DOVE CORRI, OGNI GIORNO?… AL SEPOLCRO? O ALLA VITA?

Pietro e Giovanni corrono al sepolcro. Opera di E. Burnand, 1898, Musée d´Orsay, Parigi
“Ecco, sto alla porta e busso”(cfr Ap 3,20): è quella stessa forza vitale che chiede di irrompere nel tempo e attende di essere lasciata entrare, in ogni istante, per trasformare “l’ora” in un incontro sempre nuovo di Vita che accresce la nostra vita.
Hai letto, meditato la ‘prima scheda di spiritualità’ di domenica?
Se ti sei dimenticato di leggerla, leggila qui: http://www.unitapastoralelissone.org/docs/catechesi/scheda_nov_2010.pdf  

Siamo troppo abituati a manipolare il tempo, a dominarlo, a piegarlo ai nostri miseri progetti personali: e finisce per sfuggirci di mano, inevitabilmente; finisce per opprimerci in una corsa senza fine verso mete inafferrabili.
“Adesso” è il tempo; “ora”, qualunque cosa ci ritroviamo a fare, è il momento da cogliere e vivere: quando mangi, mangia e se possibile non leggere il giornale! Quando fai una passeggiata, passeggia, apri tutti i tuoi sensi, sorseggia la bellezza della natura e non vivere nei tuoi pensieri!
Se ascolti il tuo prossimo, ascolta e non pensare a che cosa devi rispondere.
Quando dormi, dormi meglio che puoi e non rimuginare sugli errori del giorno passato. Fa’ una cosa dopo l’altra! Ogni cosa ha il suo tempo. Lascia che tra le varie attività ci siano dei confini netti, chiari. Impegnati completamente in ciò che stai facendo e abbandonalo completamente quando inizi qualcos’altro.
Non dovremmo mai avere la sensazione di avere ‘molto’ da fare.
In questo momento specifico abbiamo soltanto una cosa da fare. Non dobbiamo preoccuparci del momento seguente. A ogni momento basta la sua pena (cfr. Mt 6,34)” (W. Stinissen).
E nel vivere ogni attimo come occasione di pienezza “ricevuta”, in un trasporto di gratitudine, ogni atto si trasforma in gesto ri-donato, “offerto” ad un altro, chiunque esso sia, per amore della stessa Vita che dona.
“In eterno resta mio ciò che Ti ho donato” (R. Tagore)! …Maria C.B. ocds
UN AUGURIO DI DON PINO.
Un augurio, allora, per  le settimane che verranno?
Che siano vissute come una corsa ‘dentro l’anima’ per scorgere anzitutto che l’anima ce l’abbiamo , dove vibra ogni attimo del tempo che ci viene donato, dove è possibile ‘sentire di vivere’ anche quando l’esperienza quotidiana ti fa conoscere il male, il peccato…ma soprattutto quando t’accorgi del bene che pure sei capace di fare…..
Quelle domande che ti sono state fatte ti interpellano…..rispondi a te stesso.
E chiedi luce per capire il tuo futuro!

 

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