Dalle Scuole Dell’Infanzia – CITTADINANAZA ATTIVA: ripartire dai bambini e dalle bambine. – Le coordinatrici.
Il tema dell’educazione civica, proclamata materia obbligatoria per tutti gli ordini scolastici, è una delle questioni più significative del dibattito pedagogico italiano e della storia della scuola nel nostro Paese.
Data:
27 Marzo 2023


Il tema dell’educazione civica, proclamata materia obbligatoria per tutti gli ordini scolastici, è una delle questioni più significative del dibattito pedagogico italiano e della storia della scuola nel nostro Paese.

Partendo dall’Articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si auspica di promuovere forme di partecipazione che siano una reale pratica di cittadinanza attiva e non un semplice esercizio formale; per fare ciò occorre uscire dagli schemi dell’educazione civica intesa come “contenuto da trasmettere” per coltivare sguardi che consentano di allargare i confini della riflessione. Nelle “Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica” pubblicate dal Miur si legge che “i bambini potranno essere guidati ad esplorare l’ambiente naturale e quello umano in cui vivono e a maturare atteggiamenti di curiosità, interesse, rispetto…”.
Promuovere la Cittadinanza Attiva fin dai primi anni dell’infanzia richiede la disponibilità degli adulti di porsi in una dimensione di ricerca e di ascolto dei bambini e delle bambine.
Significa non solo dichiarare ma considerare i bambini e le bambine (anche piccolissimi) come portatori di idee, pensieri, logiche, teorie degne di essere ascoltate, accolte, valorizzate, diffuse, amplificate… anche quando non ricalcanti le logiche del mondo degli adulti.

La sensibilità dei bambini e la loro recettività, infatti, li rende capaci di relazionarsi con il mondo con curiosità, rispetto, attenzione, creatività, se incontrano adulti che legittimano queste competenze e sono disposti a decentrarsi, facendo un passo indietro, per fare loro spazio.
Camminando al fianco di adulti che li ritengono “competenti”, che danno credito alle loro idee, che chiedono il loro parere, che mettono in circolo le loro osservazioni, i bambini e le bambine, sentendosi “visti” e “considerati”, si sentiranno capaci e proseguiranno con entusiasmo e vitalità nel cammino della loro crescita.

Non commettiamo, però, l’errore di pensare che questo tipo di partecipazione si possa o si debba coltivare solo attraverso progetti didattici ad hoc che, per quanto significativi, relegano questo compito ad un numero ristretto di ore di didattica all’interno delle mura della scuola.
Proviamo a coltivare pratiche educative dal respiro più ampio, che sconfinano dalla scuola alla famiglia, al territorio, all’intera comunità affinché la partecipazione dei bambini e delle bambine sia davvero un diritto che si coltiva ogni giorno in ogni luogo.
Permettiamogli di essere davvero cittadini attivi.
Rimettiamo al centro il mondo dell’infanzia: diffondiamo sguardi a sostegno dei bambini e delle bambine per legittimare, ogni giorno, il valore delle loro idee a discapito di quei luoghi dove ancora, si pensa di poter scegliere per loro.

Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di ridere
È la musica dell’anima.
Trova il tempo per giocare
Trova il tempo per amare ed essere amato
Trova il tempo di dare
È il segreto dell’eterna giovinezza
È il privilegio dato da Dio
La giornata è troppo corta per essere egoisti.
Trova il tempo di leggere
Trova il tempo di essere amico
É la strada della felicità
Trova il tempo di fare la carità,
è la chiave del Paradiso.
(Santa Teresa di Calcutta)
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
SS. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE
Ultimo aggiornamento
27 Marzo 2023, 17:13