Parrocchia C.I.M. – Sabato 16 novembre 2024, ore 18.00: S. Messa in suffragio di Padre MAURO CALDERONI.

Uno dei sogni di ogni missionario è quello di morire in terra di missione ed essere sepolto all’ombra del baobab, in mezzo al popolo che ha tanto amato.

Data:
14 Novembre 2024

Care lettrici e carissimi lettori,
tutta la vita di Padre Mauro è stata intessuta di missione: da quando lasciò il seminario diocesano per diventare missionario della Consolata.  

Intessuti di missione furono gli anni trascorsi in Italia, per la formazione, l’animazione, la direzione.
Ma molto più intensi furono quelli vissuti in Mozambico.
La sua missione l’ha vissuta durante la lunga e dolorosa guerra di indipendenza.
Quando tutti vivevano in allerta, per timore di imboscate o assalti, Padre Mauro  non tralasciava di visitare le comunità dei cristiani nei villaggi lontani. In bicicletta o a piedi, su sentieri impervi, con il sole o la pioggia, giornate e giornate di cammino per incontrare le piccole comunità, pregare, celebrare, dare coraggio e speranza: “Dio non vi abbandona, io sono qui nel suo nome”.
Più di una volta fu sorpreso da attacchi di guerriglieri, sparatorie e saccheggi.
E i cristiani lo nascondevano affinché non lo scoprissero. E quando l’assalto finiva, tutti, cristiani e no, lo salutavano e lo ringraziavano: “«Dio ci ha protetti dalla morte, perché tu eri qui con noi! Ma, padre, perché sei venuto fin qua?”.
E lui: “Sono qui per Lui!”, diceva alzando un crocifisso.

Padre Mauro credeva nell’importanza della “presenza” e, a costo di non avere un solo giorno di respiro, visitava continuamente tutte le comunità, anche le più piccole. I sentieri, le scarpate, le salite, la pioggia non spaventavano il “giovane” padre Mauro. Lui – Gesù – doveva essere conosciuto e amato da tutti. 

Con orgoglio Padre Mauro di mostrava la mappa dei suoi villaggi quando è ritornato presso di noi, tra una informata di pane e l’altra. Infatti oltre al suo impegno presso la Parrocchia del C.I.M. al mattino ritornava a fare il “ prestiné ” in un panificio di Lissone e dava il suo contributo al GRUPPO del MOZAMBICO.
Con il Gruppo hanno inviato numerosi containers, oltre 130, con viveri e quanto serviva per la vita del quotidiano in terra del Mozambico..
Non ci sarà mai una carta geografica che li segnali, ma lui li aveva tutti identificati, con nome, abitanti, distanze, catecumeni, cristiani.
La mappa del tesoro, le sue comunità.
L’altro caposaldo della sua missione in Mozambico era la formazione dei catechisti a cui dedicava tempo ed energie.
Padre Mauro ha vissuto la missione “che aveva sempre sognato”, come lui stesso ha detto, dove si è sentito ringiovanito potendo dare tutto sé stesso per i fratelli in nome del Vangelo. 
Quando è stato destinato al rientro in Italia a causa delle guerra in quella terra, ha accettato a malincuore, per obbedienza.
La sua gente del Mozambico gli mancava.
Il 16 novembre del 2003 è morto un missionario che davvero ha annunciato un Nome, un Mistero, un Senso, una Vita: il Signore Gesù.

Lui, Colui che nobilita, affratella, rende le persone migliori.
Lui, ha accolto il suo missionario tra le sue braccia, e gli ha fatto vedere la bellezza del Volto che a tutti ha annunciato.
A distanza di 21 anni accogliamo la sua scomparsa fisica e lasciamoci ispirare ancora dalla sua vita, dal suo lavoro e, soprattutto, dalla sua viva testimonianza di fede, di simpatia e di bontà che è ancor oggi presente nella nostra Comunità Pastorale.
Egli ha amato e servito la Chiesa in tutto dando una testimonianza viva di fede e di missione.
Viveva totalmente per Dio e per gli altri. 
Il sacerdote è soprattutto l’uomo della carità; è padre più per gli altri che per sé stesso. Durante la sua vita sacerdotale Padre Mauro si è ispirato a questa regola di vita e l’ha incarnata nella sua azione.  
Avendo compiuto la sua missione accanto ai suoi fratelli sia in terra del Mozambico sia qui a Lissone, è stato chiamato a vivere nella gloria del Signore.
Ora è partecipe all’eternità riservata a coloro che sulla terra sono stati amici di Dio e hanno fatto la sua volontà.

L’essere missionario e trarne spunti utili per ricordarlo.
Da parte mia ricordo il suo amore alla preghiera e disponibile a tutte le iniziative che proponevamo; veglie notturne, Adorazioni, mini pellegrinaggi. Le proposte per impegnarsi nella catechesi, politica, sociale, sport, corsi fidanzati ecc. , li faceva sempre personalmente ed era sempre disponibile.
Mi scusi se mi sono dilungato. Grazie!

Grazie tantissime, caríssima Sig.ra Graziella ed Antonio…dal Mozambico e dalla gente della missione lo ricorderemo sicuramente.
Per il bene da lui fatto al nostro favore, ne siamo riconoscenti. Grazie mille

Ecco allora il centro catechistico dove non bastava che i catechisti conoscessero la Bibbia, ma dovevano essere uomini e donne di Dio, capaci di testimoniare con la vita il Vangelo che predicavano e poi di ardere di vero spirito missionario per andare a evangelizzare le comunità.

N. B. Nella foto alcuni dei suoi catechisti nella terra della ” Sua Missione”.

San GIUSEPPE ALLAMANO, sacerdote e Fondatore dell’Istituto delle Missioni della Consolata; consapevole che alla Chiesa torinese mancasse un Istituto che si occupasse specificatamente delle “missioni ad gentes”, fondò l’Istituto Missioni Consolata.
Per lui, infatti, “… ogni sacerdote è missionario di natura sua; la vocazione ecclesiastica e quella missionaria non si distinguono essenzialmente; non si richiede che un grande amore per Dio, e zelo per le anime.
Non tutti potranno realizzare il desiderio di recarsi in missione, ma tale desiderio dovrebbe essere di tutti i sacerdoti.
L’apostolato tra gli infedeli è, sotto questo aspetto, il grado superlativo del sacerdozio”. ( cfr. G. Allamano, Così vi voglio, n. 25).
Giuseppe Allamano (Castelnuovo Don Bosco, 21 gennaio 1851 – Torino, 16 febbraio 1926) è stato un presbitero italiano, fondatore delle congregazioni dei Missionari e delle Missionarie della Consolata: nel 1990 è stato proclamato Beato da SAN GIOVANNI PAOLO II° – PAPA. Il 20 ottobre 2024 è stato dichiarato Santo da PAPA FRANCESCO.

Angelo Santambrogio

O Padre,
che nel Santo Giuseppe Allamano
hai suscitato un ardente desiderio
di cooperare al tuo disegno universale di salvezza,
lo hai reso formatore di sacerdoti
padre di famiglie missionarie
per l’annuncio del vangelo a tutti i popoli,
concedi a noi di crescere nello stesso zelo
fino a dare la vita per i nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
Amen



L’eterno riposo dona loro, o Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace. 
Amen

Ultimo aggiornamento

14 Novembre 2024, 16:09