Don Tiziano Vimercati – Parroco

Scrivevo, settimana scorsa, che il cristiano ha il pensiero di Cristo, cioè impara a vedere, capire e giudicare secondo il vangelo, e si interroga su quali siano le scelte che Lui, Gesù, al nostro posto, compirebbe.

E’ come dire: il pensiero di Dio, ma anche il suo amore, entra nelle vicende umane, nelle realtà terrene.

L’uomo parla di Dio non in astratto o con il pensiero filosofico cercando magari di appropriarsi di Lui e strumentalizzarlo, ma quando le sue parole e le sue azioni nascono da una mente che custodisce il pensiero di Cristo che per lui è luce e un tesoro da valorizzare.

Mi sono sempre piaciute, e mi hanno accompagnato nella vita, le parole di Simone Weil, ebrea, mistica, con profonde intuizioni: Quello che mi fa capire se uno è passato attraverso il fuoco dell’amore divino non è il suo modo di parlare di Dio; è il suo modo di parlare delle cose terrene.

Il cristiano quando contempla il volto di Dio, non lo fa per una alienante fuga nel futuro, ma per incarnare la bellezza del suo volto che diventa la bellezza della nostra vita.

E proprio perché contempla il volto di un Dio che si è mischiato nelle miserie umane, il cristiano, se occorre, sa immergersi nel fango dell’umanità, non disdegna di stare con i diseredati e gli ultimi, sa che deve difenderli e metterli al primo posto e vive le realtà terrene illuminandole di luce, trasfigurandole in Dio, scoprendo e annunciando la sua presenza tra noi.
Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? dicono due angeli ai discepoli che fissavano il cielo mentre Gesù fu elevato in alto ( cfr Atti degli apostoli).

Custodite nel vostro cuore tutto ciò che Gesù vi ha insegnato, continuate a guardare il suo volto, ma ora muovetevi, andate, partite perché la missione vi attende, vi è chiesto di farvi carico della fatica di tutti i giorni, sporcatevi pure le mani se è il prezzo da pagare per fare il bene, ma non sporcate mai la coscienza, non abbiate paura di amare perché se saprete amare l’uomo è me che avrete amato, e ne sarò contento.

Queste parole è Gesù che oggi, nel giorno dell’Ascensione, rivolge a ciascuno di noi.

Le aveva ben capite don Lorenzo Milani, splendida figura di educatore, quando scrisse ai suoi ragazzi: Ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto.
Un abbraccio, vostro Lorenzo.

Signore Gesù, Buon Pastore,
hai offerto la tua vita per la salvezza di tutti;
dona a Noi la pienezza della tua Verità
e rendici capaci di testimoniarla
e di comunicarla agli altri.

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
SS. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE