1° Maggio Festa del Lavoro e Festa Patronale della Parrocchia San GIUSEPPE ARTIGIANO.

Il 1° Maggio e la Festa del Lavoro ma prima di essere un gran “carrozzone” di concerti, manifestazioni, rivendicazioni e scontri era ed è la festa di San Giuseppe, il papà di Gesù e quel falegname che ci insegnò la dignità del lavoratore.

Data:
1 Maggio 2024

Il 1° Maggio e la Festa del Lavoro ma prima di essere un gran “carrozzone” di concerti, manifestazioni, rivendicazioni e scontri era ed è la festa di San Giuseppe, il papà di Gesù e quel falegname che ci insegnò la dignità del lavoratore.
Oggi è la Festa Patronale della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano.


Care lettrici e cari lettori,
la nostra comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce è stata recentemente in pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Fatima. Un buon numero di pellegrini sono stati accompagnati da Don Daniele, Padre Carlino e Suor Paola ed essendoci hanno potuto considerare l’ultima apparizione di Fatima del 13 ottobre 1917, e tutti i pensieri si sono ribaltati.
Ecco la storia ci insegna che quanto videro la Madonna i pastorelli e Lucia descrissero così  quest’ultima apparizione: “Vedemmo San Giuseppe con il bambino Gesù e la Madonna: la sacra Famiglia. San Giuseppe, vestito di bianco, teneva il bambino Gesù, vestito di rosso, nelle braccia. La Madonna, alla destra del sole, era vestita di rosso e con il manto azzurro. San Giuseppe tracciò per tre volte, nell’aria azzurra, una croce, benedicendo quell’immensa moltitudine inginocchiata nella Cova fangosa”.

Ma come, la benedizione viene data da San Giuseppe, pur essendo presenti sia la Vergine Maria che il Salvatore, il Signore Nostro Gesù Cristo?
Come mai, per quale motivo?
Ciò non si era mai visto prima…
San Giuseppe poi apparve vestito di bianco, non con il consueto abito di colore marrone con il quale ce lo immaginiamo, o con il tradizionale grembiulone del falegname.
Bianco è il colore della gloria, ma anche della purezza.
Dunque, lì a Fatima Giuseppe emerge come non mai, ma certo non per volontà sua. Lo fanno emergere. Dio gli dà, in quel momento, un ruolo di emergenza. 

Questa figura di San Giuseppe, patrono dei lavoratori, è una testimonianza che in questo tempo, e ci ricorda la forza della pazienza per vincere problemi e avversità. 
La bottega di San Giuseppe è dunque un esempio che travalica secoli e millenni.
Un modello che giunge fino ai nostri tempi per ricordare il senso più autentico del lavoro, la dignità del lavoro.
Quella di San Giuseppe è una delle tante botteghe che nel corso della storia, tramandano una sapienza artigianale.
Un sapere che diventa cultura del lavoro, una fonte di conoscenza da trasmettere alle nuove generazioni. Ancor oggi gli artigiani lissonesi sono una parte fondamentale della produzione anche se con un numero sempre più ridotto.
Spesso si tratta di piccole imprese a livello familiare.
Restano comunque esempi di laboratori che continuano ad essere parte integrante del tessuto economico di Lissone, di una comunità.
Botteghe o meglio laboratori artigiani che resistono alle crisi energetiche, di lavoro e alle logiche della globalizzazione.

Il lavoro è anche un atto di coraggio quotidiano, personale e collettivo, che incarna e reclama le ragioni di una ripartenza che abbracci realmente tutti e ci permetta di non perdere l’occasione per una vera conversione ecologica, sociale e civile.
Anche in questo tempo difficile, non mancano opportunità di lavoro, soprattutto nella cosiddetta “green economy” e nell’ambito delle nuove tecnologie.
Si tratta di accompagnare i giovani, aiutarli a trasformare i loro sogni, le loro passioni e capacità in progetti concreti.
La festa di San Giuseppe Lavoratore è dunque la Giornata dei lavoratori.
PAPA FRANCESCO ci ricorda che  “…il lavoro umano è la vocazione dell’uomo ricevuta da Dio alla fine della creazione dell’universo”.
Preghiamo per tutti i lavoratori.
Per tutti.
Perché a nessuna persona manchi il lavoro e che tutti siano giustamente pagati e possano godere della dignità del lavoro e della bellezza del riposo.

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Beato Giuseppe,
custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te DIO affidò suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.
O Beato Giuseppe,
mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
e difendici da ogni male.
Amen.

Ultimo aggiornamento

23 Maggio 2024, 09:46