Cari fratelli e sorelle,
il verbo di questa settimana è “rinascere”.
Il vangelo che ci guida nella riflessione è quello della risurrezione di Lazzaro.
Gesù si presenta come “la risurrezione e la vita” e si mostra più forte della morte.
Prepara così un miracolo molto più grande che è quello della sua Risurrezione.
Non sappiamo quanto abbia vissuto ancora Lazzaro ritornato in vita ma sicuramente poi è morto un’altra volta, mentre la risurrezione di Gesù è passaggio alla vita per sempre. “Chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno”, così Gesù parla a Marta interrogandola sulla fede. 
Questa domanda raggiunge anche ciascuno di noi: “credi tu questo?”.

Stiamo vivendo la visita pastorale e questa domenica il nostro Arcivescovo Mons. Mario Delpini, prima di celebrare l’Eucarestia nella Chiesa Prepositurale, farà una preghiera al cimitero.
Mi sembra molto significativo questo gesto.

Rispetto ad un mondo che non parla della morte e cerca di non pensarci, noi Cristiani diciamo la forza della nostra speranza. il Signore è più forte della morte!
L’amicizia con Lui ci porta verso la vita eterna.
Per questo ci ricordiamo dei nostri cari e nella preghiera li accompagniamo tra le braccia del Padre.

Il verbo rinascere richiama anche il passaggio dalla morte spirituale alla comunione con Dio.
Nell’incontro con Nicodemo, Gesù dice: “In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio”.
Occorre vivere una vita nuova nello Spirito Santo per essere nella comunione col Signore.
Questa vita nuova ci è donata nel Battesimo ma il nostro peccato tante volte ci allontana da Dio.

Abbiamo bisogno di un continuo cammino di conversione in cui, con umiltà, chiedere perdono, anche accostandoci al Sacramento della Riconciliazione per tornare a vivere la bellezza del dono di Dio.
Chiediamo al Signore la grazia di lasciarci mettere in discussione dalla sua Parola per riscoprirci figli amati e uniti insieme come fratelli nell’amore del Signore.