3 Giugno: FESTA del SACRO CUORE di GESU’

Nella città di ParayleMonial, in un monastero della Visitazione, verso l’anno 1670, trovandosi in un giorno dell’ottava del Corpus Domini, Santa M. Maria Alacoque prostrata innanzi al Santissimo Sacramento esposto alla pubblica adorazione, le apparve Gesù, e le diede a vedere il suo SS. CUORE. Era questo tutto investito da fiamme, circondato da una corona di spine, squarciato da una ferita, e con una croce piantatavi sopra. “ Vedi, – disse Gesù alla sua adoratrice –  vedi questo CUORE che si strugge d’amore per gli uomini, ciò nonostante non riceve che ingratitudine e oltraggi. Questo Cuore è sempre disposto a versare grazie e benedizioni sopra di tutti; ma gli oltraggi continui che mi fanno, ne impediscono la diffusione.”

Oggi, a distanza di anni, la pietà popolare valorizza i simboli e il SACRO CUORE di GESU’ è il simbolo per eccellenza della misericordia di Dio; ma non è un simbolo immaginario, è reale, che rappresenta il centro, la fonte di cui è sorgente la salvezza  per l’umanità intera.  Gesù il Cristo, volto della misericordia del Padre, ci indica la strada del nostro pellegrinaggio: “Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso (cfr Luca 6,36)  Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza … Quanto è fedele il Cuore di Gesù con coloro che chiama al suo santo amore! Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo (cfr 1 Tessalonicesi 5,24). La fedeltà di Dio c’infonde la fiducia di sperare tutto, anche se non meritiamo niente.

Il mese di giugno è il mese dedicato al SACRO CUORE di GESU’.
Quanto poco si parla di questo e quanto potrebbe cambiare la vita di ogni cristiano sentire parlare di questo cuore pulsante di amore e compassione per tutti gli uomini.
Accostarsi al sacramento dell’altare produce la grazia di entrare in comunione con i sentimenti, i pensieri e le azioni provenienti del SACRO CUORE di GESU’. Quanto ha bisogno l’uomo di provare e vivere i sentimenti di compassione verso i migranti ed i rifugiati che provengono da tante zone di conflitto e di povertà!
Quanto è necessario aderire al pensiero di Cristo, il quale ha voluto sin dall’eternità il matrimonio tra uomo e donna come unica relazione feconda e benedetta!
Quanto è urgente agire onestamente e generosamente nel proprio lavoro, senza cercare la corruzione e un continuo aumento del profitto personale a discapito del lavoro degli operai e degli impiegati!

Contemplare il SACRO CUORE di GESU’ significa desiderare un cambiamento profondo del proprio cuore, per assimilare quella purezza di cuore che permette di vedere Dio. Vedere Dio significa principalmente riconoscere la sua presenza manifestata dalle opere che il Padre compie attraverso Gesù per mezzo dello Spirito Santo. Coloro che hanno avuto la grazia di vedere risanato un matrimonio che era finito, figli che dopo tante ribellioni hanno avuto il grande dono di riconciliarsi con i propri genitori, persone che riescono ad arrivare alla fine del mese malgrado la loro grande precarietà economica, sono tutti segni della provvidenza e della azione di Dio. Ma il mondo d’oggi reputa una mera casualità o un risultato esclusivo dei meriti personali, le opere della grazia compiute da Dio.
Questo atto di incredulità, che consiste nell’attribuire a se stessi le opere di Dio, ha origine nel cuore di una umanità ferita dall’orgoglio, dalla vanità e dalla presunzione che gli oscurano la visione dell’opera di Dio.

La purezza del cuore può nascere attraverso un profondo senso di umiltà e mitezza, che sono i due pilastri per poter ricevere il ristoro della contemplazione delle opere di Dio. L’umiltà e la mitezza sono le virtù che purificano il cuore dell’uomo, il quale, per vivere, ha bisogno di sentire pulsare il cuore di Dio. Perciò, questa festa non può essere solo una pratica di un mese dell’anno ma va attuata spiritualmente nell’arco dell’intera vita cristiana. Allora la tristezza seminata nel cuore dall’opera del giustizialismo e della vendetta personale, può essere estirpata dal desiderio di comunione con il SACRO CUORE di GESU’, il quale ha la capacità di rallegrare gli animi, inebriandoli attraverso la partecipazione con la sostanza del suo cuore che ci viene donata nell’Eucarestia.

Il mistero dell’incarnazione e della passione hanno permesso ad ogni uomo di vedere e ascoltare il CUORE del PADRE per mezzo del FIGLIO, affinché il CUORE di Gesù possa essere trapiantato al posto del cuore di pietra di quegli uomini che non hanno ancora conosciuto l’amore misericordioso di Dio.

Abbiamo bísogno dí te

Gesù, tutti hanno bisogno di te

anche quelli che non lo sanno. 
E quelli che non lo sanno 
assai più di quelli che sanno.
L’affamato si immagina 
di cercare il pane 
e ha fame di te.
L’assetato crede di volere l’acqua 
e ha sete di te.
Il malato s’illude di cercare la salute 
e il suo male è l’assenza di te.
Tu sai quanto sia grande 
per me e per tutti noi 
il bisogno del tuo sguardo 
e della tua parola.
Tu che fosti tormentato 
per amore nostro 
ed ora ci tormenti con tutta la potenza 
del tuo implacabile amore.
GIOVANNI PAPINI

GLI APPUNTAMENTI

 

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COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

 

 

 

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