AZIONE CATTOLICA – LECTIO DIVINA – Lunedì 18 novembre 2024, ore 21.00 – Terzo incontro: Qualcuno pratico della strada. Il compagno di viaggio  ( Tb 5,4-10. 15-17)

Un libro attuale per i Cristiani Raffaele inizia la sua azione presentandosi come un uomo qualsiasi che può aiutare Tobia, il figlio di Tobi, a partire per la Media,dove Tobi sa che ha depositato un’ingente somma di denaro che può essere riscattata.

Data:
18 Novembre 2024


DIO, Tu rendi tutte le cose belle al momento giusto.
Niente è troppo difficile da realizzare per te!
Sei fedele nel mantenere le tue promesse.Ma, spesso, lo dimentichiamo e ci scoraggiamo,quando le situazioni non sembrano cambiare.
In quei momenti, è facile dimenticare
che non hai terminato la tua opera.
Santo Spirito
cambia il nostro modo di pensare e di comportarci.
Quando cominciamo a stancarci,
aiutaci a ricordare che sei con noi, sei fedel
e ci hai donato tutto ciò di cui abbiamo bisogno
per vivere una vita di fede,
che nessun ostacolo può far vacillare.
Donaci la forza di camminare sulla strada delle fedeltà
che DIO PADRE ha disegnato per ciascuno di noi.

Preghiamo
Donaci o DIO di accoglierti nella nostra vita senza esitazione e senza riserve. Rendici docili ad accogliere che ci poni come compagno di viaggio e fa’ che sappiamo affidarci alla provvidenza divina anche nei momenti in cui fatichiamo a capire dove ci stati guidando e cosa ci stati chiedendo.
Per Cristo, nostro Signore.
Amen




Uscì Tobia in cerca di qualcuno pratico della strada, che lo accompagnasse nella Media. Uscì e si trovò davanti l’angelo Raffaele, non sospettando minimamente che fosse un angelo di Dio. Gli disse: “Di dove sei, o giovane?”. Rispose: “Sono uno dei tuoi fratelli Israeliti, e sono venuto qui a cercare lavoro”. Riprese Tobia: “Conosci la strada per andare nella Media?”. Gli disse: “Certo, parecchie volte sono stato là e conosco bene tutte le strade. Spesso sono andato nella Media e ho alloggiato presso Gabaèl, un nostro fratello che abita a Rage di Media. Ci sono due giorni di cammino da Ecbàtana a Rage. Rage è sulle montagne ed Ecbàtana è nella pianura”. Allora Tobia gli disse: “Aspetta, o giovane, che vada ad avvertire mio padre. Ho bisogno che tu venga con me e ti pagherò il tuo salario”.Gli rispose: “Ecco, ti attendo; però non tardare”.
Tobia andò ad informare suo padre Tobi dicendogli: “Ecco, ho trovato un uomo tra i nostri fratelli Israeliti”. Gli rispose: “Chiamalo, perché io sappia di che famiglia e di che tribù è e se è persona fidata per venire con te, o figlio”. Tobia uscì a chiamarlo e gli disse: “O giovane, mio padre ti chiama”. Entrò da lui. Tobi lo salutò per primo e l’altro gli disse: “Possa tu avere molta gioia!”. Tobi rispose: “Che gioia posso ancora avere? Sono un uomo menomato negli occhi; non vedo la luce del cielo, ma mi trovo nell’oscurità come i morti che non contemplano più la luce. Pur vivendo, mi sento tra i morti; avverto la voce degli uomini, ma non li vedo”. Gli rispose: “Fatti coraggio, Dio non tarderà a guarirti; fatti coraggio!”. E Tobi: “Mio figlio Tobia vuole andare nella Media. Non potresti andare con lui e fargli da guida? Io ti pagherò, fratello!”. Rispose: “Sì, posso accompagnarlo; conosco tutte le strade. Mi sono recato spesso nella Media. Ho attraversato tutte le sue pianure e i suoi monti e ne conosco tutte le strade”.
Continuò: “Ti do come ricompensa una dracma al giorno, e per quanto riguarda il tuo mantenimento lo stesso che a mio figlio. Fa’ dunque il viaggio con mio figlio e poi ti darò ancora qualcosa di più”. Gli disse: “Farò il viaggio con lui. Non temere: partiremo sani, e sani ritorneremo da te, perché la strada è sicura”. Tobi gli disse: “Sia con te la benedizione, o fratello!”. Si rivolse poi al figlio e gli disse: “Figlio, prepara quanto occorre per il viaggio e parti con questo tuo fratello. Dio, che è nei cieli, vi conservi sani fin là e vi restituisca a me sani e salvi; il suo angelo vi accompagni e vi conduca a salvezza, o figlio!”. Tobia uscì per mettersi in cammino e baciò il padre e la madre. E Tobi gli disse: “Fa’ buon  viaggio!”. 

