SEGNI DI COMUNITÀ – Don Marco Lodovici – Prevosto

Cari fratelli e sorelle,scrivo queste parole mentre ho ancora negli occhi i momenti della Settimana Santa e della visita pastorale del vescovo.

Data:
3 Maggio 2025



Cari fratelli e sorelle,
scrivo queste parole mentre ho ancora negli occhi i momenti della Settimana Santa e della visita pastorale del vescovo.

Incontri di preghiera e di confronto significativi per le nostre Parrocchie in cui mi è sembrato di sentire davvero il respiro di una Chiesa che desidera camminare insieme. Prendo spunto da queste esperienze per rilanciare qualche pensiero che ci aiuti a rileggere i passi fatti con gratitudine e con un sano spirito critico e che ci possa aiutare a discernere il cammino futuro.

È stato molto bello celebrare la S. Messa in Coena Domini del Signore tutti insieme il Giovedì Santo.
Vedere tutti i sacerdoti presenti a concelebrare e le 7 comunità riunite nel giorno in cui Gesù ci dona l’Eucarestia ci ha detto con forza che partiamo da qui!
L’Eucarestia vissuta insieme ci deve far crescere nella comunione.
Anche la Lavanda dei piedi fatta ai membri del Consiglio pastorale indica una direzione.
Li abbiamo scelti perché siano un riferimento nella comunità e ci aiutino a pensare passi di cammino mettendosi al servizio di tutti.

Significativa è stata anche la Via Crucis cittadina.
Attraversare con la croce la nostra città, farla portare agli animatori dell’oratorio, ai giovani, alle famiglie, ai ministri straordinari dell’Eucarestia, al Consiglio Pastorale e ad adulti che ricordano tante sofferenze presenti nel mondo ci ha aperto il cuore al desiderio di sostenerci insieme ma anche ad avere orizzonti ampi.
Passare poi per le vie del centro con la croce richiama in maniera forte alla responsabilità di essere Chiesa in uscita. Il Signore è venuto per salvare tutti!

Porto nel cuore anche tante riflessioni a partire dai vari incontri della visita pastorale che sono stati momento di fermento nelle Parrocchie.
Tanti si sono dati da fare perché tutto riuscisse al meglio. Ora però si tratta di fermarsi a rileggere l’esperienza per capire come continuare il cammino.

I segni di comunione ci ricordano che l’incontro con Gesù ci fa essere Chiesa e non è scontato.
In un mondo individualista come il nostro qualche volta anche tra i Cristiani sento dire “io preferisco pregare da solo a casa mia, seguire la Messa in televisione o entrare in Chiesa solo quando non c’è nessuno”.
Certamente la preghiera personale è essenziale ma se l’incontro con Gesù non mi spinge a vivere l’Eucarestia e a ricercare la Comunità, ho qualche dubbio che quella preghiera sia vera.

Insieme sento forte il desiderio di “missionarietà nella nostra città”.
Occasioni come queste fanno sentire che tanti potrebbero riavvicinarsi al Signore se fossimo capaci di raggiungerli e che in questo abbiamo una grande responsabilità.
Quanti ragazzi lasciano il cammino cristiano dopo la Cresima, quanti giovani e adulti vivono senza farsi più domande sul senso della vita?
Cosa possiamo fare?
Dove ci conduce lo Spirito?

In ascolto del Signore, confrontandoci insieme, progettiamo passi di cammino.

Ultimo aggiornamento

3 Maggio 2025, 11:36