Care lettrici e cari lettori,
La Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce nelle Parrocchie S. Maria Assunta e SS. Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria, dove ha la sede il gruppo Gioachino e Anna ( gruppo GeA della 3° età), organizza un toccante pellegrinaggio al Santuario della CORNABUSA, situato nella pittoresca e bellissima Valle Imagna, in provincia di Bergamo.

Il pellegrinaggio al Santuario della CORNABUSA rappresenterà un momento di profonda riflessione e crescita spirituale.
Situato in una grotta naturale, il Santuario offre un’esperienza unica di preghiera immersa nella bellezza della natura.
I pellegrini che cammineranno lungo sentieri quieti, circondati dal verde rigoglioso, in un’atmosfera di pace che favorisce la meditazione e la connessione con la propria fede.

Il Santuario della CORNABUSA ha una storia ricca e affascinante.
Risalente al XVI° secolo, è stato un luogo di rifugio e preghiera per molti devoti nel corso degli anni. La grotta, considerata sacra, è un simbolo di protezione e speranza.
I pellegrini partecipanti avranno l’opportunità di apprendere di più sulla storia del Santuario attraverso la visita con una guida e a momenti di condivisione con i volontari locali.
Seguirà la S. Messa con momenti di preghiera collettiva.
Al termine i pellegrini avranno l’opportunità di esplorare i dintorni del santuario.
Poi alle ore 12.30 circa tutti al Ristornate ” La Cornabusa” per degustare le specialità della zona proposte nel pranzo.

Questo pellegrinaggio sarà  anche un’occasione per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità ed in particolar modo di quelli della terza età. Avranno modo di condividere esperienze di vita, storie di fede e momenti di gioia, creando i presupposti per legami duraturi, rendendo l’esperienza ancora più significativa.
Per finire.
Il pellegrinaggio della Comunità Pastorale di Lissone al Santuario della CORNABUSA a Sant’Omobono Terme sarà un evento indimenticabile offrendo un’opportunità per rafforzare la fede, riflettere sulla propria spiritualità e costruire relazioni forti all’interno della comunità.

Angelo Santambrogio