I SETTE DONI NON BASTANO PIU´

Note a margine della celebrazione della Cresima

                    

Una volta si imparavano a memoria, così come si conoscevano alla perfezione le tre virtù teologali… le sette opere di misericordia corporale e spirituale…i quattro noviss

Note a margine della celebrazione della Cresima

                    

Una volta si imparavano a memoria, così come si conoscevano alla perfezione le tre virtù teologali… le sette opere di misericordia corporale e spirituale…i quattro novissimi… e così via. In un modo un po’ farisaico di ridurre la religione a numeri più che ad una esperienza di vita.

Non è stato il ’68, ma il Concilio Vaticano II a rivoluzionare il metodo. Oggi si cerca di mostrare e di far apprezzare ai ragazzi uno stile di vita evangelico, alternativo e più soddisfacente di quello imposto dalla società consumistica, proponendo loro incontri ed esperienze che non sono solo trasmissione di formulette religiose.
Ma quanti di noi, che facevamo le gare catechistiche, sono andati più avanti nella conoscenza della religione? Sull’argomento è come se fossimo rimasti all’asilo, ci si accontenta dell’Eucaristia domenicale, difficilmente si legge “in proprio” qualche brano della Bibbia… e la patina della superficialità offusca gli smalti splendenti dell’annuncio di Gesù Cristo.
Quanti di noi saprebbero spiegare cosa veramente sono i doni dello Spirito? Quanti non si sentono ancora la pelle d’oca pensando che il “timor di Dio” sia la paura della sua vendetta?
E invece la Sapienza ci dà il gusto del creato e del suo Creatore. L’Intelletto ci permette di “andare fino in fondo” non accontentandosi delle apparenze. Il Consiglio ci aiuta a scegliere la strada giusta, riconoscendo il progetto che Dio ha su di noi. La Fortezza è il coraggio della costanza e della tenacia. La Scienza si rifà al termine “conoscenza” che nella Bibbia significa anche “amare”, dunque il dono della Scienza è il dono dell’amore-conoscenza. Così interpretato diventa molto interessante. Un proverbio dice che l’amore è cieco, ma non è vero. L’amore deve essere tutt’occhi per cogliere certe notizie che dà solo il cuore, il cuore che ama e quindi comprende più della mente. La Pietà è il dono che porta a fidarsi di Dio con lo stesso abbandono di un bambino che si sente sicuro nelle braccia di suo padre. Dono da invocare in modo insistente da noi, uomini del XXI secolo, così desiderosi di certezze da credere tali anche quelle che passa la televisione… E infine il Timor di Dio che significa rispetto del Signore: l’uomo che non rispetta Dio finisce con il calpestare gli uomini.
Chissà se sia il caso di invocare, oltre a questi doni, anche un po’ di silenzio per i nostri ragazzi di oggi, frastornati da mille stimoli. Ma anche per genitori, gli educatori, gli adulti che loro non guardano più come modelli, forse proprio perché non fanno silenzio, non rallentano il ritmo per fermarsi ad ascoltare.

(Le considerazioni sui doni dello Spirito sono tratte da “Un soffio, una vela” di T.Lasconi ed. Esperienze)

I commenti sono chiusi.

Powered by Nirvana & WordPress.