Tempo di vacanze: la sofferenza

In questi pochi giorni di vacanza riflettevo su come spesso noi uomini ci sentiamo impotenti di fronte alla sofferenza.
Ci sono situazioni così complesse davanti alle quali capiamo di avere le mani legate, di desiderare ciò che sembra impossibile, ma non poterlo ottenere perché non sta nelle nostre forze. Meno male che capitano queste situazioni, perché proprio in queste sperimentiamo i nostri limiti e impariamo a sollevare i nostri occhi in cerca dell’aiuto del Signore.
Già, proprio in quel momento in cui percepiamo nitidamente la nostra impotenza, la nostra impossibilità a cambiare il corso degli eventi, che entriamo in “crisi”. Dobbiamo entrare in crisi, perché le crisi sono il momento favorevole in cui si decide per il male o per il bene, in questo caso per la speranza o la disperazione.
E’ impossibile vivere senza sperimentare la sofferenza, seppur abbiamo fede. Gesù stesso pianse quando si accostò alla tomba di Lazzaro ed implorò quando lo crocifissero.
La nostra sensibilità è fondamentale per compiere il bene, ma è opportuno che la speranza nasca nei nostri cuori.
Ecco l’arma in più dei cristiani: davanti all’impossibile, si spera ancora, non si perde la fiducia.
E’ una fiducia che nemmeno la morte può spegnere. Il cristiano crede fermamente nella vita oltre la morte, per cui la dove termina la nostra impotenza, inizia l’onnipotenza della preghiera. Questa è la carta vincente di ogni cristiano ed è considerevolmente il Jolly della situazione perché ha il potere di cambiare le sorti di una persona, di una circostanza… e non è poco.
E’ difficile vivere questa dimensione per chi non crede veramente e può essere scambiata per insensibilità o altro ed invece  è la leva che avrà il potere di sollevare il mondo. Chi non ha fede si abbandona facilmente alla disperazione o alla depressione.
Chi invece ha fede pensa che anche una situazione impossibile volgerà comunque al bene.

EDITH_STEIN_UFFICIALE_1_m

Se dovrai attraversare il deserto, non temere, Io sarò con te.
Se dovrai camminare nel fuoco, la sua fiamma non ti brucerà.
Seguirai la mia luce nella notte, sentirai la mia forza nel cammino,
io sono il tuo Dio, Signore.
Sono io che ti ho fatto e plasmato, ti ho chiamato per nome.
Io da sempre ti ho conosciuto e ti ho dato il mio amore.
Perché tu sei prezioso ai miei occhi, vali più del più grande dei tesori,
Io sarò con te dovunque andrai.
Non pensare alle cose di ieri, cose nuove fioriscono già,
aprirò nel deserto dei sentieri.
Darò acqua nell’aridità,
perché tu sei prezioso ai miei occhi.
Io ti sarò accanto, sarò con te,
per tutto il tuo viaggio starò con te.

COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

 

I commenti sono chiusi.