AZIONE CATTOLICA – Lunedì 25 novembre 2024, ore 21.00 – LECTIO DIVINA – Quarto incontro: Da oggi per sempre. Le nozze di Sara  ( Tb 8 ,1-9. 19-21 )

Un libro attuale per i Cristiani Care lettrici e cari lettori,nella storia di Tobia e Sara emerge la fiducia completa nel lasciarsi guidare da Dio, un legame caratterizzato da un affidamento continuo e dalla capacità di saper riconoscere la presenza di Dio e del suo agire nelle dinamiche della propria vita.

Data:
24 Novembre 2024

Un libro attuale per i Cristiani


Care lettrici e cari lettori,
nella storia di Tobia e Sara emerge la fiducia completa nel lasciarsi guidare da Dio, un legame caratterizzato da un affidamento continuo e dalla capacità di saper riconoscere la presenza di Dio e del suo agire nelle dinamiche della propria vita. Nel dramma di Sara, che mortifica la sua femminilità, ritroviamo la tentazione di lasciarsi andare per chiudere il cuore a se stessi e a Dio. Non a caso, il demone che la affligge si chiama Asmodeo: “colui che fa morire”, “l’assassino”, cioè colui che spezza il legame con la vita e con Dio. L’irrompere di Tobia nella vita di Sara diventa allora il segno della vicinanza di Dio, aprendo lei una nuova vita che è segnata dalla Sua presenza amorosa sul suo cammino.

I ragazzi devono imparare ad ascoltare e rispettare le emozioni del proprio cuore e a prendersi cura della propria affettività per maturare e crescere nel linguaggio dell’amore, e considerare l’altro non più come oggetto, ma scoprire che è un dono da accogliere e da custodire e a cui donarsi liberamente.
Aiutare i ragazzi a crescere nel linguaggio autentico dell’Amore, libero dai filtri esterni (social, tv spazzatura, etc… ect…) significa dunque accompagnarli in un cammino di crescita umana e affettiva segnato anche dal rapporto con Dio nella preghiera.

Ecco qui la testimonianza di Santa Gianna Beretta e Pietro Molla, coppia esemplare che affidarono la propria vita alla Provvidenza di Dio.
Un esempio di famiglia che non ebbe paura di far entrare Dio nella propria vita, insegnando anche ai figli l’importanza della preghiera e dell’affido totale al nostro Signore.

Canto
Nel nome del Padre e del figlio e dello spirito Santo.
Amen

Il Signore sia con voi
E con il tuo spirito


 

Discendi, Santo Spirito,
le nostre menti illumina;
del ciel la grazie accordaci
Tu, Creator degli uomini.

Chiamato sei Paraclito,
e dono dell’Altissimo,
sorgente limpidissima,
d’amore fiamma vivida.

I sette doni mandaci,
onnipotente Spirito;
le nostre labbra trepide
in Te sapienza attingano.

I nostri sensi illumina,
fervor nei cuori infondici;
rinvigorisci l’anima
nei nostri corpi deboli.

Dal male tu ci libera,
serena pace affrettaci;
con te vogliamo vincere
ogni mortal pericolo.

Il Padre tu rivelaci
e il Figlio Unigenito;
per sempre tutti credano
in te, divino Spirito.
Amen.

Preghiamo
O DIO, tu ci sei vicino in qualunque situazione della nostra vita, ci ascolti sempre e vinci il male con il bene. Fa’ che continuiamo ad avere sempre fiducia in te, riconoscendo i mille modi in cui ci accompagni nel cammino di ogni giorno.
Per Cristo, nostro Signore.
Amen.

