13 Maggio 2017 – Il centenario della prima apparizione della MADONNA a FATIMA

Oggi, 13 Maggio 2017, sono 100 anni della prima apparizione della Madonna a Fatima. Che fatica capire la Madonna di Fatima!
Io non mi spiego perché abbia mostrato a tre ragazzini poco più grandi dei miei nipoti una spaventosa riproduzione dell’inferno, mentre io giro canale se c’è violenza in televisione.
Io non comprendo con che mancanza di tatto possa aver predetto a due di loro una morte dolorosa prossima a venire.
Mi inquieta il digiuno che ha imposto a dei bambini nell’età in cui una corretta alimentazione costruisce il fisico.
Come se cio non bastasse, ha mescolato la fede e la politica, contravvenendo alla regola base della diplomazia internazionale: ha chiesto la consacrazione della Russia per scongiurare una nuova guerra.
Maria, in quel pascolo del Portogallo, ha parlato ai pastorelli analfabeti con la schiettezza di una mamma contadina davanti al focolare: usando immagini estreme, assegnando mansioni chiare, ipotizzando una punizione in caso di disubbidienza.
Come è lontano il suo linguaggio dalla nostra comunicazione senza contrasti, depotenziata con lo scopo di non offendere nessuno, resa spesso puro stile senza il nocciolo di una vera soluzione!
Ho riletto molte volte quelle parole cadute dal cielo cento anni fa: forse è proprio il loro contenuto così chiaro a risultare inaccettabile per noi, persone del XXI° secolo appassionate di misteri e rompicapi.
I suoi discorsi sono il contrario di un enigma, perché la Mamma di Gesù non ha bisogno dei giri di parole delle divinità pagane: Maria dice senza troppa educazione che l’inferno esiste, che la preghiera funziona (può cambiare la storia!), che ogni scelta che facciamo è legata a doppio filo con il destino di tutto il mondo.
Ci crediamo davvero? Quando abbiamo un problema, ci inginocchiamo? Abbiamo paura della possibilità di soffrire pene eterne come conseguenza di certe decisioni?
Cento anni dopo, la Madonna di Fatima ha ancora un messaggio inascoltato da dare: la religione non è un gesto sociale, ma vertiginosa trascendenza.
Ed allora – possiamo e dobbiamo interrogarci –, che cosa c’è di particolare nel messaggio di Fatima per giustificare l’attenzione che suscita, l’attrazione che esercita, la grande eco ottenuta?
In un primo momento e a prima vista sembrerebbe non esserci nulla di particolare, poiché è un messaggio affidato, come abbiamo scritto, a dei bambini poveri e analfabeti, che parlano di una novità imprevista che li supera ma che li attrae e seduce: un messaggio adatto alla loro mentalità, al loro mondo semplice di molti anni fa, espresso in concetti che si riferiscono al linguaggio del tempo e che ci possono sembrare superati.
Potrà dire ancora qualcosa al mondo attuale?
Proprio questo ci sorprende e ci impressiona, cioè il fatto che il contesto e il contenuto del messaggio non si restringe ad un cammino di fede personale dei piccoli veggenti, ad una circostanza particolare del loro paese o ad una determinata verità della fede in questione.
Il suo orizzonte è di portata storica e mondiale: le due guerre mondiali e le sofferenze dell’umanità con la menzione specifica di nazioni come la Russia, le persecuzioni alla Chiesa citando i martiri del XX° secolo (registrati in 26.685.000 dallo storico Andrea Riccardi) e lo stesso PAPA; la grande causa della pace tra i popoli. Tutto ciò accompagnato dalla chiamata molto forte a non rassegnarsi alla banalità e alla fatalità del male: è possibile vincere il male cominciando dalla conversione del cuore a Dio, dalla preghiera e dalla riparazione del peccato degli uomini.
Il “ suo messaggio” ci aiuta, inoltre, a guardare più lontano, a mantenere lo sguardo aperto agli orizzonti dolorosi e oscuri del mondo e a scrutare in essi i segni della presenza/assenza di DIO e i suoi appelli.
Riassumendo, il messaggio rilasciato dalla Vergine ai Pastorelli di Fatima, è un messaggio di misericordia, di speranza, di conforto per la Chiesa e il mondo. Rimane, infatti, un messaggio per l’oggi, nella storia che stiamo vivendo, sia a livello mondiale – dove ci sono fuochi di guerre, di conflitti fra i popoli – sia anche per la Chiesa che vive la persecuzione, ma anche per l’Occidente dove non c’è questa persecuzione ma c’è l’atteggiamento dell’indifferenza verso Dio. Il mondo oggi, infatti, vive attraverso la cultura dominante e si è dimenticato di Dio e questa dimenticanza contagia anche i cristiani che li porta spesso a vivere come se Dio non ci fosse.
Sbagliano quelli che pensano che il messaggio di Fatima sia già esaurito, è ancora una vera profezia per il cammino del pellegrinaggio della Chiesa nel mondo’. Inserendosi col suo dinamismo materno nella nostra storia, la Madonna a Fatima invita tutti noi ‘figli del nulla‘ a liberarci dalla frammentazione della storia, perché il Signore l’ha unificata in un unico cammino salvifico e proiettata verso il suo glorioso compimento; a non affidarsi a futuri brevi, perché fanno perdere il senso del futuro ultimo; a resistere alla tentazione del neo – paganesimo perché incatenando l’uomo al suo smarrimento pratico – esistenziale, gli fa perdere la dimensione escatologica.
In fin dei conti, a Fatima, come in tutte le sue apparizioni, Maria chiama gli uomini a guardare in alto, là dove è Dio creatore e fine ultimo; dove è Cristo, salvezza dell’uomo; dove è lei stessa, piena di gloria, onore e potenza. La Vergine che appare sul piccolo elce della Cova da Iria, come in tutti gli altri luoghi in cui realmente si manifesta, vuole scongiurare la distruzione della società, del mondo, per cui promuove: l’affidamento al suo Cuore mite e mansueto come quello di Cristo, la conversione al vangelo della pace, la liberazione dall’odio e dalla violenza, la maturazione spirituale, la vera cultura della pace, la riconciliazione personale e collettiva, l’armonia cosmica. Ci vuole, insomma aiutare, ad instaurare quella autentica civiltà, che il Beato Paolo VI° chiamò la ” Civiltà dell’amore”.  Maria a Fatima, si presenta, così, come l’icona dell’amore inestinguibile e sublimante di Dio e la Madre attiva della pacificazione universale.
Allora a Fatima sì, è davvero un fenomeno e un avvenimento che si è svelato, sviluppato lungo la storia ed è diventato un punto di riferimento e d’irradiazione imprescindibile per la ” nostra storia”, per la storia della Chiesa e dell’umanità.

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Cristo visse ogni istante della Sua esistenza
in abbandono senza riserve all’amore divino.
Facendosi uomo, Egli però ha preso su di sé
tutto il fardello del peccato umano,
abbracciandolo con il Suo amore misericordioso
e nascondendolo nella sua anima.
In questo modo si è potuta compiere la Redenzione

Santa Teresa Benedetta della Croce

COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

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