perplessa. “Diventerai un pecoraio”, rise un fratello. “Chissà che non abbia a diventare prete”, commentò la madre. La nonna si limitò a sottolineare che non bisogna credere ai sogni. Ma il ragazzo ripensò spesso, nel tempo, a quella visione, vedendovi un significato spirituale che influenzò tutta la sua vita.
Tra spettacoli di giocoleria e fede.
Durante gli anni della scuola Giovanni si appassionò agli spettacoli degli artisti di strada, dai quali imparò svariati trucchi. In quel periodo sviluppò un’idea originale: iniziò ad esibirsi a sua volta con numeri di giocoleria, fermandosi poi a dialogare di religione e spiritualità con i tanti giovani che assistevano. Le necessità lo costrinsero presto a lavorare svolgendo vari mestieri, tra i quali il sarto e il fabbro. Avvertiva però una forte vocazione e, appena gli fu possibile, iniziò a frequentare il seminario.
Quando divenne sacerdote, a 26 anni, si interessò alla condizione dei bambini disagiati che vagavano per le strade di Torino.
Con l’aiuto della madre aprì un ospizio per orfani che venivano nutriti, istruiti, guidati nella ricerca di un lavoro.
Nel 1854 fondò una congregazione religiosa dedicata a San Francesco di Sales, i Salesiani, con l’obiettivo di lavorare per il futuro dei giovani, combattendo le disuguaglianze e diffondendo educazione e cultura.
Una missione alla quale dedicò tutta la vita, scrivendo libri di pedagogia e ideando il cosiddetto “sistema preventivo”. Un metodo educativo che si contrapponeva al “sistema repressivo”, basato sulla punizione e sull’autoritarismo.
Per Don Bosco, ogni allievo doveva essere seguito con empatia e affetto verso la scoperta delle proprie attitudini. Elemento centrale era infatti la comprensione delle predisposizioni individuali, da mettere a frutto anche lavorativamente. L’autorità dell’educatore era necessaria, ma questi viveva in mezzo ai suoi allievi consigliandoli, anziché osservarli “dall’alto” e limitarsi a punirli. San Giovanni affermava che: “Il sistema repressivo può reprimere un disordine, ma difficilmente farà migliori i delinquenti”.
Nel 1872 Don Bosco fondò con Maria Domenica Mazzarello la congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, con la stessa missione educativa rivolta però a bambine e ragazze.
Pochi anni dopo, nel 1875, compì la prima spedizione in Argentina, terra dove molti italiani erano emigrati. A Buenos Aires fondò una parrocchia, a San Nicolàs de Los Arroyos ( nella foto) e un collegio per ragazzi. Dopo alcune difficoltà, i Salesiani conobbero un notevole seguito anche in Argentina.
La beatificazione e la canonizzazione
Don Bosco morì di bronchite nel 1888, a 72 anni. Venne beatificato nel 1929 da Papa Pio XI, grazie a due eventi considerati miracolosi. Nel 1918 una ventitreenne della Provincia di Piacenza, Teresa Callegari, contrasse dapprima una polmonite, poi una poliartrite infettiva.
Debilitata al punto da non riuscire a mangiare, i medici disperavano di salvarla. Consigliata da un’amica, Teresa intonò a Don Bosco una novena, una preghiera ripetuta per nove giorni. All’ottavo giorno le sue condizioni peggiorarono; poi, all’improvviso, la ragazza sentì di riacquistare le forze e riuscì ad alzarsi.
In seguito affermò che, proprio in quel momento, le era apparso il futuro santo.
La guarigione venne accertata anche dai medici. Quando, nel 1929, suor Provina Negro delle Figlie di Maria Ausiliatrice guarì da una gravissima ulcera allo stomaco, anche questo evento sorprendente venne attribuito a lui.
Ebbe così inizio il processo di beatificazione. Altre due guarigioni miracolose, giudicate inspiegabili dalle commissioni mediche, portarono alla canonizzazione nel 1934. Venne quindi fissata al 31 gennaio la memoria liturgica, celebrazione del santo.
Se la fede è un territorio imperscrutabile, al centro del dibattito tra credenti e agnostici, il messaggio educativo di San Giovanni Bosco parla a tutti. In tempi ben diversi da quelli attuali, riuscì a comprendere l’importanza di un insegnamento basato sull’empatia e sulla motivazione.
APPUNTAMENTI
Parrocchia SS. PIETRO e PAOLO
Martedì 31, ore 7.00, nella chiesa dell’Addolorata: S. Messa per i ragazzi e i giovani della Comunità Pastorale.
Parrocchia S. MARIA ASSUNTA – S. GIUSEPPE, S. ANTONIO MARIA ZACCARIA
Chiesa Parrocchiale di S. MARIA ASSUNTA
Martedì 31, alle ore 18,30: Santa Messa per i ragazzi e gli educatori presieduta da un sacerdote Salesiano.
Al termine: pizzata (ore 19,30)
Parrocchia CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Martedì 31: ore 18.00: S. Messa animata e preghiere.
Al termine, Ore 19.00,: pizzata e proiezione di un film.
Nessuna predica è più edificante del buon esempio.
Se volete che i giovani amino ciò che amate voi,
amate ciò che piace ai giovani.”
“Camminate con i piedi per terra
e con il cuore abitate in cielo.”
“Preoccupati di farti amare,
piuttosto che farti temere.
(dalle riflessioni di San Giovanni BOSCO)
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
S. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE
Concludiamo con alcune sue riflessioni:
“Nessuna predica è più edificante del buon esempio.”
“Se volete che i giovani amino ciò che amate voi, amate ciò che piace ai giovani.”
“Camminate con i piedi per terra e con il cuore abitate in cielo.”
“Preoccupati di farti amare, piuttosto che farti temere.”
Ultimo aggiornamento
31 Gennaio 2023, 08:00