CAMPEGGIO FAMIGLIE – VALGRISENCHE 2024 di Alessandra Nucci – photogallery

Carissime lettrici e cari lettori,
torniamo a casa dalla Valgrisenche con il cuore colmo di gioia e gratitudine per questa settimana trascorsa in campeggio con altre famiglie della nostra comunità. 
Davvero non sembra trascorsa una sola settimana! 
Il tempo è volato e, allo stesso tempo, è stato così pieno di vita, che, guardandoci indietro al momento in cui siamo arrivati al campo, già ci sentiamo cambiati, grazie al contributo e alla simpatia di tutti. 

È una vacanza speciale, che insegna a cercare l’essenziale nelle cose materiali, così come in quelle spirituali: bisogna abituarsi a lasciar andare qualche comodità, qualche abitudine domestica, anche qualche oggetto in più, per far spazio allo stupore davanti alla sapienza di Dio, che prepara per noi tutto ciò di cui abbiamo bisogno, se solo ci fidiamo. 
Il campeggio è una esperienza forte di comunità per grandi e piccoli: noi adulti abbiamo accolto con entusiasmo la sfida del servizio, della vita in tenda e delle gite sui sentieri; i bambini hanno giocato, camminato, aiutato, disegnato -e anche recitato!- con libertà e voglia di fare amicizia. 

Il campeggio è certamente l’occasione propizia per cercare una compagnia sana per sé e per i propri figli, ma è soprattutto un’esperienza di fede, che aiuta a tradurre poi il nostro impegno nella quotidianità: tutti noi abbiamo accettato il rischio di perdere qualcosa per un bene più grande, per una reale conversione del cuore. 
La storia del gabbiano Johnatan, che ha accompagnato le giornate insieme, ci ha consegnato proprio questa consapevolezza: siamo stati creati per volare alto, per cercare e conoscere la vera Bellezza, non per perderci nel conformismo.  
È chi vuole volare che forma il vero stormo, uno stormo unito, in grado di affrontare le difficoltà e di essere felice. 
L’avventura continua nelle nostre vite, per le strade di Lissone, a cui ritorniamo, con gli occhi luminosi ed una invincibile speranza che tutto concorre al bene per quelli che amano Dio. 

Scioglimi il cuore
perché anch’io sappia
sorprendermi e sorprendere
per diversità di pensiero
novità di vita
fantasia d’amore
prontezza di fronte al male.
Fa’ che un pochino almeno ti somigli,
o Dio dell’imprevisto,
che nel tuo Figlio
desti il giro ad un mondo rappreso
e senza senso.
Fa’ ch’io diventi immagine e strumento
della tua Buona Novità.

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