Siamo pane che dona vita – Don Tiziano Vimercati – Parroco.
Don Tiziano Vimercati – Parroco Ebbe ragione S.
Data:
10 Giugno 2023
Don Tiziano Vimercati – Parroco
Ebbe ragione S. Tommaso d’Aquino, sacerdote e dottore della chiesa, quando, dopo la celebrazione della messa in cui ebbe una profonda esperienza mistica, disse: Io ho molto scritto e insegnato intorno a questo santissimo Corpo… Non posso più. Tutto ciò che ho scritto mi sembra paglia in confronto di ciò che ho visto.
Non può continuare a insegnare e scrivere di Dio, dopo averlo visto da vicino e aver capito quanto sono inadeguate le nostre parole.
Ha trovato più vero ciò che ha intuito nella contemplazione del mistero che stava celebrando che non attraverso il lungo e intelligente studio di tutta la vita.
Ha “visto” il Signore quando ha sperimentato la sua presenza, quando lo ha sentito vicino, come un sincero amico che mai ci abbandona.
Confessa che tutto ciò che ha scritto è paglia e non intende più scrivere per non tradire il Mistero, per non abbandonarsi a speculazioni filosofiche, e anche teologiche, che però potrebbero allontanarci.
È arrivato a “vedere” il mistero perché aveva studiato tanto, aveva preso sul serio la possibilità che l’uomo potesse raggiungere Dio usando la propria intelligenza e aveva pregato intensamente con fervore e umiltà? Può essere.
In San Tommaso Dio si è avvicinato all’uomo che in quel momento lo stava cercando e l’uomo ne gusta la bellezza.
San Tommaso aveva capito che le sue parole non sarebbero mai riuscite a esprimere la profondità del mistero e che avrebbe dovuto continuare a cercarlo.
L’uomo sempre in ricerca, l’uomo disposto a percorrere ogni strada per percepire il mistero della bellezza di Dio, e che mai gli è permesso di riposare e di considerarsi arrivato, quasi padrone delle realtà divine.
Gli occorre anche l’umiltà di chi si lascia guidare, di chi cerca la verità non in sé stesso, ma si lascia illuminare dal mistero che celebra, da una Parola che non è la sua ma che permette penetri nel suo cuore.
Se San Tommaso non se la sente di dire più niente dopo l’esperienza mistica vissuta e aver “visto” il volto del Signore, dovrei stare zitto anch’io, che tra l’altro sono ancora lontano da esperienze mistiche così profonde.
Credo di non aver niente da insegnare in questa festa del Corpus Domini, niente che ogni cristiano già non conosca.
Ciò che conosciamo deve diventare preghiera, gratitudine, desiderio, stupore.
Un mistero, quello dell’eucaristia, che chiede un cuore aperto, assetato di verità, capace di rischiare, disposto a puntare tutto sull’amore, accettando che il nostro corpo, come quello di Gesù, diventi pane e dunque vita per gli uomini.
Un’eucaristia contemplata che diventa vita, la vita di ogni cristiano, vissuta e donata.
La processione di questa sera, ( Domenica 11 giugno 2023 ndr. ) se non vuole essere solo un retaggio del passato, deve esprimere la fede di una comunità che fa propria la logica dell’amore, e mentre passiamo per le vie della città diciamo a noi stessi, ma anche a chi incontreremo per le strade, che è a Gesù che noi guardiamo, che desideriamo vivere come è vissuto Lui, che non stiamo manifestando nulla se non il nostro insufficiente, inadeguato, ma sincero amore per Lui.
Signore Gesù,
Tu sei il Pane vivo, Tu sei il pane di Dio,
Tu sei il Pane disceso dal cielo,
Tu sei il Pane per essere mio cibo.
Quando mi accosto a Te nella comunione,
fa che comprenda la profondità di questo mistero!
Tu sei sempre pronto ad incontrarmi:
fa che io cammini verso di Te,
fa che io permetta di essere attratto da Te.
Fa che ci sia sempre in me un’assoluta disponibilità,
perché Tu possa travolgermi con la forza del tuo amore,
e da questo mondo condurmi al Padre.
Quando vieni a me nella comunione,
illuminami per capire che mi sto
sottomettendo alla tua azione divina.
Donami la capacità di scoprire di essere faccia a faccia
con il mistero del tuo amore per me.
Fammi comprendere la tua chiamata,
quella vocazione personale,
ineffabile e misteriosa,
a divenire una “cosa sola con Te e il Padre”.
Radica in me la convinzione di appartenere a Te,
di essere tuo possesso.
Conferma in me il tuo dono,
il dono completo di Te stesso a me! Si,
o Signore, voglio appartenere a Te,
così da poter dire con l’apostolo Paolo:
“Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”.
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
SS. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE
Ultimo aggiornamento
11 Giugno 2023, 06:17