Sabato 1 Aprile ore 20.45 – Veglia in Traditione Symboli: Nelle tua mani, PADRE, consegno il mio spirito con l’Arcivescovo S. Ecc. Rev. Mons. MARIO DELPINI.
A pochi giorni dalla Pasqua la veglia in Traditione Symboli consente ai giovani della Diocesi di prepararsi a celebrare il mistero della passione, della morte e della risurrezione di Gesù e lo stare in mezzo alle altissime colonne del Duomo di Milano darà loro l’impressione di sentirsi piccoli, ma al contempo parte di una Storia più grande.
Data:
27 Marzo 2023


A pochi giorni dalla Pasqua la veglia in Traditione Symboli consente ai giovani della Diocesi di prepararsi a celebrare il mistero della passione, della morte e della risurrezione di Gesù e lo stare in mezzo alle altissime colonne del Duomo di Milano darà loro l’impressione di sentirsi piccoli, ma al contempo parte di una Storia più grande.
Una preghiera dal vivo, un viaggio attraverso i sensi dedicato alla generazione degli inizi… così la Traditio Symboli permette di vivere tanti aspetti che uno schermo, invece, tende a limitare, forse anche ad annullare.
Le giovani generazioni degli inizi saranno un po’ intimoriti da questo portare frutto, carico di aspettative e di pregiudizi ma l’Arcivescovo ricorderà loro che non conta la quantità del nostro frutto tanto o poco che sia, perché questo può essere valutato da DIO solo.

La veglia in Traditione Symboli porta con sé i tratti antichi della passione della Chiesa nel consegnare il dono della fede ai catecumeni e alle giovani generazioni. È compito e missione dei discepoli di Gesù trasmettere quanto hanno ricevuto ed è compito e missione che richiede passione e dedizione. La storia della Chiesa è storia di questa testimonianza.
La Traditio Symboli 2023 si colloca nel cammino diocesano “ Nelle tue mani, PADRE, consegno il mio spirito” ha come obiettivo quello di testimoniare la capacità della fede di accompagnare i giovani ad amare il proprio tempo, ad interpretarlo e a viverlo con responsabilità.
La pagina biblica di riferimento è quella tratta dal Vangelo di Luca (23, 46)dove la Passione di Gesù è nel momento durante il quale l’amore vince l’odio: per questo l’amore si annienta, si fa debole, nudo, tace, è perdente. L’amore si fa solo amore.
Ma contro l’amore, quanto odio!
La Passione di Gesù è la narrazione della logica dell’amore: ma quanto costa l’Amore! La Passione di Gesù è una lotta: perché l’amore vinca deve essere perdente di fronte alla forza del male, bisogna che muoia per essere veramente Amore. Perché Gesù possa essere solo il figlio attraverso il quale passa l’amore del Padre è necessaria l’agonia, la lotta del monte degli Ulivi.
Per il grande amore verso la nostra terra Dio ci ha fatto dono di Gesù, il quale è morto e Risorto per noi. Questo amore di Dio per il mondo diventa volontà di salvezza, di compimento per tutti e diventa luce che orienta e guida nel cammino.
Il dono della fede dice ad un giovane, anzitutto, che al Signore sta a cuore la terra che noi abitiamo: Lui l’ha creata e sempre se n’è preso cura. Questa terra è buona, questo mondo è bello. Un giovane non deve mai dimenticare questa verità che la Pasqua di Gesù ci rivela. Non deve farlo soprattutto quando è tentato di vederne solo le ferite, le ingiustizie e tutto ciò che non gira nel verso giusto. Se Dio ha donato a questa terra il proprio Figlio e questo Figlio è morto in croce per essa significa certamente che essa è preziosa ai suoi occhi. Per questo un giovane non può fuggire, né nascondersi di fronte al compito ed alla gioia di abitare questo mondo.

Di fatto, però, quotidianamente, un giovane si scontra con delusioni e scoraggiamenti: la fatica di trovare un lavoro dignitoso, la sensazione di non avere un proprio posto nella società, i tanti segni di ingiustizia e disuguaglianza. Di fronte a tutto questo contemplare la Pasqua di Gesù significa imparare ad amare il mondo come l’ha amato Lui.
Quella mano di Dio che ha creato il mondo è la stessa mano del Figlio che si lascia inchiodare alla croce. È la mano che accarezza ogni solitudine e cura ogni ferita. È quella che indica la meta ad ogni uomo e la strada per raggiungerla. Ma la mano di un discepolo di Gesù non può essere da meno: ha il compito di custodire e coltivare la terra, di seminarvi il buon grano della giustizia e della pace, di tessere trame di solidarietà e fraternità con tutti, soprattutto i più poveri e i più soli. Celebrare la Traditio della fede significa lasciarsi raccogliere ed abbracciare dalla tenera mano di Dio e promettere di non starsene in disparte dal mondo ma di esserne protagonisti appassionati e creativi.
Durante la celebrazione sosteremo in preghiera davanti alla croce della Giornata Mondiale della Gioventù, che in queste settimane sta accompagnando i nostri giovani sulla via CRUCIS celebrate per le strade della nostra Diocesi, una via dell’Amore per imparare la grammatica del dono di sé sino alla fine.
Durante la Traditio Symboli 2023 “ Nelle tue mani, PADRE, consegno il mio Spirito” i giovani di associazioni e movimenti che stanno preparando questa Veglia leggeranno alcuni brevi scritti del compianto PAPA BENEDETTO XVI°: “Chi crede, non è mai solo – non lo è nella vita e neanche nella morte… Noi tutti siamo la comunità dei santi, noi battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, noi che viviamo del dono della carne e del sangue di Cristo, per mezzo del quale egli ci vuole trasformare e renderci simili a sé medesimo. Sì, la Chiesa è viva.” (Omelia del 24 aprile 2005, Messa per l’inizio del ministero petrino)

Al termine il simbolo della fede sarà consegnato dall’Arcivescovo ai catecumeni e a tutti i giovani presenti: è un dono che continuamente si riceve ed accoglie liberamente e personalmente nella Chiesa quale senso profondo dell’esistenza.
Saranno invitati a condividerlo con altri, spezzando il simbolo perché altri possano lasciarsi coinvolgere nel movimento di amore e comunione che è la SS. Trinità.
APPUNTAMENTO
Sabato 1° Aprile 2023
Luogo: Duomo di Milano
Ore: 20.45 (ingresso a partire dalle ore 20.00)
Destinatari: 18/30 anni ed i loro educatori.

Apostoli di gioia.
Noi siamo il sorriso,
che porta la speranza,
a chi la pace più non ha.
E se il futuro è incerto,
Tu ci terrai per mano,
vogliamo vivere con Te.
Tu sei la vera luce,
che illumina la strada,
ai nostri passi stanchi ormai.
Nel buio della notte,
nel sogno di ogni uomo,
per sempre in noi risplenderà.
La festa dell’incontro,
è festa dell’amore,
trionfo della tua bontà.
Resta con noi Signore,
e non ci abbandonare
cammineremo insieme a Te.
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
SS. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE
Ultimo aggiornamento
27 Marzo 2023, 21:32