Festa patronale SS. Apostoli Pietro e Paolo: Domenica 30 Giugno 2024.

Care lettrici e cari lettori,
domenica prossima ci porta a celebrare con la Santa Messa Solenne delle ore 10.00 quello che sempre celebriamo il 29 Giugno, la Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, colonne e fondamento della fede della Chiesa e della nostra Parrocchia.

Basta pensare come da sempre, anche nelle epoche in cui era difficile viaggiare, i cristiani cercavano di poter andare a pregare a Roma, sulle tombe degli apostoli.
Così avviene oggi, con più facilità, ma sempre con molta commozione e profondità quando si va a S. Pietro o a S. Paolo, per rinnovare la fede cristiana e il proprio impegno di comunione col Papa e con tutti i fratelli cristiani, e di missione per la diffusione della fede in Cristo e nel suo vangelo di luce e di salvezza. 
Cosa possiamo ancora sottolineare dei due grandi apostoli, tra le tante caratteristiche, opere e testimonianze della loro vita e del loro martirio?
Pietro e Paolo sono diversi per istinto e per natura, ma identici nell’amore a Cristo e alla Chiesa.
A tutti e due viene cambiato il nome: Simone sarà chiamato Pietro, Saulo sarà chiamato Paolo.
Tutti e due incontrano Cristo risorto: Pietro sulle sponde del Giordano e al Lago Tiberiade, Paolo sulla via di Damasco.
Tutti e due sono sedotti da Cristo e per Lui daranno la vita nel martirio avvenuto a Roma.
Due Santi, potremmo dire, che non stanno mai fermi.

Uomini come noi, con tante debolezze, paure, capaci di tradimenti, ma che hanno piena fiducia in Cristo. E Gesù si fida di loro.
Come ben sappiamo Pietro dovrà ripetere per tre volte il suo amore mentre Paolo ripeterà infinite volte che lui, persecutore, è diventato apostolo solo per grazia.
Parlando di Pietro e Paolo, potremmo parlare della loro grandezza e santità, ma potremmo anche parlare della loro debolezza e dei loro peccati, e scopriremmo che è la stessa cosa, perché è proprio la bontà e la misericordia del Signore che cambia loro il cuore e li trasforma fino a farli diventare, da peccatori, grandi santi e la loro vita sarà consumata in un amore umile e appassionato al Signore Gesù.

Uomini deboli, peccatori, trasformati dalla misericordia del Signore e dalla forza del suo Spirito, hanno dato la vita per il Signore e hanno posto le basi della comunità cristiana, la Chiesa, destinata a diffondersi in tutto il mondo.
Quella di Pietro e Paolo è la nostra umanità riscattata; anche noi non dobbiamo mai scoraggiarci di fronte alle debolezze, ma possiamo sempre rinnovare il nostro amore al Signore.

Due Apostoli diversi, entrambi colonne fondamentali della Chiesa, garanti dell’unità della Chiesa.

Pietro riceve il carisma, cioè il dono e il compito, di essere riferimento per l’unità e la comunione tra i credenti in Cristo, attraverso il servizio della verità.
Pietro è la roccia sulla quale Cristo ha voluto edificare la sua Chiesa, la sua comunità e a lui affida le Chiavi del Regno.
Paolo ha ricevuto il compito di diffondere la Parola di Verità, il Vangelo, fino ai confini della terra, per questo è chiamato: “l’Apostolo delle genti“.
Compirà tre grandi viaggi, predicando e fondando Comunità cristiane, predicando Cristo e Cristo Crocifisso, per lui tutto.

Sono Santi che trovano in PAPA FRANCESCO il continuatore e il testimone della missione di Cristo che continua in mezzo a noi.
Nel PAPA c’è l’autorità di Pietro, perché capo visibile della Chiesa e centro di unità, e nel Papa troviamo l’ansia apostolica di Paolo; anche lui non sta mai fermo!
Siamo riconoscenti a Cristo che in questo tempo, attraverso il Santo Padre, ci dà un’immagine così luminosa della presenza di questi due grandi apostoli e della Sua stessa Presenza.
Siamo desiderosi di poter collaborare con S. Padre, anche con il nostro apporto per la carità di lui cerca di portare in tante parti del mondo.
È questa una giornata che ci aiuta a rinnovare e a rifondare la nostra fede.
La fede cristiana cattolica non è semplicemente una fede in Dio o in Cristo ma è fede nella Chiesa: diciamo nel Credo: “Credo la Chiesa, una santa, cattolica, apostolica”.
È nella Chiesa che noi abbiamo il rapporto autentico con Cristo unico salvatore e con Dio, il Padre, che Cristo ci ha rivelato.
È una giornata che ci richiama la nostra presenza attiva e la nostra responsabilità nella Chiesa, perché sia sempre più “comunione” al suo interno e sia sempre più “missione” nel mondo di oggi.

Una giornata che ci dà l’onore di collaborare con il S. Padre PAPA FRANCESCO nella carità e nell’impegno verso i tanti poveri della terra, ai quali dobbiamo far giungere un segno concreto di DIO che è Amore e Provvidenza verso tutti i suoi figli ovunque si trovino.

In occasione di questa Solennità, sabato sera alle ore 21.00 potete quindi assistere alla partita della Nazionale Italiana di calcio che inizierà alle ore 18.00, per proseguire sul sagrato della Prepositurale dove il Corpo bandistico “S. Cecilia” 1858, insieme al Corpo Musicale di S. Pietro  all’Olmo, ci proporranno  uno splendido concerto di musiche.

Il Presidente della Banda di S. Cecilia 1853, il Prevosto Don Marco Lodovici, il direttore Maestro Roberto Turriani con i suoi ragazzi del Corpo bandistico S. Cecilia di Lissone ed il Corpo Musicale di S. Pietro all’Olmo, vogliono fare alla “nostra Chiesa”, quella voluta dai nostri Padri, questo concerto non solo gradito alla comunità ma anche espressivo del loro affetto grande alla comunità cristiana che in questa Chiesa si raduna per le liturgie e per essere confermati nell’amore fraterno e nel servizio agli altri.


A tal proposito aggiungiamo che questa Chiesa Prepositurale non ci sarebbe oggi se una comunità all’inizio del Novecento non l’avesse fortemente voluta, anche a costo di grandi sacrifici, in epoca di testimonianza della fede.

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