Quando ebbero finito di mangiare e di bere, decisero di andare a dormire. Accompagnarono il giovane e lo introdussero nella camera da letto. Tobia allora si ricordò delle parole di Raffaele: prese dal suo sacco il fegato e il cuore del pesce e li pose sulla brace dell’incenso. 
L’odore del pesce respinse il demonio, che fuggì verso le regioni dell’alto Egitto. Raffaele vi si recò all’istante e in quel luogo lo incatenò e lo mise in ceppi. 
Gli altri intanto erano usciti e avevano chiuso la porta della camera. Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: “Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore nostro che ci dia grazia e salvezza”. Lei si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: “Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli! Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno.
Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: “Non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui”. Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con animo retto. Degnati di avere misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia”. E dissero insieme: “Amen, amen!”. Poi dormirono per tutta la notte.
Raguele ordinò alla moglie di fare pane in abbondanza; andò a prendere dalla mandria due vitelli e quattro montoni, li fece macellare e cominciarono così a preparare il banchetto. Poi chiamò Tobia e gli disse: “Per quattordici giorni non te ne andrai di qui, ma ti fermerai da me a mangiare e a bere e così allieterai l’anima già tanto afflitta di mia figlia. Di quanto possiedo prenditi la metà e torna sano e salvo da tuo padre.
Quando io e mia moglie saremo morti, anche l’altra metà sarà vostra. Coraggio, figlio! Io sono tuo padre ed Edna è tua madre; noi apparteniamo a te come a questa tua sorella, da ora per sempre. Coraggio, figlio!”.

Tempo di meditatio

Non c’è davvero nulla più arduo che amarsi. È un lavoro, un lavoro a giornata (…) i giovani non sono assolutamente preparati a questa difficoltà dell’amore; di questa relazione estrema e complessa, le convenzioni hanno tentato di fare un rapporto facile e leggero, le hanno conferito l’apparenza di essere alla portata di tutti. Non è così. L’amore è una cosa difficile , più difficile di altre; negli altri conflitti, infatti, la natura stessa incita l’esaltazione dell’amore incita ad abbandonarsi completamente (….).
Prendere l’amore sul serio, soffrirlo, impararlo come un lavoro: ecco ciò che è necessario ai giovani.
Chi ama deve cercare di comportarsi come se fosse di fronte a un grande compito: sovente restare solo, rientrare in sé stesso, concentrarsi, tenersi in pugno saldamente, deve lavorare, deve diventare qualcosa!
( R.M. Rilke, Lettera a Freidrich Westhoff, 29 aprile 1904 )



Essere amabile non è uno stile che un cristiano possa scegliere o rifiutare: è parte delle esigenze irrinunciabili dell’amore, perciò “ ogni essere

Essere amabile non è uno stile che un cristiano possa scegliere o rifiutare: è parte delle esigenze irrinunciabili dell’amore, perciò «ogni essere umano è tenuto ad essere affabile con quelli che lo circondano»
Per disporsi ad un vero incontro con l’altro, si richiede uno sguardo amabile posato su di lui. Questo non è possibile quando regna un pessimismo che mette in rilievo i difetti e gli errori altrui, forse per compensare i propri complessi. Uno sguardo amabile ci permette di non soffermarci molto sui limiti dell’altro, e così possiamo tollerarlo e unirci in un progetto comune, anche se siamo differenti. L’amore amabile genera vincoli, coltiva legami, crea nuove reti d’integrazione, costruisce una solida trama sociale. In tal modo protegge sé stesso, perché senza senso di appartenenza non si può sostenere una dedizione agli altri, ognuno finisce per cercare unicamente la propria convenienza e la convivenza diventa impossibile. Chi ama è capace di dire parole di incoraggiamento, che confortano, che danno forza, che consolano, che stimolano.

Si può accettare con semplicità che tutti siamo una complessa combinazione di luci e ombre. L’altro non è soltanto quello che a me dà fastidio. È molto più di questo. Per la stessa ragione, non pretendo che il suo amore sia perfetto per apprezzarlo. Mi ama come è e come può, con i suoi limiti, ma il fatto che il suo amore sia imperfetto non significa che sia falso o che non sia reale. È reale, ma limitato e terreno. Perciò, se pretendo troppo, in qualche modo me lo farà capire, dal momento che non potrà né accetterà di giocare il ruolo di un essere divino né di stare al servizio di tutte le mie necessità. L’amore convive con l’imperfezione, la scusa, e sa stare in silenzio davanti ai limiti della persona amata.

