Cari fratelli e sorelle
questo sabato e domenica, in tutte le Parrocchie della nostra comunità, celebreremo la Prima Confessione dei bambini che frequentano il 3° anno di catechismo.

È un momento particolarmente significativo del cammino ed è occasione per tutti noi di fermarci a riflettere.
Ricordo, nonostante gli anni passati, il modo con cui ho vissuto la mia Prima Confessione, il prete dell’oratorio che mi ha accompagnato, la catechista e il sacerdote che mi ha confessato.
L’ho vissuta con una grande emozione e un po’ di difficoltà a saper dire i miei peccati ma insieme con la gioia nel cuore per questo incontro importante nella mia vita.

Oggi desidero accompagnare questi bambini perché sentano che questo Sacramento è l’abbraccio del Signore che è pronto a donarci il suo perdono e a fare festa. Spesso quando pensiamo alla Confessione ci soffermiamo solo sul nostro peccato; a volte i motivi che portano a non confessarsi sono “non so cosa dire” oppure “faccio sempre le stesse cose”.
Imparare a leggere la nostra vita, fare bene l’esame di coscienza è importante ma il centro della Confessione è l’incontro con la Grazia di Dio e io penso che ognuno di noi ha bisogno di questo dono.

Quante volte, sia nella mia confessione, sia nell’amministrare il Sacramento, ho visto come l’incontro con l’amore e la misericordia del Signore porta la pace del cuore e rimette in piedi la nostra vita.
Questi giorni sono importanti per i nostri bambini ma devono provocare anche tutta la comunità sul modo con cui viviamo il Sacramento e sulla testimonianza che diamo a loro.

Una domanda che può aiutarci a rispondere è “quando ci confessiamo?”
“Quando me la sento, una volta all’anno per assolvere il precetto, a Natale e a Pasqua, solo in occasione di qualche ricorrenza”.
Queste risposte spesso indicano che è solo un dovere per sistemare la coscienza ma non è la reale ricerca della Comunione col Signore.

Mi piacerebbe che in questi giorni pregassimo per i nostri bambini perché possano vivere questo dono mettendosi in gioco e insieme trovassimo il tempo di fermarci a riflettere chiedendoci “che importanza ha nella mia vita il Sacramento della Confessione?”