Cari fratelli e sorelle,
in questi giorni avete avuto modo di ascoltare e di riflettere su tanti discorsi e tanti momenti della vita di PAPA FRANCESCO.
Ho avuto qualche dubbio nell’aggiungere altre parole.
Però mi sembra bello condividere con la comunità quello che porto nel cuore del suo insegnamento.

Mi ritorna spesso l’invito ad essere “Chiesa in uscita”.
Già nel mio cammino spirituale spesso la domanda che mi accompagna è “dove sono quelli che mancano?”. Una domanda che è fatta di volti incontrati e di relazioni costruite e poi di scelte diverse.
Però mi chiedo sempre: “potevamo fare qualcosa in più?”.

PAPA FRANCESCO ci ha stimolato molto a non rimanere dentro i nostri confini ma ad essere Chiesa che, come la prima comunità cristiana, va ad annunciare il vangelo ad ogni uomo partendo dai più fragili e dagli esclusi.

Ci ha insegnato anche a vivere l’incontro con l’altro in una maniera semplice, quotidiana, vicino alle persone.
In un mondo individualista e spesso burocratizzato sento il desiderio di relazioni quotidiane che costruiscano comunità realmente fraterne e non fatte di apparenza.

Incontri personali, telefonate, abbracci comunicano una vicinanza che è un dono prezioso.

Insieme a questa affabilità mi ha però colpito anche la forza e la coerenza di andare controcorrente chiedendo la pace ai potenti e invitando la Chiesa a vivere un cammino di conversioni.
Ci sono state parole forti che non è semplice pronunciare in questo mondo.

Ci ha ricordato che il riferimento delle decisioni è la Parola di DIO, perché siano vere.

Così anche le catechesi che ha portato avanti in questi anni spesso in modo semplice hanno avuto sempre come riferimento
la Parola di Dio.
Molti di questi testi non hanno avuto da parte dei mass-media l’amplificazione riservata ad altri più adatti alla polemica eppure sono davvero molto preziosi.

Infine vorrei sottolineare un aspetto del magistero di PAPA FRANCESCO che all’inizio mi è costato molta fatica ma che ritengo mi abbia fatto crescere ed è legato al tema dell’accompagnamento spirituale individuale. In tante situazioni ho sentito il rischio di “catalogare e generalizzare” le persone secondo le situazioni perché è più facile.

PAPA FRANCESCO ci ha richiamato con forza sull’importanza dell’ascolto di ogni persona e su un cammino di discernimento.
Non è una strada semplice ma mi sembra ci aiuti a camminare realmente con le persone e a cercare di metterci in ascolto della voce dello Spirito.

Lo accompagniamo ora con cuore grato all’incontro col Padre.