…..DOPO UNA DOMENICA ´DIVERSA´.

Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente! La Chiesa Ti saluta, Figlio di Dio, sei venuto ad illuminare la vita umana mediante il Vangelo.
Tu sei la nostra speranza. Tu solo hai parole di vita eterna.Tu, che sei la Via, la Verità e la Vita,Guidaci!
                  

Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente! La Chiesa Ti saluta, Figlio di Dio, sei venuto ad illuminare la vita umana mediante il Vangelo.
Tu sei la nostra speranza. Tu solo hai parole di vita eterna.Tu, che sei la Via, la Verità e la Vita,Guidaci!
                   (dall´omelia del Card. Tettamanzi – domenica 27 giugno a Lissone).

RICORDANDO LE PAROLE DELL’ARCIVESCOVO

L’abbiamo atteso, quel giorno. Almeno lo penso. Ed anche lo spero! Doveva essere un giorno ’diverso’ perché in comunità veniva il Vescovo. E per una parrocchia (o un’Unità Pastorale) , il Vescovo è colui che qui e ora la unisce alla comunità apostolica alla quale il Signore Gesù diede il mandato di portare il vangelo in tutto il mondo. Poiché Egli è il successore degli Apostoli. Egli è venuto per confermare la nostra fede.

Egli è venuto per sostenere il nostro impegno missionario. Egli è venuto per esprimere la sua paternità verso ciascuno di noi. Lo sanno coloro che a lungo hanno atteso il momento per parlarGli personalmente al termine della liturgia in Prepositurale.

A molti sarà sembrato un giorno ’diverso’ perché c’era da benedire il restaurato Oratorio di San Carlo. Sembrava che Lui fosse venuto soprattutto per questo. In realtà, nel piccolo e grazioso luogo di preghiera è rimasto poco, giusto il tempo per chiedere al Signore di benedire quelle pietre erette alla sua gloria nella devozione del grande arcivescovo milanese, San Carlo Borromeo. E di benedire quella comunità che con coraggio aveva deciso di rinnovarlo con l’intenzione di consegnarlo alle generazioni future perché fosse ancora luogo di raccoglimento e sosta di meditazione nella convulsa vita quotidiana della città!

In realtà l’Arcivescovo Dionigi è corso nella grande Chiesa-Madre del paese perché lì voleva sentire il caldo abbraccio della gente cristiana, lì poteva nell’assemblea riunita cantare le lodi al Signore, ringraziarLo, soprattutto lì poteva spingere la sua gente a diventare una comunità missionaria, lì doveva confermare la fede dei suoi figli nella memoria di quell’atto di fede di Pietro sulla strada di Cesarea: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!” Quella sua parola calda e appassionata è rimasta nel cuore di chi era presente alla liturgia.

L’accorato appello a rinnovare la fede in Cristo dice l’urgenza di ritrovare al più presto la gioia di essere cristiani, di recuperare l’entusiasmo della fede, il coraggio dell’impegno cristiano nel quotidiano, la tensione evangelica per un annuncio del quale il mondo, la gente ha bisogno!

E’ pur vero che tutto è corso via velocemente. E quando dopo aver salutato tutti, il Cardinale Tettamanzi ha ripreso la strada per Milano, pareva che tutto fosse compiuto. La festa per la verità è continuata e fino a sera tarda la gente è venuta in piazza, ha sostato in amicizia… si è anche ballato. Ma ciò che doveva essere, era avvenuto…..

La domenica finiva, come ogni altro giorno.

Rimaneva dentro, almeno nel cuore di chi crede in Cristo Signore, l’emozione di aver vissuto un momento misterioso ma vero della vita della sua Chiesa! Qui, in Lissone!

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