Dal Gruppo Missionario – XXXI°Giornata dei Missionari Martiri 2023: 24 marzo 2023.

Care lettrici e cari lettori,Venerdì 24 marzo 2023  è il giorno in cui si celebra in tutta la Chiesa italiana la XXXIª edizione della Giornata dei missionari martiri, appuntamento istituito nel 1993 dal Movimento Giovanile Missionario.

Data:
23 Marzo 2023

Dal Gruppo Missionario – XXXI°Giornata dei Missionari Martiri 2023: 24 marzo 2023.


Care lettrici e cari lettori,
Venerdì 24 marzo 2023  è il giorno in cui si celebra in tutta la Chiesa italiana la XXXIª edizione della Giornata dei missionari martiri, appuntamento istituito nel 1993 dal Movimento Giovanile Missionario. Quest’anno lo slogan scelto èDi me sarete testimoni (cfr At 1,8), espressione che riprende il tema della Giornata missionaria mondiale dell’ottobre scorso.
Per ricordare gli innumerevoli martiri cristiani la Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce con tutto il Decanato di Lissone si raccoglie con una veglia di preghiera domenica 26 marzo 2023 ore 21.00 presso la parrocchia Cuore Immacolato di Maria in loro memoria dei Martiri Missionari. Ci sarà anche una testimonianza missionaria su Haiti dove lo scorso anno vide il martirio di Suor Luisa Dell’Orto, Piccola Sorella del Vangelo di Charles de Foucaul, nativa di Lomagna.

Nel ricordo di mons. Oscar Romero
Perché il 24 marzo?

Nel 1980 in quel giorno veniva assassinato mons. Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, mentre celebrava l’eucaristia, per mano di un sicario degli “Squadroni della morte” agli ordini di un regime violento ed oppressore, incurante della sorte dei più poveri e dei lavoratori.
Il suo martirio è all’origine della celebrazione della Giornata dei Missionari Martiri che da oltre trent’anni la Chiesa propone alle comunità.
Questa giornata innanzitutto ci coinvolge nella memoria di tanti fratelli e sorelle uccisi in missione: sacerdoti uccisi mentre stavano andando a celebrare la messa con la comunità che guidavano; una religiosa medico uccisa mentre era di guardia al centro sanitario della diocesi, pronta a salvare la vita di altre persone; una suora uccisa durante un assalto alla missione che invece di pensare a mettere in salvo la propria vita si è preoccupata di andare a verificare che quella delle ragazze ospitate nel dormitorio fosse al sicuro; ancora un laico, operatore pastorale, ucciso mentre andava verso la chiesa a guidare una liturgia della Parola per i fedeli di quella zona; testimoni e missionari della vita, con la loro vita che hanno offerto fino alla fine totalmente e gratuitamente.

Al contempo la memoria intende abbracciare l’infinita schiera di cristiani anonimi vittime della violenza che anche ai giorni nostri si accanisce contro chi professa una fede diversa e uccide in nome di Dio.
Il loro sacrificio ricorda che il Vangelo è più vivo che mai e nutre la forza di andare avanti, nonostante tutto, anche in contesti difficili e pericolosi. “Il martirio è una grazia di Dio che non credo di meritare, – diceva mons. Romero – ma se Dio accetta il sacrificio della mia vita, che il mio sangue sia un seme di libertà e il segno che la speranza sarà presto realtà”.
Nel 2022 uccisi 18 missionari e missionarie
Dei 18 missionari uccisi nel 2022, due sono italiani: si tratta di Suor Luisa Dell’Orto, Piccola Sorella del Vangelo di Charles de Foucaul, di Lomagna, assassinata in un agguato stradale tra il suo veicolo e quello dei suoi aguzzini, avvenuto tra i vicoli della capitale di Haiti il 25 giugno scorso, e di Suor Maria De Coppi, missionaria comboniana, uccisa in Mozambico nel corso di un’azione terroristica il 6 settembre 2022.

Nel ricordo di Suor Luisa dell’Orto.

