Chiesa C.I.M. – Lunedì 13 novembre ore 21.00 – A.C. Dec. Lissone – LECTIO DIVINA 23/24: CAMMINAVA CON LORO – Il Vangelo dei Viandanti. – Riflessione a cura di Don Cristiano MAURI – Testi del SECONDO INCONTRO.
“Esiste una modalità concreta per ascoltare quello che il Signore vuole dirci nella sua Parola e per lasciarci trasformare dal suo Spirito.
Data:
10 Novembre 2023
“Esiste una modalità concreta per ascoltare quello che il Signore vuole dirci nella sua Parola e per lasciarci trasformare dal suo Spirito. È ciò che chiamiamo “lectio divina”. Consiste nella lettura della Parola di Dio all’interno di un momento di preghiera per permetterle di illuminarci e rinnovarci” (Evangelii Gaudium, 152).
Carissime lettrici e cari lettori,
chissà se le parole di Gesù risuonano ancore forti come quel 9 maggio del 1993, quando San GIOVANNI PAOLO II° PAPA pronunciò parole di fuoco nella piana dei templi di Agrigento. Un anno prima gli attentati che stroncarono le vite dei giudici Falcone e Borsellino, mentre nel 1990 la Stidda uccideva il magistrato Rosario Livatino. Fatti drammatici di cronaca come quella volta con Gesù e come oggi, ma il problema rimane il medesimo: occorre convertirsi.
Convertirsi, cambiare strada, è la risposta che l’uomo può dare alla realtà. I fatti tragici che ci circondano sono quella realtà alla quale rispondere cambiando vita, lottando contro il male che è dentro di noi, costruendo la pace nelle nostre relazioni. Se non cerchiamo il senso della vita e della morte (e se questo senso non ci cambia radicalmente), periremo tutti allo stesso modo. La realtà che viviamo è una continua e drammatica conferma di quanto la vita sia fragile. Dunque il tempo presente, con le sue ferite, è come un fico sterile a cui è data la possibilità di cambiare, di portare frutto. L’episodio di violenza da parte del potere romano viene raccontata a Gesù per capire la sua posizione di fronte ai fatti. Probabilmente la risposta attesa era una condanna del colpevole, o una lettura dell’evento tragico volta a rintracciarne le cause.
SECONDO INCONTRO
Ancora un anno.
La conversione
( Lc 13, 1-9 )
Canto
Nel nome del Padre e del figlio e dello spirito Santo.
Amen
Il Signore sia con voi
E con il tuo spirito.
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Vieni a illuminare il nostro spirito,
riempiendolo con la tua luce divina.
Facci conoscere e comprendere tutte le cose
come le conosce e le comprende Dio stesso.
Aiutaci a far nostro il punto di vista della Sapienza divina
in tutti i nostri apprezzamenti riguardo al mondo o alla nostra vita.
comunicaci l’infinita larghezza delle tue vedute circa il nostro destino,
e fa passare nei limiti così angusti della nostra intelligenza
la smisurata grandezza dell’intelligenza di Dio.
Aiutaci a giudicare secondo il modo divino,
con quel giudizio penetrante chissà discernere la verità
e la raggiunge in tutta la sua profondità.
Con la potenza della tua luce,
allontana da noi le ombre della menzogna,
e conservarci in una perfetta rettitudine di pensiero.
Non permettere mai che ci lasciamo fuorviare dalle illusioni
che accarezzano il nostro amor proprio,
e stabilisci in noi quel distacco che ci faccia amare tutta la nostra luminosità.
Strapparci dalle passioni che oscurano,
dalla pericolosa tendenza di mascherare la realtà,
e impegnarci in un’adesione totale a Colui che è la luce.
Rendici tutti trasparenti a questa luce,
pronti ad accogliere tutto ciò che ci insegni che parte da Gesù.
Amen.
Preghiamo.
Padre, tu che sei buono e fedele e sai aspettare con pazienza l’ora della nostra conversione, non farci mai mancare il desiderio di affidarci alla tua misericordia e donaci il tuo perdono: rinati a nuova vita e sorretti dal tuo aiuto, potremmo portare frutti di vita buona. Per Cristo, nostro Signore.
Amen
IN ASCOLTO DELLA PAROLA
Proclamazione della Parola
Lettura del Vangelo secondo Luca 13, 1-9
In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici.
Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.
Allora disse al vignaiolo: «Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?». Ma quello gli rispose: «Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai».
Riflessione di Don Cristiano Mauri
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Tempo di meditatio
Cenere in testa e acqua sui piedi.
Tra questi due riti, si snoda la strada della Quaresima. Una strada, apparentemente, poco meno di 2 metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i 40 giorni che vanno dal Mercoledì delle Ceneri a Giovedì Santo. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere la riduzione in scala. Pentimento e servizio. Sono le tue grandi prediche che la chiesa affida alla cenere e all’acqua, più che alle parole. Non c’è credente. che venga sedotto dal fascino di queste due prediche. Le altre, quelle fatte dei pulpiti forse si dimenticano subito. Queste, invece, no: perché espresse con i simboli, che parlano di un linguaggio a lunga conservazione.
