NELLA BELLEZZA C´E´ L´IMPRONTA DI DIO

Il Cardinale Dionigi Tettamanzi ha benedetto il rinnovato Teatro alla Scala.

Domenica 5 dicembre ore 17, alla vigilia della riapertura,su invito del Sovraintendente

Il Cardinale Dionigi Tettamanzi ha benedetto il rinnovato Teatro alla Scala.

Domenica 5 dicembre ore 17, alla vigilia della riapertura,su invito del Sovraintendente dr. Carlo Fontana e del Sindaco di Milano G. Albertini, il Cardinale Arcivescovo Dionigi Tettamanzi, presenti le maestranze, ha benedetto il rinnovato Teatro alla Scala .

Sua Eminenza ha assistito, poi, ad una parte delle prove generali dell’opera “Europa Riconosciuta ” di Salieri diretta dal Maestro Riccardo  Muti, che inaugurerà la stagione scaligera domani, festività di S. Ambrogio.

La Scala “è un luogo importante per Milano” e per il mondo, perché esprime “la vocazione culturale” che il teatro ha non solo nei confronti della società, ma addirittura “del mondo intero”. Questo luogo esprime bellezza e “nella bellezza c’è l’impronta di Dio”. Con questo spirito, l’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, è tornato a visitare e benedire il più importante teatro di Milano. Ricevuto dal sindaco, Gabriele Albertini, e dal sovrintendente, Carlo Fontana, il Card. Tettamanzi si è informato sui due anni di lavori, visitando le parti nuove del teatro e incontrando artisti, orchestrali e maestranze. Infine, prima di assistere dal Palco Reale a parte della prova generale, ha benedetto dal palcoscenico il teatro e tutti coloro che vi lavorano.

“Vi sembrerà insolito che l’Arcivescovo di Milano entri nel Teatro alla Scala – ha detto Tettamanzi – forse anche perchè una certa immagine divulgata dai media presenta spesso, anche se in modo erroneo, gli eventi musicali della Scala come un fatto di pura mondanità. Invece la mia presenza vuole oggi testimoniare che questo e’ un luogo importante, perché qui si esprime e si vive l’alta vocazione culturale che la Scala ha per Milano, per la nostra società – e dunque per tutti noi – anzi per il mondo intero”.

Il nostro Arcivescovo ha poi ricordato la visita del teatro del PAPA GIOVANNI PAOLO II° avvenuta il 21 maggio 1983.
“Da questo palcoscenico, dopo aver ascoltato un concerto magistralmente diretto dal maestro Muti – ha detto Tettamanzi – il Santo Padre affermò: ’Un Papa alla Scala di Milano è un avvenimento singolare, difficile da definire. Ma questa venuta, per quanto insolita, vuol essere un atto di presenza nel mondo dell’arte: cioè in un mondo che è a servizio dello spirito”. Ecco il motivo per cui la Scala è un luogo importante per Milano. Perché esprime e coltiva “un mondo al servizio dello spirito”.
Coloro che vivono e operano alla Scala devono essere consapevoliha concluso il Cardinaleche “coltivare l’arte, servire la musica, diffondere il culto per la bellezza e l’armonia, può, anzi deve essere un aiuto concreto ed efficace per costruire, nel nostro presente tormentato e lacerato, un mondo più umano”.

I lavori di restauro sono stati diretti dall’ Architetto svizzero luganese Mario Botta, di casa qui nella nostra Lissone e nei nostri laboratori artigianali. Infatti dalla sapiente maestria dei “Maestri Artigiani Lissonesi del legno ” e dal suo “coraggio nel trasformare gli spazi” sono “nate” diverse e qualificate opere d’arte che portano nel mondo la fama della Lissone ” CITTA´ del MOBILE.


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