Suor Luisa Dell’Orto, Piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld, come abbiamo già ricordato, è stata martirizzata il 25 giugno 2022 a Port-au-Prince, capitale di Haiti. La missionaria brianzola la mattina di sabato 25 giugno è stata vittima di un’aggressione armata. Gravemente ferita, è stata portata d’urgenza all’ospedale dove si è spenta poco dopo, due giorni prima di compiere 65 anni.
La notizia ha prodotto un fortissimo impatto a Port-au-Prince dove “Seur Luisa”, come la chiamavano, era molto conosciuta e molto amata.
Dal suo arrivo ad Haiti, per  vent’anni suor Luisa era dedicava, oltre all’insegnamento presso la Scuola Salesiana, soprattutto al servizio dei bambini di strada.
Suor Luisa era la colonna portante di Kay Chal, “Casa Carlo”, che si trova in un sobborgo poverissimo di Port-au-Prince, che è un luogo sicuro e accogliente per centinaia di bambini che avrebbero per alternativa la strada.

Dopo la laurea in Storia e Filosofia Luisa era entrata nella Congregazione delle Piccole sorelle del Vangelo di Lione. Nel 1987 partì per il Camerun, dove visse a Salapombe, in una foresta, tra i Pigmei Baka, fino al 1990. Nel 1994 conseguì la laurea in Teologia in Svizzera. Dal 1997 al 2001 è stata missionaria in Madagascar, dedicandosi alle varie attività pastorali. Dal 2002 era missionaria ad Haiti.

Leggiamo in una lettera di suor Luisa:
Carissimi, in molti vi siete preoccupati per ciò che sta succedendo ad Haiti e per come ho potuto riprendere le attività rientrando nel Paese. Vi ringrazio per tanta attenzione e sollecitazione e ne sono certa, di tanta preghiera e intercessione… Mi direte che sono un po’ folle, visto la situazione di  insicurezza, a uscire così ma vi assicuro che eravamo quasi tutti a piedi e che lo spostamento era “obbligatorio” perché sindacati e gruppi della popolazione hanno proclamato tre giorni di sciopero “duro” dal 25 al 28 ottobre con manifestazioni, blocco di strade… Pazzesco, ma questa è la logica in cui il Paese è caduto o è stato condotto; la sola cosa certa è che i sequestri continueranno in quanto le gang non fanno sciopero… Da parte mia, per ora riesco ad andare a insegnare all’istituto dei padri salesiani a una mezz’ora di macchina da casa (è il solo spostamento che faccio); il resto degli impegni sono nel quartiere e il Centro occupa tutte le giornate… Questa è la forza e la speranza della nostra zona: tutto l’ampio territorio della parrocchia sembra ancora abbastanza protetto per i sequestri, bisogna fare più attenzione per le manifestazioni e i disordini.

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È così che riesco a essere presente alla gente, a stare con loro e con i ragazzi… Perché restare qui? Perché esporsi al “rischio”? Che senso vivere in tale disagio? Stamattina l’impiegato che legge il contatore della corrente elettrica è venuto per la sua lettura e abbiamo parlato un pochino della situazione del Paese, a un certo punto mi ha detto: “Suor Luisa, tu qui nel quartiere puoi “kouche a tè”, cioè dormire in terra in mezzo alla strada tranquillamente e nessuno ti farà niente perché tutti sanno che fai qualcosa per loro e che possono contare su di te in caso di bisogno”.
Mi sono commossa… Testimoniare che si può contare sulla solidarietà che nasce dalla fede e dall’amore di Dio è il più grande dono che possiamo offrire”.

Da un ultima lettera inviata in occasione della S Pasqua 2022 leggiamo:

Sabato santo… Giorno in cui si ripensa alla sofferenza vissuta, attraversata e si resta in silenzio perchè è davvero difficile trovare una spiegazione alla crudeltà, alla violenza che l’uomo può infliggere al proprio fratello.
Proprio sabato scorso, una settimana fa, una famiglia della Cité ha chiesto al parroco di celebrare una messa di funerale per il proprio figlio ucciso alla periferia della capitale, in una zona attualmente controllata da uno dei gruppi di banditi più organizzati del paese.