Nel matrimonio è bene avere cura della gioia dell’amore. Quando la ricerca del piacere è ossessiva, rinchiude in un solo ambito e non permette di trovare altri tipi di soddisfazione. La gioia, invece, allarga la capacità di godere e permette di trovare gusto in realtà varie, anche nelle fasi della vita in cui il piacere si spegne. Per questo san Tommaso diceva che si usa la parola “gioia” per riferirsi alla dilatazione dell’ampiezza del cuore. La gioia matrimoniale, che si può vivere anche in mezzo al dolore, implica accettare che il matrimonio è una necessaria combinazione di gioie e di fatiche, di tensioni e di riposo, di sofferenze e di liberazioni, di soddisfazioni e di ricerche, di fastidi e di piaceri, sempre nel cammino dell’amicizia, che spinge gli sposi a prendersi cura l’uno dell’altro: «prestandosi un mutuo aiuto e servizio».

(PAPA FRANCESCO, Amoris laetitia, nn 99-100. 113. 126)

Se il Signore non costruisce la casa,
invano vi faticano i costruttori.
Se il Signore non custodisce la città,
invano veglia il custode.
Invano vi alzate di buon mattino,
tardi andate a riposare
e mangiate pane di sudore:
il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.
Ecco, dono del Signore sono i figli,
è sua grazia il frutto del grembo.
Come frecce in mano a un eroe
sono i figli della giovinezza.
Beato l’uomo che ne ha piena la faretra:
non resterà confuso quando verrà a trattare
alla porta con i propri nemici.

Intercessioni


Amiamoci come DIO ama ciascuno di noi.
Ti preghiamo, Signore, proteggi coloro che amiamo e fa’ che ogni famiglia diventi una “ Ciesa domestica”, vero santuario della vita.

Siamo figli dello stesso Padre.
Signore Gesù, tu che hai pregato perché tutti siano una cosa sola, ti preghiamo per l’unità dei cristiani, affinché la forza del tuo amore guarisca ogni ferita e vinca ogni divisione.


Il Signore ci ha donato la sua Parola.
Dopo averla accolta con gioia lasciamoci plasmare da esse. Un ascolto che non diventa pratica sarebbe un ascolto smemorato. Pertanto, insieme vogliamo proporci un gesto concreto, per dare un volto credibile alla comunione che ci unisce e rendere un volto credibile alla comunione che ci unisce e rendere un volto credibile alla comunione che ci unisce e renderci attori di speranza tra le nostre case nella vita di ogni giorno.
Insieme vogliamo proporci questa attenzione e questo gesto:

Sia la Parola di DIO lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino.
Sia la Parola di DIO lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino.

Amen.


Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno…

Benedizione

Canto di congedo.
 

Calendario degli incontri di Lectio Divina: “Nel viaggio la benedizione.
La parabola di Tobia” presso l’ ORATORIO di Sovico, piazza Arturo Riva, 2.
Ci accompagna in questo viaggio: Don CRISTIANO MAURI.

Lunedì 25 Novembre – Quarto incontro:
Da oggi per sempre – Le nozze con Sara: Tobia 8, 1-9.19-21°
Lunedì 2 Dicembre – Quinto incontro:
Benedite Dio per tutti i secoli – Nel viaggio, la benedizione: Tobia 12, 1-22

…Ecco che con la “ LECTIO DIVINA “ si fa esperienza che, quando la Parola dalla testa passa nel cuore e dal cuore alla vita, purifica, fa muovere i passi per uscire.

Partecipazione libera.
Noi vi Aspettiamo per fare con voi questo viaggio…

Ultimo aggiornamento

26 Novembre 2024, 16:02