DIO  si rende presente attraverso uomini e donne che ci guidano, senza pretendere mai di dominarci.
La storia di Tobia riesce, in modo esemplare, a far nascere in noi la convinzione che credere nella provvidenza divina non significa rinunciare alla nostra libertà, anzi!
L’azione provvidenziale di DIO presuppone la libertà dell’uomo. Soltanto DIO, poi, può liberare l’uomo da una devozione “buona”, ma alienante.
Il narratore sceglie per l’angelo il nome forse più appropriato: Raffaele, “ DIO guarisce”.
Il viaggio di Tobia avrebbe potuto essere una fuga, un rinnegamento delle proprie tradizioni, come il più celebre viaggio del “figlio minore” narrato da Luca.
I protagonisti di questa storia avrebbero potuto scegliere di calpestare e negare tutto ciò che per loro era stato sino ad allora sacro e, almeno nel caso del mancato suicidio di Sara, ci sono andati vicini.
La grandezza di questa storia sta nel fatto che il narratore ne affida discretamente la soluzione a DIO, ma anche alla libertà dei protagonisti che scelgono di ubbidire a un DIO che ancora non hanno pienamente sperimentato.
( L. Mazzinghi, Tobia, Il cammino della coppia)

L’educazione dei figli è impresa per adulti disposti ad una dedizione che dimentica se stessa: ne sono capaci marito e moglie che si amano abbastanza da non mendicare altrove l’affetto necessario. Il bene dei vostri figli sarà quello che sceglieranno: non sognate per loro i vostri desideri.
Il bene dei vostri figli sarà quello che sceglieranno: non sognate per loro i vostri desideri.
Basterà che sappiano amare il bene e guardarsi dal male e che abbiano in orrore la menzogna.
Non pretendete dunque di disegnare il loro futuro; siate fieri piuttosto che vadano incontro al domani con slancio anche quando sembrerà che si dimentichino di voi.
Non incoraggiate ingenue fantasie di grandezza, ma se Dio li chiama a qualcosa di bello e di grande, non siate voi la zavorra che impedisce di volare.
Non arrogatevi il diritto di prendere decisioni al loro posto, ma aiutateli a capire che decidere bisogna, e non si spaventino se ciò che amano richiede fatica e fa qualche volta soffrire: è insopportabile una vita vissuta per niente.
Più dei vostri consigli li aiuterà la stima che hanno di voi e la stima che voi avete di loro; più di mille raccomandazioni soffocanti, saranno aiutati dai gesti che videro in casa: gli affetti semplici, certi ed espressi con pudore, la stima vicendevole, il senso della misura, il dominio delle passioni, il gusto per le cose belle e l’arte, la forza anche di sorridere.
E tutti i discorsi sulla carità non mi insegneranno di più del gesto di mia madre che fa posto in casa per un vagabondo affamato: e non trovo gesto migliore per dire la fierezza di essere uomo di quando mio padre si fece avanti a prendere le difese di un uomo ingiustamente accusato.
I vostri figli abitino la vostra casa con quel sano trovarsi bene che ti mette a tuo agio e ti incoraggia anche ad uscire di casa, perché ti mette dentro la fiducia in Dio e il gusto di vivere bene.

( C.M. Martini, sette dialoghi con Ambrogio, Vescovo di Milano)

Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
 nelle tue mani sono i miei giorni».
Liberami dalla mano dei miei nemici,
dalla stretta dei miei persecutori:
fà splendere il tuo volto sul tuo servo,
salvami per la tua misericordia.

Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
ne ricolmi chi in te si rifugia
davanti agli occhi di tutti.
Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dalla rissa delle lingue.

Benedetto il Signore,
che ha fatto per me meraviglie di grazia
in una fortezza inaccessibile.
Io dicevo nel mio sgomento:
«Sono escluso dalla tua presenza».
Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera
quando a te gridavo aiuto.

Amate il Signore, voi tutti suoi santi;
il Signore protegge i suoi fedeli
e ripaga oltre misura l’orgoglioso.
Siate forti, riprendete coraggio,
o voi tutti che sperate nel Signore.

Intercessioni

Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo.
Signore Gesù, noi dimentichiamo spesso che tu sei sempre acconto a noi, in special modo quando ci sembra di aver smarrito ogni speranza e tutto ci pare perduto.La provvidenza è la mano del Padre che ci guida nel cammino della vita.
Rivelaci la tua bontà, che opera in ogni creatura, perché riconosciamo in tutto e in tutti la luce della tua gloria.



Il Signore di ha donato la sua Parola.
Dopo averla accolta con gioia lasciamoci plasmare da essa. Un ascolto che non diventa pratica sarebbe un ascolto smemorato. Pertanto, insieme vogliamo proporci un gesto concreto, per dare un volto credibile alla comunione che ci unisce e renderci attori di speranza tra le nostre case nella vita di ogni giorno.
Insieme vogliamo proporci questa attenzione e questo gesto:




Sia la Parola di DIO lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino.
Sia la Parola di DIO lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno….

Benedizione

Canto di congedo.

Calendario degli incontri di Lectio Divina: “Nel viaggio la benedizione.
La parabola di Tobia” presso l’ ORATORIO di Sovico, piazza Arturo Riva, 2.
Ci accompagna in questo viaggio: Don CRISTIANO MAURI.
Lunedì 18 Novembre -Terza tappa:
Qualcuno pratico della strada – Il compagno di viaggio: Tobia 5, 4-10.15-17
Lunedì 25 Novembre – Quarto incontro:
Da oggi per sempre – Le nozze con Sara: Tobia 8, 1-9.19-21°
Lunedì 2 Dicembre – Quinto incontro:
Benedite Dio per tutti i secoli – Nel viaggio, la benedizione: Tobia 12, 1-22

…Ecco che con la “ LECTIO DIVINA “ si fa esperienza che, quando la Parola dalla testa passa nel cuore e dal cuore alla vita, purifica, fa muovere i passi per uscire.

Partecipazione libera.
Noi vi Aspettiamo per fare con voi questo viaggio…


Ultimo aggiornamento

20 Novembre 2024, 15:08