QUARESIMA DI FRATERNITÀ 2025: UNA CASA… per dare SPERANZA

La QUARESIMA è sempre tempo di grazia e conversione, tanto più nell’Anno Giubilare 2025 uomini e donne, pellegrini e missionari di speranza, sono chiamati a seminare segni di cura, riconciliazione e liberazione tra gli esseri umani.

Data:
10 Aprile 2025



La QUARESIMA è sempre tempo di grazia e conversione, tanto più nell’Anno Giubilare 2025 uomini e donne, pellegrini e missionari di speranza, sono chiamati a seminare segni di cura, riconciliazione e liberazione tra gli esseri umani. «Speranza invoco in modo accorato per i miliardi di poveri… Di fronte al susseguirsi di sempre nuove ondate di impoverimento, c’è il rischio di abituarsi e rassegnarsi… Incontriamo persone povere o impoverite ogni giorno e a volte possono essere nostre vicine di casa… Non dimentichiamo: i poveri, quasi sempre, sono vittime, non colpevoli». (Papa Francesco, Spes non confundit, n. 15)

Care lettrici e cari lettori,
il Progetto “Borse di studio La Maison de la Joie” di Madre Delia Valotti in Afagnan Togo e il progetto di El Puente” di Fratel Roberto Villa, missionario in Uruguay sono le proposte che invitiamo a sostenere in questa Quaresima di Fraternità 2025.

La MAISON de la JOIE è una casa d’accoglienza per bambini in difficoltà nata nel 2015 ad opera della Suore Misericordine di S. Gerardo per accogliere temporaneamente bambini e bambine, ragazzi e ragazze che si trovano in situazioni difficili, per l’assenza di una persona adulta responsabile capace di accoglierli e di educarli.
La casa ospita attualmente 34 tra bambini e ragazzi, di età variabile tra 3 e 18 anni, e si occupa, con l’aiuto del personale di assistenza e degli educatori, delle suore e dei sacerdoti che accompagnano i percorsi, di tutti i bisogni dei giovani ospiti, da quelli materiali a quelli più spirituali, continuando a lavorare con le famiglie per un possibile reinserimento.

Per permettere il reinserimento familiare e anche nel mondo del lavoro attraverso formazioni professionali o superiori, la Maison de la Joie necessita di un supporto economico specifico per ogni bambino e ragazzo.

Nasce così il Progetto Borse di studio che si propone di raccogliere fondi per permettere ai ragazzi e alle ragazze più grandi di frequentare scuole di formazione e corsi specifici per acquisire una professionalità da spendere nel mondo del lavoro.
Questi corsi spesso prevedono l’internato con spese, non solo dedicate allo studio,ma anche al vitto eall’alloggio.

La borsa prevista é un forfait di 2500 euro per ragazzo.
La somma di 2500 euro é pensata per un sostegno su almeno tre anni, in cui verranno presi in carico i costi degli studi o delle formazioni dei ragazzi reinseriti, i costi sanitari ed il sostegno per la vita quotidiana (alimentazione, igiene e altro).
Per i nostri ragazzi e le ragazze frequentare questi corsi è una grossa opportunità per offrire un futuro più sicuro e degno poiché potranno inserirsi nella società con competenze professionali e svolgere un mestiere con responsabilità.
In conclusione vorremmo ringraziare tutti quelli che vorranno partecipare a questo progetto che ci permetterà di reinserire nelle famiglie d’origine o d’accoglienza e nella società alcuni dei nostri bambini ormai cresciuti e bisognosi di poter evolvere nel loro cammino di vita, sempre accompagnati dalle suore e da tutti coloro che con generosità desiderano contribuire a dare una possibilità a chi non ne ha.

OBIETTIVO: Facilitare uno spazio per approcci terapeutici alle diverse aree o livelli di cura per il problema del consumo di droga. La proposta è rivolta specificatamente alle persone che scelgono di seguire un percorso terapeutico invece di entrare nel circuito carcerario o che vivono per strada ed essere accompagnate in un percorso di trattamento delle dipendenze.
Vuole essere una proposta educativa che  comprenda le questioni emotive, psicologiche, somatiche, familiari, culturali, lavorative ,sociali e religiose dell’individuo.
Ciò che ci ha motivato a voler intraprendere questo progetto è il panorama scoraggiante che si presenta in Uruguay con un elevato numero di persone private della libertà (16.000 alla fine del 2024, su una popolazione che non supera i 3,5 milioni di abitanti) e il basso tasso di riabilitazione.
La convinzione che il carcere sia un ambiente non terapeutico e difficilmente riabilitativo.
Per questo riteniamo importante collaborare con questo deficit del sistema carcerario con l’apertura del centro El Puente, un percorso dove si affronta il problema delle dipendenze.
COSA CI PROPONIAMO?
Adattare uno spazio agli obiettivi che ci proponiamo, rendendolo uno spazio di incontro, di lavoro e di supporto terapeutico che sostenga un progetto di misure socio-educative che consenta la riabilitazione degli individui.
CHI SONO I DESTINATARI?
Adulti che esprimono il proprio impegno in un percorso di riabilitazione dalle dipendenze.
QUANDO LO FAREMO?
A partire dall’aprile 2025 prevediamo di accogliere il primo gruppo di persone.
DOVE LO FAREMO?
Impianto sportivo dell’Associazione Civile Congregazione Hermanos Misericordistas dell’Uruguay situato in via Repetto 4823 nel dipartimento di Montevideo (Uruguay), con una superficie di circa due ettari.
La proprietà dispone anche di una abitazione composta da soggiorno, piccola cucina, quattro camere bagni-docce e spazi verdi.

Dovrebbe disporre di una sala di 12X10 metri per proposte di reinserimento, accompagnamento terapeutico, attività educative lavorali, finalizzate al rafforzamento personale, religioso, familiare e sociale dei singoli e incontri di gruppo.

Al momento abbiamo urgentemente bisogno di quanto necessario per interventi di ristrutturazione e ingrandire la casa che riceverà il primo nucleo di persone (si pensa a 15 persone), con un preventivo di 10.000 euro.

CHI LO FARÀ?
Associazione Civile Congregazione dei Fratelli Misericordiosi dell’Uruguay e Organizzazione El Puente.
El Puente è un’organizzazione che fornisce uno spazio comunitario chiuso per la riabilitazione e il reinserimento di persone con dipendenze problematiche. Si dedica alla formazione del personale socio-sanitario ed educativo. Forma operatori terapeutici ed educatori nell’ambito della comunità terapeutica. Fornisce consulenza alle istituzioni che necessitano di conoscenze ed esperienze per sviluppare e organizzare attività legate al problema dell’uso problematico di droghe e/o comportamenti associati.
QUALI RISORSE PENSIAMO DI AVERE?
Per il momento solo contributi privati.
In futuro vedremo di avere la possibilità di creare accordi con gli organismi governativi.

Saluto fraternamente in Cristo e Maria, Madre della Misericordia
Fr. Roberto Villa

Nelle Chiese della nostra Comunità Pastorale per tutta la Quaresima ci sono “bussole” dove mettere le offerte per collaborare ai due progetti.

Ultimo aggiornamento

10 Aprile 2025, 11:43