19 Marzo: Festa del Papà e San Giuseppe: Auguri!
Quando si parla di paternità, la prima immagine che viene in mente è quella di San Giuseppe.
Data:
18 Marzo 2023


Quando si parla di paternità, la prima immagine che viene in mente è quella di San Giuseppe.
Una figura, seppur apparentemente marginale, discreta e in seconda linea, in realtà, a rappresentare “un tassello centrale nella storia della salvezza” come ha avuto modo di ribadire spesso PAPA FRANCESCO, secondo il quale “Giuseppe vive il suo protagonismo senza mai volersi impadronire della scena”.
Una figura tenera che ci ricorda il valore dei legami vissuti nel piccolo della quotidianità. Non è un caso che Giuseppe sia il patrono dei papà, un modello per chi sa prendersi cura degli altri. Come fa, appunto, un padre con i propri figli.
“Coraggioso e creativo “ . Sono due aggettivi che PAPA FRANCESCO ha usato nella Lettera apostolica Patris corde – Con cuore di Padre scritta in occasione dell’anno dedicato dalla Chiesa a San Giuseppe.
Sono caratteristiche, soprattutto in questo particolare momento storico, che ci fanno riflettere, ci interpellano come genitori, come padri e sono la misura con cui senza ombra di dubbio siamo chiamati a confrontarci.

“Coraggioso”. Di fronte alla situazione mondiale attuale che ci carica, tutti, sempre più di presagi funesti e di scenari sempre più oscuri e drammatici l’essere coraggiosi è probabilmente la caratteristica più impegnativa da assumere ma anche la più urgente. Se pensiamo all’ambito in cui agiamo come associazione di genitori, vale a dire la scuola, il riferimento va subito all’aspetto educativo dei nostri figli.
Educare tutti i ragazzi, aiutarli a crescere, e crescere insieme a loro nella speranza, nella fiducia, nella consapevolezza che dentro ciascuno ci sono importanti risorse capaci di generare energie per un mondo migliore: questo è uno dei compiti fondamentali.
Un padre dovrebbe e potrebbe essere proprio questo: un trampolino di lancio per ogni figlio, per tutti i figli.

Un amico ci ricordava durante un incontro una frase che ci sembra particolarmente significativa: “ Il padre è figura essenziale nel cammino di crescita del figlio, perché costituisce un punto di riferimento con cui il figlio si confronta e attraverso cui sviluppa la propria identità. Il padre rappresenta un rifugio sicuro, una base su cui costruire le proprie esperienze relazionali”.
Tutto bello ma… quanta fatica, quante frustrazioni, quanta arrendevolezza quando il “compito” sembra superiore alle nostre forze.
Forse è proprio quando sembra che il peso sopravanzi le gioie dell’essere padre, che il lato “creativo” potrebbe venirci in aiuto. È in un ambiente come quello scolastico, nelle relazioni tra genitori, tra pari che condividono percorsi educativi, seppur diversi, che può riaccendersi la capacità di essere padri creativi vale a dire capaci di attingere da un patrimonio comune la capacità di tracciare percorsi nuovi, indicare nuove strade certamente da percorrere assieme.

“ Fare” il padre è indubbiamente molto diverso, forse quasi più facile che “essere” padre.
E oggi i nostri figli hanno urgente bisogno di padri che sappiano essere tali, di figure autorevoli e non autoritarie, che sappiano suscitare la stima con l’esempio, che con dolce fermezza sappiano anche dire dei “no”, per generare quel senso del limite necessario per una convivenza positiva.
In questo 19 marzo 2023 Festa del Papà, il nostro augurio è che i nostri figli, i nostri ragazzi, incontrino adulti significativi nel loro percorso educativo, scolastico e nel mondo del lavoro, ma non solo, adulti che sappiano essere per loro padri “coraggiosi e creativi”.
Lontano quindi dalle polemiche che anche in questi giorni sono nate a causa di provvedimenti che toccano espressamente la Festa del Papà vorremmo che il 19 marzo potesse essere un giorno di ripensamento e di “memoria” alla ricerca e alla riscoperta di quel padre che possiamo e dobbiamo essere un po’ tutti.
A tale proposito facciamo nostre le frasi di questa bellissima poesia di Camillo Sbarbaro.

Leggiamo insieme: A mio padre.
Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi un uomo estraneo
per te stesso egualmente t’amerei.
Ché mi ricordo d’un mattin d’inverno
che la prima viola sull’opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la novella allegro.
Poi la scala di legno tolta in spalla
di casa uscisti e l’appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.
E di quell’altra volta mi ricordo
che la sorella mia piccola ancora,
per la casa inseguivi minacciando
(la caparbia avea fatto non so che).
Ma raggiuntala che strillava forte
dalla paura ti mancava il cuore:
ché avevi visto te inseguir la tua
piccola figlia e, tutta spaventata
tu vacillante l’attiravi al petto,
e con carezze dentro le tue braccia
l’avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo che era il tu di prima.
Padre, se anche tu non fossi il mio
Padre, se anche fossi un uomo estraneo,
fra tutti quanti gli uomini già tanto
per il tuo cuore fanciullo t’amerei.

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
SS. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE
Ultimo aggiornamento
18 Marzo 2025, 23:49