Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini…  e ai Lissonesi di Don Tiziano Vimercati

Venerdì sera, guidati dal biblista don Franco Manzi, ci siamo accostati alla lettera di San Paolo agli Efesini.
Una lettera non certo facile, un po’ complessa, eppure affascinate e coinvolgente.

Questa scelta è scaturita dall’invito che ci è stato rivolto dal nostro vescovo quando, a Meda, incontrando i laici della Zona Pastorale V°, ci propose di leggere la lettera agli Efesini, e ne regalò una copia a tutti i presenti. Parole del vescovo Delpini: Desidero offrirti il testo della lettera di san Paolo apostolo agli Efesini e chiederti di leggere e rileggere queste poche pagine luminose, commoventi, provocanti: una lettura credente, docile allo Spirito.

Ci è sembrato utile, per una lettura più fruttuosa, far precedere una presentazione che ci aiutasse a cogliere i punti fondamentali, a familiarizzare con il linguaggio usato, e a renderci conto di quanto sia attuale. E’ come se san Paolo stesse parlando a noi, oggi. Credo che, pur nell’impegno che ci è stato chiesto venerdì sera, il relatore sia riuscito benissimo a farci assaporare la bellezza di questa lettera, e soprattutto il desiderio di leggerla e rileggerla, meditarla e cogliere le indicazioni che ci offre per il cammino della chiesa di oggi.

Non tento neanche di fare una sintesi di quanto ci ha detto, non è questo il luogo e neanche c’è spazio sufficiente. Riporto solo un pensiero molto bello e una considerazione scaturita dal dibattito finale.

Il pensiero: san Paolo si rivolge agli efesini e li definisce santi: Paolo, apostolo… ai santi che sono in Efeso. Santi, non perché lo erano già, ma in quanto santificati dallo Spirito, perché avevano creduto e seguito Gesù, santi per grazia. E anche ben consapevoli di non essere santi nella vita di tutti i giorni eppure sentendosi in cammino verso la santità senza rinunciare mai a questa mèta.

Guardare sempre oltre, in alto, se si abbassa lo sguardo si abbassa anche la vita; sapere che siamo un popolo di santi ci ricorda che la chiesa è nelle mani di Dio, e che c’è qualcosa di grande da realizzare, che non è un nostro progetto, ma il Regno di Dio da cercare con umiltà e obbedienza. L’apostolo oggi scriverebbe: ai santi che sono a Lissone, credenti in Cristo Gesù.

Una semplice considerazione: una signora, intervenendo, ha affermato che forse i cristiani conoscono poco la parola di Dio. E’ questa un’opinione abbastanza diffusa e purtroppo corrisponde alla realtà. Per troppo tempo è stata come messa tra parentesi. Eppure senza parola di Dio, come chiesa e come cristiani, non si va da nessuna parte.

Riscopriamola, leggiamola, che ci accompagni ogni giorno: teniamo sul comodino un vangelo; alla messa della domenica ascoltiamole davvero le letture e che ci rimangano nel cuore durante la settimana.
Ancora una volta: “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.

EDITH_STEIN_UFFICIALE_1_m

Non accettate nulla come verità che sia privo di amore.
E non accettate nulla come amore che sia privo di verità!
L’uno senza l’altra diventa una menzogna distruttiva.
(S. Teresa Benedetta della Croce).
COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

I commenti sono chiusi.