CENNI STORICI

Le prime notizie certe sulla presenza di una chiesa in Lissone risalgono alla metà del 13° secolo, epoca in cui viene redatto un catalogo delle chiese e degli altari della diocesi di Milano. In esso si legge che in Lissone esisteva già la chiesa di S. Pietro. Sorgeva nel centro dell’attuale Piazza Libertà, ove oggi c’è la fontana, ed era di fatture e di dimensioni modeste. Subì, nel corso dei secoli, tutta una serie di ampliamenti e rifacimenti – uno stile architettonico sopra l’altro – per poter stare a

Le prime notizie certe sulla presenza di una chiesa in Lissone risalgono alla metà del 13° secolo, epoca in cui viene redatto un catalogo delle chiese e degli altari della diocesi di Milano. In esso si legge che in Lissone esisteva già la chiesa di S. Pietro. Sorgeva nel centro dell’attuale Piazza Libertà, ove oggi c’è la fontana, ed era di fatture e di dimensioni modeste. Subì, nel corso dei secoli, tutta una serie di ampliamenti e rifacimenti – uno stile architettonico sopra l’altro – per poter stare al passo col continuo aumento della popolazione.
Ma, verso la fine dell’ottocento, ingrandire ancora una volta l’antica parrocchiale parve un progetto inattuabile, dato che lo sviluppo demografico di Lissone, aveva assunto un ritmo impensato e ancora maggiore era prevedibile ne potesse avere in un prossimo futuro. Con l’entrata in parrocchia del nuovo prevosto, don Carlo Colnaghi (1895),

                        

                         Don Carlo Colnaghi

l’idea di costruire una nuova chiesa si rafforzò e divenne volontà operativa. Dopo un periodo di preparazione e di raccolta di consensi, si potè acquistare il terreno e dare inizio ai lavori . La prima pietra venne posta
e benedetta dal Card. Ferrari nell’ottobre del 1903. Il progetto fu elaborato
dall’arch. Aristide Conti di Monza; l’impresa Valli & Crugnola di Milano costruì la chiesa nella parte anteriore; l’impresa Antonietti & Biffi di Monza in quella centrale e posteriore.

                 

                 I lavori della facciata nell´ottobre 1908 

Fondamentale ed indispensabile si rilevò in quel periodo – e per il successivo, lungo tempo della costruzione – il sofferto, ma spontaneo aiuto materiale di tutta la popolazione lissonese: questo tempio è veramente frutto della fede e dei sacrifici della sua comunità di credenti. Fra numerose traversie ed un periodo di interruzione di ben 13 anni – dovuto a cause finanziarie e allo scoppio della guerra libica e della Grande Guerra – i lavori durarono fino al 1926, anno in cui la chiesa – dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo – venne consacrata nel giorno della sagra, il 16 di ottobre, dal Vescovo di Como Mons. Pagani. Nel contempo era venuto a mancare don Colnaghi, ma il suo successore, don Angelo Gaffuri, non gli fu da meno in volontà e tenacia: non solo portò a termine l’opera – compreso il campanile (benedetto nel 1927) – ma dotò la chiesa degli arredi e la completò in molti ed importanti particolari.

                        

                         Don Angelo Gaffuri

La prepositurale – monumentale nella sua grandiosità e bellezza – è il frutto dei sacrifici generosi, tenaci, di una popolazione ricca di fede e di profondi sentimenti cristiani; ed è la testimonianza di quanto possano raggiungere le menti e gli animi uniti da un comune ideale.

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