Mission Group – Da Mongo – CIAD – ci scrive Fratel FABIO MUSSI: Un passo in avanti per l’autonomia delle Donne Rifugiate.

Cari fratelli e sorelle, lo scoppio della guerra fratricida in Sudan nell’aprile 2023 ha costretto migliaia di sudanesi a lasciare il loro paese per rifugiarsi nell’est del Ciad.

Data:
23 Febbraio 2025



Cari fratelli e sorelle,

lo scoppio della guerra fratricida in Sudan nell’aprile 2023 ha costretto migliaia di sudanesi a lasciare il loro paese per rifugiarsi nell’est del Ciad. Il Vicariato Apostolico di Mongo (VAM), attraverso la sua Caritas diocesana, ha continuato a contribuire alla risposta umanitaria coordinata dagli attori umanitari dell’ONU.
Un primo intervento di emergenza a favore di oltre 3.500 famiglie ha permesso la distribuzione di cibo e kit domestici, la costruzione di latrine comunitarie e l’installazione di lampioni solari nei campi di Farchana e Metché, grazie al supporto della rete Caritas Internationalis e di altre organizzazioni umanitarie dell’area ecclesiale.


Nel gennaio 2024, il Vicariato e Caritas Mongo hanno avviato una PRIMA FASE di resilienza a favore delle donne, mentre la crisi continuava ed entrava nel suo sedicesimo. Questa fase di resilienza è iniziata con un intervento nel campo di Metché (Adré) con l’iniziativa intitolata “IL CORAGGIO DELLE DONNE DI FRONTE ALLA CRISI UMANITARIA IN SUDAN”.
Con dicembre 2024 è iniziata la FASE 2 del progetto che mira a sostenere nuovi gruppi di donne, rifugiate e autoctone, che si sono rivolte a Caritas Mongo per migliorare le loro attività di autosostentamento.
Mentre continua l’intervento in fase di emergenza, VAM e Caritas Mongo hanno avviato un processo di riflessione e ricerca per lanciare iniziative nella fase di “resilienza”, ossia la fase di accompagnamento dei rifugiati affinché possano assumersi le proprie responsabilità in futuro.

Questo progetto mira a offrire alle famiglie nuove opportunità economiche ed ecologiche.
Le opportunità economiche riguardano la produzione di ortaggi per il consumo e la vendita nelle pianure adiacenti ai campi di rifugiati di Metché e Farchana, in diversi villaggi della regione.
Dal punto di vista ecologico e della protezione ambientale, sono previste azioni di informazione e sensibilizzazione per la conservazione delle risorse naturali e per ridurre la pressione sulle foreste circostanti per la raccolta della legna da ardere.
Inoltre, si prevede di avviare un vivaio per la produzione di 5.000 piante forestali e da frutto, da distribuire alla popolazione rifugiata e locale.
L’obiettivo è migliorare la capacità delle famiglie di preservare l’ambiente utilizzando tecniche di base ed evitando gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.
Ogni famiglia rifugiata nel campo e nei quattro villaggi adiacenti pianterà alberi per compensare e ridurre il consumo di legna da ardere in futuro, contribuendo così a rafforzare la copertura vegetale e a ridurre la fatica delle donne nella ricerca di combustibile per la cucina familiare.



Con l’inizio dell’anno 2025, le orticultrici hanno potuto raccogliere quanto avevano seminato qualche mese prima, ottenendo una raccolta molto promettente sia in qualità che quantità.
La produzione di pomodori è stata talmente abbondante che il mercato locale non ha potuto assorbire completamente.
Le donne produttrici hanno quindi organizzato l’essicazione dei pomodori in modo che si possano conservare per i periodi di magra.

Oltre al risultato positivo della abbondante produzione, è anche una grande soddisfazione prendere atto delle iniziative autonome di queste donne che stanno diventando sempre più autonome e indipendenti. Infatti, in numerosi casi, gli impatti negativi di questa crisi umanitarie, sono più importanti per le donne e le ragazze, mettendole in una posizione di forte vulnerabilità. Di conseguenza i loro mezzi di sussistenza, i loro beni e la loro salute diventano precarie, diminuendo anche il loro accesso alle opportunità di sviluppo ed a un miglioramento della qualità di vita.
Le esperienze che il Vicariato e la Caritas di Mongo stanno seguendo dimostrano che quando il sostegno esterno è promosso da un approccio di solidarietà e condivisione i risultati fanno ben sperare in un futuro di speranza e dignità ritrovata.
Oltre al nostro impegno, noi contiamo sul sostegno della Provvidenza per continuare nel nostro cammino di solidarietà

È un passo avanti non indifferente che contiamo di continuare con l’aiuto di tutti e di Dio

Mongo 19 febbraio 2025

Ultimo aggiornamento

28 Febbraio 2025, 23:50