CAMPI ESTIVI CON L’ORATORIO – Don Marco Lodovici – Prevosto
Cari fratelli e sorelle questo week-end saliamo in Valgrisenche per montare il campeggio.
Data:
14 Giugno 2025


Cari fratelli e sorelle

questo week-end saliamo in Valgrisenche per montare il campeggio.
Da settimana prossima vivremo questa esperienza coi bambini delle elementari e delle medie e concluderemo con il campeggio per le famiglie. Nel frattempo un altro gruppo, prima delle elementari e poi delle medie, farà una vacanza insieme al Tonale in una casa in autogestione. Ci sarà poi la vacanza in Puglia con gli adolescenti e il Giubileo dei giovani. L’estate non è la fine dell’anno pastorale ma soprattutto per i nostri oratori e la pastorale giovanile, un tempo prezioso.
Ho pensato di suggerire qualche riflessione a partire da queste esperienze. Sono sicuro che chi le ha vissute potrebbe aggiungere ulteriori spunti lasciandosi guidare dai propri ricordi.
Durante l’anno il tempo che si può passare insieme è quello dell’ora di catechismo o di qualche momento in oratorio ma scuola, compiti, attività sportive ecc. spesso ci fanno vivere tutto di corsa.

I campi estivi sono occasioni in cui concentrarsi sull’esperienza che stiamo vivendo.
Sono, se vissuti bene, esperienza di essenzialità in cui ci si accorge che tante cose si possono lasciare da parte e ci si può concentrare di più su quello che stiamo vivendo.
Per questo io amo molto il campeggio perché pur avendo strutture che negli anni sono migliorate tantissimo richiama questo valore.
Lo stare nella natura aiuta a rivivere lo stupore.
Come è bello cantare il Salmo 8 sdraiati nel prato guardando le stelle e rimanendo in silenzio!
Oppure guardare il panorama raggiungendo qualche cima significativa.
Certo questo costa fatica e oggi sembra esserci una corsa a togliere tutto quello che è impegnativo, poi però vediamo come tanti ragazzi crollano di fronte alla prima difficoltà.
E’ una dimensione che dobbiamo recuperare!

Cuore di queste esperienze è gustare la bellezza dello stare insieme e accorgersi che non è sempre facile perché le persone che incontri che sono in camera o in tenda con te, che vedi ogni giorno per la settimana non te le sei scelte.
Eppure quante amicizie sono nate in quei giorni e continuano ad anni di distanza, quanti momenti di gioco e di divertimento occupano un posto indelebile nel nostro cuore.

C’è anche uno stare insieme particolare che è quello col Signore.
Tra le tende del campeggio ce n’è una per incontrarlo; nelle giornate la preghiera ha un posto particolare.
Forse per qualcuno è stata anche la tassa da pagare per poter fare la vacanza con i propri amici ma per tanti è un momento unico in cui il silenzio, le riflessioni, la Messa celebrata insieme, una confessione, sono diventate occasioni per un incontro vero col Signore.
Mentre dico questo mi si accendono immagini e volti di tanti ragazzi che ho accompagnato e che hanno incontrato Gesù così!
Dietro a queste esperienze c’è un grande lavoro di preparazione, soprattutto per il montaggio del campeggio, adulti volontari per la cucina e la gestione, educatori per preparare materiale e riflessione e tanto altro. A tutti va il mio grazie e soprattutto al Signore che continua ad accompagnarci coi suoi doni.
Custodiamo questa ricchezza perché nulla vada perduto!



Ultimo aggiornamento
14 Giugno 2025, 07:43