Il figlio era andato a trovare la moglie malata e entrando nella zona si è imbattuto nei banditi che l’hanno spogliato di ogni cosa. Li ha dovuti accompagnare a casa e li c’erano i nonni e una giovane ragazza che evidentemente nella loro logica non poteva che essere un’ottimo ‘bottino’ e hanno cominciato a violentarla. I nonni hanno osato parlare e hanno chiesto perché la maltrattavano cosi…in risposta sono stati uccisi, come il giovane signore.

I banditi se ne sono andati con i corpi per evitare che la gente facesse dei riti contro di loro, secondo le usanze di qui. E così sabato in chiesa c’era solo una grande foto in bianco e nero che i genitori hanno portato per la celebrazione della messa di funerale…terribile!
Solo la fede in Dio, la forza della preghiera ha calmato lo strazio di questa famiglia.

Apro poi il notiziario e leggo le stesse tristi vicende inflitte nei territori di guerra in Ucraina, ma anche nel Myanmar, nell’Africa dell’est e chissà in quanti altri luoghi dove l’uomo dà libero sfogo alla sua cattiveria, alla voglia che ha in lui di schiacciare l’altro…

Ma perché agiamo cosi? Perché ci defiguriamo cosi?..perchè questa violenza che sentiamo a volte pure in noi? Cosa avrà pensato Maria in questo giorno e le donne che erano con lei?
Forse hanno ripensato alla ‘prima parola’ di Gesù in croce: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”…E ripronunciando la parola ‘Padre’ il loro cuore non si è indurito, la grazia del perdono è entrata in loro…Si, perchè il perdono è di Dio, di Dio che muore per amore per noi.

E’ questa grazia che il Signore ha donato alla famiglia sabato scorso che ha deciso di non vendicarsi, ma di pregare, di non continuare una spirale di morte, ma di scegliere la Vita… sono rimasta senza parole davanti a tanta forza, a tanta fede vissuta semplicemente, silenziosamente, vivendo la Parola:’accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia…per trovare aiuto al momento opportuno’.
Che la Misericordia avvolga la nostra miseria e ci faccia risorgere!Con nel cuore questa fiducia continuiamo la nostra presenza accanto alla gente del quartiere. E’ di questi giorni la foto degli aquiloni realizzati con i ragazzi e i giovani, tradizione della Settimana Santa…voglia di realizzare cose belle e grandi, voglia di bene!
Con immensa gratitudine e sempre tanta riconoscenza, ricordandovi ciascuno nella preghiera,
Buona, Santa Pasqua di misericordia!

Questa era Suor Luisa Dell’Orto che speso la sua vita al servizio degli ultimi.
La sua testimonianza ci ricorda che, anche nei paesi dimenticati da tutti e abbandonati, la fiamma del Vangelo continua ad ardere ed a donare la forza e la speranza di continuare ad impegnarsi per un futuro migliore  ai propri figli e dignità a chi soffre la miseria.
Le spoglie di Suor Laura si trovano nel cimitero di Lomagna.

APPUNTAMENTO
Chiesa  CUORE IMMACOLATO di MARIA – Via Nobel.
Domenica 26 marzo 2023, ore 21.00: Veglia di preghiera in memoria dei Martiri Missionari.

Testimonianza missionaria su Suor Luisa Dell’Orto da parte della sorella Maria Adele Dell’Orto e Stefania.
La Veglia Missionaria è  proposta dal gruppo missionario del Decanato di Lissone invitando le comunità di appartenenza e non.

Nel ricordare Suor Luisa Dell’Orto e quanti sono stati barbaramente uccisi nel 2022, cattolici e non, vogliamo rinfrancare il nostro desiderio di dono nel qui e ora della nostra vita.
Speriamo di poterci incontrare in questa occasione per pregare insieme!
Vi chiediamo anche di diffondere questo invito a quanti conoscete.
Noi vi aspettiamo.

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O MARIA,
sorella di viaggio

nella ricerca della verità
e nella fatica del pellegrinaggio

dell’esistenza umana.
O MARIA,

oggi sono stata con te
presso la Croce
e una volta ancora

ho sentito così chiaramente
che sotto la Croce

tu sei diventata
nostra MADRE. 
( S. Teresa Benedetta della Croce)

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano

SS. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE

Ultimo aggiornamento

25 Marzo 2023, 08:54