è difficile, per esempio, sottrarsi all’urto della cenere. Benché leggerissima, scende sul capo con la violenza della grandine. E trasforma in un’autentica martellata quel richiamo all’unica cosa che conta “i convertiti e credi al Vangelo”.
(…) Cenere e acqua. Ingredienti primordiali nel bucato di un tempo.
( T. Bello, Dalla testa ai piedi, 5 febbraio 1989)
( Dopo l’uccisione dell’amico P. Rutilio Grande insieme a un campesino e un bambino) (…) sacerdoti e popolo si radunano intorno all’arcivescovo a pensare a ciò che si deve fare dopo ciò che è accaduto. In quel “si deve” c’è il segreto della “ conversione “ di monsignor Romero. Dice padre Sobrino: “credo che egli abbia sentito che quelle centinaia di contadini che stavano davanti ai tre cadaveri, indifesi davanti alla repressione-quella che già subivano è quella che prevedevano-avevano fatto un’opzione per lui, gli stavano chiedendo che li difendesse. E la risposta di monsignor Romero fu quella di fare, lui un un’opzione e per i campesinos, diventare loro difensori, essendo la voce dei senza voce”. Quasi all’improvviso, a 59 anni l’arcivescovo vince il suo antico timore per tutto ciò che poteva mescolare la chiesa conflittualità e ambigua della storia. Scrive monsignor Rivera Damas, che quella notte era con noi: da quel momento, monsignor Romero abbandonò le terre pagane di Tiro e Sidone, e cammino liberamente verso Gerusalemme.
( E. Masina, Oscar Romero )
Preghiera corale ( Os. 11,7-11)
Solista
Il mio popolo è duro a convertirsi:
chiamato a guardare in alto,
nessuno sa sollevare lo sguardo.
Come potrei abbandonarti, Efraim,
come consegnarti ad altri, Israele?
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme do compassione.
Non darò sfogo all’ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Efraim,
perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò da te nella mia ira.
Tutti
Seguiranno il Signore
ed egli ruggirà come un leone:
quando ruggirà,
accorreranno i suoi figli dall’occidente,
accorreranno come uccelli dall’Egitto,
come colombe dall’Assiria
e li farò abitare nelle loro case.
Tempo per l’oratio
Gesù invita tutti alla conversione.
Fa’, o Signore, che vinciamo le nostre continue resistenze, perché possiamo cambiare la nostra vita alla luce della Parola di Dio e rivedere il nostro modo di agire e di pensare.
Dio sa attendere con pazienza e fiducia.
Le possibilità di salvezza sono sempre aperte, perché Dio non ci lascia soli, anche quando ci allontaniamo da lui. La misericordia, la pazienza e la tenerezza del Padre siano motivo della nostra fiducia e della nostra speranza.
La fede è instancabile lotta.
Aiutaci a esercitare la virtù della pazienza, senza la presunzione di vedere subito i risultati delle nostre azioni, seppure orientate al bene.
Guarda benevolo ai tuoi figli e alle tue figlie.
Talora, Signore, non troviamo risposta a tanta sofferenza e violenza che è nel mondo. Non renderci mai indifferenti al dolore delle nostre sorelle e dei nostri fratelli.
Eventuali intenzioni libere
Invece di soffermarci a criticare la Chiesa e a dare la colpa a questo o a quello di non comprendere i bisogni dei fedeli, diamoci da fare per aiutarla, senza stare a fare discussioni e chiacchiericci. Siamo tutti dei peccatori, chi più chi meno e stare a sputare sentenze sulle colpe altrui non produce frutto, dobbiamo invece cercare di collaborare con il progetto di Dio per la salvezza di tutti gli uomini, pregando per la loro conversione e per la nostra continua conversione, perché tutti siamo peccatori, anzi, spesso chi si sente santo, lo è più degli altri e magari si sente al sicuro e non si avvede delle continue insidie del maligno.Capita anche a me di pensare che se qualcuno è colpito da disgrazie o malattie, queste siano una punizione per i suoi peccati?
In cosa dovrei convertirmi?
Ma cosa dovrei fare per dare davvero frutto?
Proposta di actio
Il Signore ci ha donato la sua parola.
Dop averla accolta con gioia, lasciamoci plasmare da essa. Un ascolto che non diventa pratica sarebbe un ascolto smemorato. Pertanto, insieme vogliamo proporci un gesto concreto, per dare un volto credibile alla comunione che ci unisce e tenderci attori di speranza tra le nostre case nella vita di ogni giorno.
Sia la Paola di Dio lampada per i nostri pazzi e luce sul nostro cammino.
Sia la Parola di Dio lampada per i nostri pazzi e luce sul nostro cammino.
Amen.
Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome venga il tuo Regno…
Benedizione
Canto di congedo.
Vi aspettiamo… Non ci deludete. Ingresso libero a tutti.
Allora CIAO … a lunedì 13 novembre 2023 – ore 21.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò timore?
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Di te ha detto il mio cuore:
“Cercate il suo volto!”.
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.
(Salmo 26)
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
SS. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria
LISSONE
Ultimo aggiornamento
15 Novembre 2023, 20:40